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Aleppo è una nuova Sarajevo ?


marcopa
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Aleppo è una nuova Sarajevo ?

Il 2 settembre si terrà un sit-in "umanitarista" per la pace in Siria. Questa manifestazione è stata indetta da organizzazioni che in tutti questi anni, apertamente o obliquamente, hanno sostenuto gli attacchi dei tagliagole alla Siria laica e indipendente, con continue accuse sostenute da patenti e spudorate menzogne contro Assad e l'Esercito Arabo Siriano, come Amnesty, Tavola della Pace, Amici di Padre Paolo Dall'Oglio, o con immotivati silenzi, come Un Ponte per ... .

Stupisce però l'adesione della rivista "Confronti" che finora era stata una notevole voce fuori da questo coro ipocrita.

Nel propagandare questa iniziativa, ancora si fa ricorso all'immagine del piccolo Omran fotografato sporco di polvere sul seggiolino di un'ambulanza. Un'immagine che ha fatto il giro del mondo grazie all'informazione mainstream.

E' stato ormai stabilito che quell'immagine è stata una messa in scena organizzata da un gruppo di tagliagole affiliati ad al-Nusra/al-Qaida (filiale "Zenki") e specializzati, quelli sì, nell'uccisione di bambini, tra cui un dodicenne palestinese da loro decapitato. Una messa in scena subito utilizzata dai propagandisti di guerra occidentali nell'ambito di una campagna orchestrata internazionalmente.

A stabilirlo non sono stati organismi governativi siriani, né i servizi di intelligence russi ma, state bene a sentire, l'Associated Press. Nonostante cotanta fonte d'informazione, i media occidentali non hanno riportato la notizia: ovviamente non potevano auto-smerdarsi e venir meno alla consegna propagandistica dei loro "azionisti di riferimento", cioè dei centri di potere occidentali e mediorientali che foraggiano e armano i tagliagole (in senso letterale).

Meno che meno potevano far girare la foto che ho allegato, perché in questo caso si tratta di una piccola vera vittima dei bombardamenti dei "ribelli" asserragliati in alcuni quartieri di Aleppo:
Ecco la storia di Mahmoud riassunta dal dottor Nabil Antaki, medico di Aleppo Ovest, in francese, inglese e arabo ( https://it-it.facebook.com/nabil.antaki.14/posts/692872734198237): «Mahmoud, 6 anni, è nato senza braccia. Otto mesi fa un colpo di mortaio tirato dai "ribelli" ha centrato l'appartamento della sua famiglia e lo ha colpito alle gambe. All'ospedale al Razi hanno dovuto amputargliele. Le ferite non si stavano rimarginando bene ed è stato trasferito da noi.Speriamo che un giorno potrà avere delle protesi e camminare. Lo curiamo nel programma "Civili feriti di guerra". La storia vera di Mahmoud va raccontata a tutti. Lui dovrebbe essere l'icona delle sofferenze dei bambini siriani. Ne ho visti tanti, feriti da proiettili e mortai, alla testa, al petto...».
(Ringrazio Marinella Correggia, coraggiosa giornalista, per aver condiviso questa straziante testimonianza).

Aleppo è stata assediata per anni dai tagliagole foraggiatti da USA, Qatar, Arabia Saudita e Turchia senza che nessuna organizzazione umanitarista abbia sentito il dovere di mobilitarsi, nonostante i ripetuti appelli dei più prestigiosi esponenti di tutte le confessioni cristiane presenti nella città. Ora che le sorti stanno cambiando ed è l'Esercito Arabo Siriano che assedia i pochissimi quartieri che erano caduti in mano ai tagliagole, si parla di "nuova Sarajevo". Prima, evidentemente, quando era la lealista Aleppo ad essere assediata e martoriata con accanimento, il nome "Sarajevo" non poteva essere speso (e le vittime dei tagliagole assedianti venivano imputate ai difensori della città, con ripetute menzogne sostenute dalle organizzazioni "umanitariste").

Ma in realtà, Aleppo non è una "nuova Sarajevo", bensì una nuova Stalingrado.
Le scelte sono allora ineludibili. E sono per forza chiare anche se si cerca di mascherarle in ogni modo.

Chi come me è stato in Siria poco prima che venisse attaccata, ha il cuore spezzato a vedere come una nazione civilissima che stava progredendo, che stava risolvendo i suoi problemi, anche politici, coi propri tempi e viveva in pace da decenni (anche con Israele, nonostante tutto), sia stata deliberatamente e di punto in bianco cacciata in un incubo il cui orrore è sopra ogni immaginazione, per un semplice motivo: contenere la Russia e la Cina (e, in the process, venire incontro alle mene neocoloniali di Francia e Inghilterra, in affanno per la crisi sistemica).
Gli Dei della "nazione eccezionale" dalla loro dimora lungo il fiume Potomac a 9.434 km di distanza avevano deciso che o la Siria si faceva inglobare nel sistema imperiale di potere, oppure doveva grondare sangue dalla testa ai piedi. Questo è quanto. Questo è il punto. Questo è tutto l'essenziale.

Mi dispiace, ma il 2 settembre a Roma me ne starò ben alla larga da quel sit-in.

Piotr


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AlbertoConti
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 1539
 

Già segnalato anche qui (come commento):

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=97800


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cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

...Ma in realtà, Aleppo non è una "nuova Sarajevo", bensì una nuova Stalingrado....

Dopo essere stata una nuova Stalingrado, Aleppo rischia di diventare una nuova Berlino divisa in due settori, quello russo-siriano e quello americano-turco-saudita con tanto di checkpoint charlie e muro fra le zone est ed ovest.


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marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Si Alberto l' ho letto prima dal tuo post, poi l' ho trovato su una lista di discussione.

Piotr è molto bravo, inviero' di seguito un altro commento dei giorni scorsi sui Curdi.


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marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Il commento di Piotr in un dibattito su Curdi, Turchia e Siria sulla lista [email protected]

per iscriversi inviare richiesta a [email protected]

Le crisi sistemiche finora sono sempre sfociate in guerre mondiali. Approfittando delle guerre mondiali e del conseguente indebolimento delle èlite mondiali, i partiti comunisti organizzati come organizzazioni combattenti - e non come osterie in cui si parla di tifo a favore di squadre che stanno simpatiche magari solo per i colori della maglietta - hanno sferrato i loro attacchi rivoluzionari. Partito Bolscevico durante la Prima Guerra Mondiale e Partito Comunista Cinese durante la Seconda. Entrambi questi partiti erano molto attenti ai rapporti con le nazionalità che venivano coinvolte nella loro azione. Nessuno di questi partiti si è mai messo dalla stessa parte degli imperialismi all'attacco, nonostante le stupidaggini che vengono periodicamente dette (a sinistra come a destra) ad esempio sul famoso treno blindato prussiano su cui viaggiava Lenin.

Ora, a me sembra che i gruppi dirigenti dei Curdi siriani, i gruppi che hanno preso il sopravvento intendo, abbiano iniziato un gioco sia sporco che molto azzardato. Parlo di gruppi dirigenti che hanno avuto il sopravvento, perché ho la netta sensazione che non tutti i dirigenti curdo-siriani siano o siano stati d'accordo con l'andazzo preso. Quando gli USA lanciarono l'operazione "Forze Democratiche Siriane", alti dirigenti curdi dissero apertamente che erano contrari alle mire e alle mene statunitensi, come ad esempio andare a "liberare" Raqqa, mentre erano attenti ai negoziati con Damasco mediati dalla Russia. Ma evidentemente ha vinto la linea dell'accodamento alla politica imperialista statunitense col miraggio di un ampio e illegittimo "stato curdo" nel Nord della Siria. Ampio e illegittimo, perché, voglio ricordare, i curdo-siriani sono una piccolissima minoranza ampliata grazie alla politica di accoglienza di Damasco a favore dei curdo-turchi. D'altra parte tutti sanno che uno "stato curdo" nei territori effettivamente curdi della Siria potrebbe sopravvivere solo se si tramutasse in una tristanzuola Las Vegas mediorientale, dato che sarebbe del tutto privo di risorse naturali ed economiche. Ecco allora la necessità di occupare vaste aree e città siro-arabe, ovvero di iniziare occupazioni illegittime al seguito dell'imperialismo all'attacco.

Mal gliene colse, perché il vicepresidente USA, Joe Biden, ha già rivenduto i Curdi ad Ankara, preoccupato delle mosse turche verso la Russia.

Se si vuole manifestare in piazza, l'unico motivo sarebbe quello di protestare contro le manovre di frantumazione di uno stato sovrano che si chiama Repubblica Araba di Siria, manovre in cui i "democratici, socialisti e femministi" curdi sono impelagati fino al collo. Attaccare l'esercito siriano per conquistare città siro-arabe contando sulle minacce americane a Russia e Siria è una vigliaccata che la dice lunga su tutta la situazione in Medioriente.

Chi in una situazione come questa afferma che bisogna lasciar perdere la "geopolitica" per rifugiarsi nella contemplazione del "rapporto lavoro-capitale" - ma in realtà della sua edulcorazione dirittumanista, lgbtizzante e democraticistica (ovvero nella sua versione propagandistica filoimperiale postmoderna) - per me è un imbecille. Mi dispiace usare questi termini, ma non ne posso più. La situazione è troppo seria e pericolosa per potermi ancora concedere di fare il "signore". A me della Geopolitica con l'iniziale maiuscola non interessa un fico secco. Ma non capire che il termocapitalismo occidentale è nato e si è sviluppato in tandem con l'imperialismo e che in questo momento storico è il termocapitalismo occidentale ad essere in crisi e quindi ad essere all'attacco imperialistico, vuol dire non capire assolutamente nulla. E innazitutto vuol dire non capire assolutamente nulla del reale rapporto capitale-lavoro, che è proprio sulla canna di quel tandem che viaggia, non nel vuoto di concetti astratti.

Piotr


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