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Ambientalismo e decrescita: la strada per il medioevo

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andreapound
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In questo video viene affrontata la questione delle "parrocchie" degli ambientalisti e degli eco-catastrofisti: http://www.youtube.com/watch?v=dl1bOiNYWck


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tres19
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In questo video non viene affrontato un bel niente, vedo solo un ragazzo che si è fatto la propria opinione su due parole ormai inflazionate.


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Anonymous
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Questo sito ormai è controllato da persone che gli hanno fatto perdere credibilità, postando link a scemenze qualunquiste e fascistoidi.


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shoona
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In questo video viene affrontata la questione delle "parrocchie" degli ambientalisti e degli eco-catastrofisti: http://www.youtube.com/watch?v=dl1bOiNYWck

Questo è il primo video in cui non sono d'accordo con il razionalista. Secondo me ha liquidato la questione in una maniera un po' superficiale. Purtroppo in questa società qualsiasi parola viene usata a scopo commerciale e vien svuotata di ogni suo significato. Sono io stesso costretto a non usare la parola "decrescita" perché ormai è stata brutalizzata e usata a sproposito da chiunque. Il problema della fine delle risorse non è una questione secondaria di lana caprina.Ed è falso che il club di roma non ha mai azzeccato nulla. E anche in quel caso, il problema esiste comunque. Ed è un problema sia tecnico sia ideologico. Da un punto di vista tecnico, vorrei capire come è possibile strutturare il mondo su un piano di sviluppo basato su una crescita infinita in un mondo di risorse OGGETTIVAMENTE E SCIENTIFICAMENTE finite. Il fatto che ancora oggi non siano finite è determinato dal fatto che questo sistema esiste da relativamente poco tempo. Vogliamo davvero un costruire un mondo senza più la natura e sostituire essa con l'iphone?
Il problema di carattere ideologico viene di conseguenza. Quale è il ruolo dell'uomo? Dominatore incontrastato e ingordo con un mondo a suo uso e personale consumo, o parte integrante della natura? Il borghese sceglie la prima opzione. Io la seconda.

Secondo me, il razionalista, sbaglia in un concetto di fondo. Vedere l'evoluzione come un ascensore. Come una serie di conquiste verticali. E quindi una visione del mondo più semplice e spartana come un passo indietro. Ma questa arriva da un concetto errato di fondo. Ovvero vedere l'uomo come qualcosa di staccato dall'ambiente. Noi siamo l'ambiente. E l'ambiente siamo noi. Noi siamo come il leone che va a caccia così come l'ape che si posa in un fiore. L'antropocentrismo è ignoranza e lo specismo è il razzismo che è in ciascuno di noi.

Comunque lo ascolto sempre volentieri.


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shoona
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Questo sito ormai è controllato da persone che gli hanno fatto perdere credibilità, postando link a scemenze qualunquiste e fascistoidi.

pensa che la realtà è talmente ribaltata che io vengo preso per troll senza idee pagato dalla CIA 🙂


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Anonymous
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Questo sito ormai è controllato da persone che gli hanno fatto perdere credibilità, postando link a scemenze qualunquiste e fascistoidi.

pensa che la realtà è talmente ribaltata che io vengo preso per troll senza idee pagato dalla CIA 🙂

Lo stesso succede a me. 😀


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shoona
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Lo stesso succede a me. 😀

Ah bene. Deve esser per quello che mi hanno accusato di avere dei cloni per auto-incensarmi 😆

Comunque la CIA paga molto bene!


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dana74
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ricbo che auspica bombe umanitare su siria e apprezza i ribelli libici che massacrano civili anche neri che si erge a moralizzatore e da del fascista a destra e a manca ha decisamente stufato, questa supponenza radical chic molto filo usa e sionista sfora la nausea.

Detto questo, la decrescita e l'ambientalismo non portano al medio evo, semmai, non è che per altri interessi fa comodo denigrare questa posizione?

Il fatto che vi siano personaggi per esempio come Al Gore che sputtanano l'ambientalismo, davvero si vuol far credere che rendono vane le istanze ambientaliste?

Quindi l'inquinamento non esiste, posso bere l'acqua di un fiume dove viene scaricato ogni cosa e niente succede?

Magari anche le malattie sono inventate.

Ma tanto è inutile quando si ragiona per partito preso, che a quanto pare sembra coincidere con quello del "il capitalismo è il migliore dei mondi possibile" che si sta a discutere a fare?

Stesso per la decrescita, si vuole distorcere e dimostrare un'ignoranza profonda, ormai sono anni che i decrescisti scrivono che la tecnologia vada usata per migliorare la qualità della vita, non ti dice di rinunciare al computer, ti dice di alimentarlo con i pannelli solari quindi di usare nel miglior modo per la qualità della vita della persona e dell'ambiente cosa c'è di abominevole in ciò?

Prima sarebbe opportuno informarsi sulla decrescita prima di sparare a vanvera.


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Anonymous
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ricbo che auspica bombe umanitare su siria e apprezza i ribelli libici che massacrano civili anche neri

Per l'ennesima volta ti chiedo di dimostrare dove e quando avrei auspicato ed apprezzato cose che considero crimini contro l'umanità.
Qui si rasenta la calunnia.


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tres19
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Prima sarebbe opportuno informarsi sulla decrescita prima di sparare a vanvera.

Il grosso problema del movimento della decrescita sta proprio nel nome stesso del movimento, solo a sentir la parola molti storcono il naso.

Effettivamente è la parola meno azzeccata che si poteva usare per descrivere il fenomeno.

Il ragazzo del video si è informato davvero poco su ciò e è caduto nello stereotipo, parla come se i decrescisti hanno come unico obiettivo quello di non far male al pianeta, invece a esser più profondi e probabilmente meno giovani, si vede che questa è una conseguenza e non il fine ultimo.

Una persona che si addentra nel percorso di decrescita principalmente è mosso da sano egoismo e non dall'altruismo universale che credono i saccentoni.
Decrescere è vivere emozionalmente, uscire dalla routine alienante, uscire dalla subordinazione, abolire dogmi e rimpossessarsi del se e della propria vita.
L'orto è sinonimo di autosufficienza prima ancora di mangiar sano.

I martiri per il pianeta Terra invece sono vivi solo nelle testoline di chi pensa al minor uso tecnologico come al medioevo e come un regresso.

EDIT OT
Tra poco conviene iscriversi a un sindacato visto in quanti siamo a star sul libro paga dei disinformatori 😀


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shoona
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I martiri per il pianeta Terra invece sono vivi solo nelle testoline di chi pensa al minor uso tecnologico come al medioevo e come un regresso.

guarda che i ragazzi fra i 13 e i 20 anni non saprebbero vivere senza facebook. Così come c'è la dipendenza dal cellulare. Una domanda vorrei fare: i social network hanno avvicinato o allontanato le relazioni fra le persone?


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tres19
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E' palese che allontanano o meglio sterilizzano le relazioni.

I ragazzini di oggi purtroppo non hanno paragoni, sono la prima generazione ad aver interrotto completamente i legami con quelle precedenti.
Non hanno idea di come può essere la vita senza alcune tecnologie proprio perchè esse sono state sempre presenti fin dalla loro nascita.

Se gli eventi non muteranno, sarà curioso vedere la reazione di quando le "comodità" verranno meno; alcuni si troveranno a rispolverare vecchi stili di vita, forse ne gioveranno addirittura, altri avranno molta più difficoltà ad accettare da adulti ciò che non hanno mai conosciuto.


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Awa
 Awa
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Documentarsi è facile, soprattutto per i "tecnologici":

Il rapporto del Club di Roma

Nel 1968 il think tank detto Club di Roma diretto da Aurelio Peccei con sede a Winterthur in Svizzera chiese ad alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di predisporre uno studio che indicasse soluzioni pratiche per problemi su scala globale. Il rapporto venne pubblicato nel 1972 con il nome di Rapporto sui limiti dello sviluppo e divenne il primo studio importante che evidenziava i pericoli della repentina crescita che il mondo stava sperimentando. Questo documento, conosciuto anche con il nome di rapporto di Meadows, rappresenta il primo studio scientifico che individua nella crescita economica la principale causa dei problemi ambientali come l'inquinamento, la scarsità delle materie prime e la distruzione degli ecosistemi.

La decrescita (degrowth in inglese, décroissance in francese, decrecimiento in spagnolo) è una corrente di pensiero politico, economico e sociale favorevole alla riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l'obiettivo di stabilire una nuova relazione di equilibrio ecologico fra l'uomo e la natura, nonché di equità fra gli esseri umani stessi.

Come ha affermato più volte Serge Latouche[8], uno dei principali fautori della decrescita, essa è innanzitutto uno slogan per indicare la necessità e l'urgenza di un "cambio di paradigma", di un'inversione di tendenza rispetto al modello dominante della crescita e dell'accumulazione illimitata.

Se la spina dorsale della civiltà occidentale risiede nell'aumento dei consumi e nella massimizzazione del profitto, parlare di decrescita significa immaginare non solo un nuovo tipo di economia, ma anche un nuovo tipo di società. Essa invita, dunque, ad una messa in discussione delle principali istituzioni socio-economiche, al fine di renderle compatibili con la sostenibilità ecologica, la giustizia sociale e l'autogoverno dei territori, restituendo una possibilità di futuro a una civiltà che sembra tendere all'autodistruzione.

Nata come una critica alle dinamiche economiche prevalenti, attorno al progetto della decrescita si articola ormai un insieme variegato di proposte e riflessioni. Esse investono la sfera ecologica, sociale, politica e culturale oltre a una molteplicità di "buone pratiche" (dai Distretti di Economia Solidale all'agricoltura biologica e alla permacultura, dai Gruppi di Acquisto Solidale alla difesa dei territori e dei beni comuni, dal risparmio energetico al consumo critico, dal cohousing al car pooling), che realizzano un'importante circolarità tra esperienze concrete e ricerca teorica.

I fautori della decrescita sostengono che le tecnologie efficienti non devono essere finalizzate all'aumento di produzione di merci ma devono rispondere ai reali bisogni dell'uomo, essere semplici, disponibili e a basso costo.

Comunque, la teoria del picco del petrolio, viene insegnata nelle scuole medie attualmente:
http://it.wikipedia.org/wiki/Picco_di_Hubbert
In particolare è da notare che l'area del pianeta che dovrebbe raggiungere più tardi il "picco" è (come unanimemente riconosciuto) l'area mediorientale. Il mondo si troverà dunque (almeno in una prima fase) ad essere sempre più dipendente da quest'area, oggi politicamente instabile.
In seguito, l'utilizzo di nuove risorse, potrebbe portare "alla ribalta" altre aree del pianeta oppure anche essere causa di guerre o instabilità politiche.

Consapevoli del fatto che prima poi il petrolio finirà, alcuni Paesi come gli Emirati Arabi Uniti, provvedono ad esempio a investire gli utili derivanti dalla vendita del petrolio, in attività durature che possano garantire uno sviluppo economico del territorio, anche dopo la sua cessazione.

❗ usiamola la tecnologia, non facciamoci usare ❗


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shoona
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E' palese che allontanano o meglio sterilizzano le relazioni.

Già, nota come si alzano gli scudi appena metti in dubbio la bontà di questa ondata tecnologica. Ormai mi sono creato una mia piccola legge. Se la tecnologia ti offre una possibilità in più significa che te ne sta precludendo due che avevi prima.

I ragazzini di oggi purtroppo non hanno paragoni, sono la prima generazione ad aver interrotto completamente i legami con quelle precedenti.

Oggi stavo camminando e mi ha incuriosito una scena. Dalla vetrata di un bar vedevo un gruppetto di ragazzi seduti intorno a un tavolo. In silenzio. Chi stava con il pc chi con l'iphone chi con stocazzo tablet etc.Nessuno parlava con l'altro. E' davvero questo la società che vogliamo costruire con questa meraviglia della tecnologia?
Fra quanto arriverà l'intelligentone a dire che noi diciamo queste cose su internet quindi siamo incoerenti?


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Truman
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Questo sito lascia libertà agli utenti di postare nei forum gli argomenti che a loro sembrano interessanti.
E' evidente che chi posta si può poi aspettare commenti critici, ma "scemenze qualunquiste e fascistoidi" è vago nei contenuti e offensivo nei toni. In definitiva è una critica che qualifica più chi la scrive che il post a cui dovrebbe riferire.


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