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Mari
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Aielli, dedicata una piazza allo zio fascista di Gianni Letta
di Giancarlo Castelli

Alla fine, senza pompa magna e senza la presenza del prestigioso nipote Gianni, Aielli ha dedicato una delle sue piazze centrali a Guido Letta, prefetto in orbace e decorato dell’Aquila nazista. Le polemiche, seguite all’annuncio della cerimonia fissata per il 17 luglio scorso e poi rinviata, hanno sortito soltanto un effetto-sordina per cui il 20 agosto, alla presenza del sindaco di Aielli, Benedetto Di Censo, lista civica di centrodestra, del presidente della Provincia de L’Aquila, Antonio Del Corvo e del senatore Filippo Piccone (Pdl) hanno partecipato soltanto alcuni dipendenti comunali, richiamati in fretta e furia dal primo cittadino per fare numero.

Niente rinvio a settembre, insomma, come annunciato dal sindaco (ufficialmente per motivi legati a impegni del sottosegretario Letta). L’occasione presa al volo è stata la festa per l’Immacolata Concezione, cominciata a cavallo del weekend, all’interno della quale le autorità hanno compiuto un vero e proprio blitz dedicando piazza e busto al prefetto fascista al posto del vecchio nome di piazza Risorgimento (alla faccia della retorica sui 150 anni).

Motivo di tanta solerzia? “Questioni di ordine pubblico dopo le proteste provenienti dall’estrema sinistra”: questa la motivazione ufficiale secondo quanto hanno riportato gli attivisti del “Popolo delle carriole”, i primi a denunciare l’avvenuta commemorazione. Un’“estrema sinistra”, in realtà l’Anpi locale e un gruppo di “indignados” di Aielli che aveva denunciato, con foto e documentazioni, il passato ingombrante dello zio fascista di Letta (in cui spicca il suo intervento presso il Duce a favore di Amerigo Dumini, il sicario che uccise Giacomo Matteotti). Nonché dello spreco di denaro pubblico visto che l’evento sarebbe costato 20mila euro provenienti dal fondo per la ricostruzione post-terremoto. La questione ha fatto molto arrabbiare i cittadini aquilani e la home page del Comune di Aielli è rimasta, fino a sera, molto intasata.

21 agosto 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/21/aielli-dedicata-una-piazza-allo-zio-fascista-di-gianni-letta/152785/

LEGGI: La casta si mette in piazza


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dana74
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presto una nazione intera sarà dedicata a Trichet/BCE/ Mario Draghi, attendete tranquilli che la "giustizia" euroburocrate arriva, e saremo tutti più felici...
beato chi pensa a ste fregnacce come problema da porsi nel 2011 a chi dedicare na piazza...

sai che cambia e sai che dramma.


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radisol
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Certo, è una storia di paese .... ma un pò più complessa ....... c'entra persino l'utilizzo dei fondi per la ricostruzione dopo il terremoto ....

http://www.site.it/storia-storie-propaganda-paesana-il-prefetto-letta-non-conquista-la-piazza-di-aielli/07/2011/


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Mari
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Certo, è una storia di paese .... ma un pò più complessa ....... c'entra persino l'utilizzo dei fondi per la ricostruzione dopo il terremoto ....

http://www.site.it/storia-storie-propaganda-paesana-il-prefetto-letta-non-conquista-la-piazza-di-aielli/07/2011/

😉


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Mari
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Busto dello zio di Letta con i fondi del sisma
inaugurazione segreta contro le proteste

Ad Aielli, dedicate una piazza e una statua a Guido Letta, prefetto fascista e parente del sottosegretario. L'evento non è stato annunciato e quindi si è svolto in una strada deserta. "Motivi di ordine pubblico", spiegano. Era prevista una protesta dell'opposizione e dell'Anpi
di GIUSEPPE CAPORALE


Il busto nella nuova piazza Guido Letta

L'AQUILA - Il busto dello zio di Gianni Letta, nel piccolo paese terremotato di Aielli, è stato inaugurato in segreto. Senza che nessuno sapesse nulla. "Ragioni di ordine pubblico", ha spiegato poi il sindaco Benedetto Di Censo, per giustificare il blitz. E così, sabato scorso, alle due di pomeriggio, il busto è stato posizionato e in tutta fretta si è svolta una breve cerimonia per celebrare la nuova piazza “Guido Letta”, in quel momento deserta.

A scoprire la targa, il senatore Filippo Piccone, il presidente della provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo, l'assessore ai lavori pubblici della regione Abruzzo, Angelo Di Paolo, il sindaco di Aielli Benedetto Di Censo e pochi altri. L’Anpi (l'associazione nazionale partigiani italiani), le opposizioni in Consiglio comunale e altri movimenti locali e aquilani attendevano da settimane di conoscere il giorno dell'inaugurazione per mettere in atto una formale protesta.

Protesta sia contro la figura da ricordare - lo zio di Letta era un prefetto fascista - sia contro i soldi utilizzati per l'iniziativa: 20mila euro presi dal fondo per il terremoto. Infatti, anche questa spesa rientra nel lungo elenco di spese dai fondi stanziati dal governo per il sisma.

La Provincia dell'Aquila, guidata dal presidente di centrodestra Antonio Del Corvo, ha ricevuto ben otto milioni di euro da destinare all'emergenza ed ha dispensato parte di queste risorse attraverso un elenco che l'opposizione in Consiglio comunale (Pd) non ha esitato a definire
clientelare.

Così, i soldi del terremoto sono stati investiti anche per un convegno sul federalismo (20mila euro), per il campionato del mondo di hockey a Roccaraso (50mila euro), per spese di "comunicazione istituzionale" (50mila euro), per gli eventi del cartellone estivo (70mila euro) e per il premio cinematografico intitolato alla memoria di Pietro Taricone (30mila euro).

Ma sono soprattutto i fondi destinati alla piazza e al busto del prefetto fascista ad aver suscitato le polemiche più aspre. Anche perché, la parentela con il sottosegretario non è certo parsa casuale: a settembre è previsto anche il conferimento della cittadinanza onoraria al nipote Gianni.

Indignata l'Anpi: "Non si può non ricordare – ha sottolineato in una nota l'associazione dei partigiani - che il prefetto Letta, nel 1939, fu tra i più esigenti e rigorosi attuatori delle famigerate leggi razziali emanate dal fascismo e causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani”. Ed hanno pubblicato sul loro sito internet ciò che scriveva il Prefetto Letta, nel 1939, in una ''riservata personale" del 5 luglio 1939, indirizzata ai "Fascisti Podestà e Commissari Prefettizi”: "L'applicazione rigorosa delle leggi razziali, come era nelle direttive del Gran Consiglio, conduce ad una inevitabile conseguenza: separare quanto è possibile gli italiani dall'esiguo gruppo di appartenenti alla razza ebraica, che, se anche in parte discriminati, restano pur sempre soggetti ad un regime di restrizione e limitazione dei diritti civili e politici. Occorre pertanto favorire nei modi più idonei e opportuni questo processo di lenta ma inesorabile separazione anche materiale. Su queste direttive richiamo la vostra personale attenzione e vi prego di farmi conoscere le iniziative, che d'intesa coi Fasci, prenderete al riguardo e i risultati ottenuti".

Scrive oggi il Comune di Aielli: "Va considerato che il dottor Guido Letta, nato ad Aielli il 5 marzo 1889, e morto a Roma l'11 febbraio 1963 è un personaggio storico, in quanto ha ricoperto incarichi prestigiosi come prefetto di sedi importanti per diversi decenni. Per il paese di Aielli è stato un instancabile benefattore per tutta la sua vita, in particolare dopo il terremoto del 1915, si è prodigato in prima persona e in modo determinante per la ricostruzione dei centri urbani del comune di Aielli, per la ricostruzione della gran parte degli edifici pubblici, della chiesa di San Giuseppe in Aielli Stazione, del sacrario monumentale ai caduti con annesso dopo lavoro, della casa dell'infanzia, della costruzione di un pastificio moderno per l'epoca nel quale hanno lavorato per molti anni oltre 70 persone, della realizzazione di un acquedotto che approvvigionava il territorio di Aielli Alto ed Aielli Stazione".

Il 19 settembre Gianni Letta riceverà la cittadinanza onoraria ad Aielli.

(25 agosto 2011)
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/08/25/news/statua_zio_letta-20859731/?ref=HREC1-2


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