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Ambientalismo e decrescita: la strada per il medioevo

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Tonguessy
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Bisogna capire la ragione del pareggio e del successivo rallentamento.

Uno dei problemi che rileva Todd è l'alfabetizzazione che, unita ad una maggiore richiesta di benessere, porta le popolazioni ad una diminuzione delle nascite. Comunque se trovo il passo del libro lo ricopio (ma abbi pazienza...)

@greiskelly:
dalla curva non si evince quale sia il batterio osservato. Comunque interessante. Come in ogni processo naturale non c'è crescita infinita, presente solo nei processi virtuali. E come ogni processo naturale ci sono varie fasi, che si concludono con una temporanea stabilizzazione numerica.
Come dicono i Taoisti bisogna far andare le cose non troppo bene nè troppo male perchè resistano. In qualsiasi altro caso le curve di crescita/decrescita porteranno a dei cambiamenti anche notevoli.


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shoona
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Uno dei problemi che rileva Todd è l'alfabetizzazione che, unita ad una maggiore richiesta di benessere, porta le popolazioni ad una diminuzione delle nascite.

E quindi come sempre torniamo al problema delle risorse. Si era partiti da una accusa bella pesante. Ovvero che le elite vogliono limitare le nascite per godersi il mondo. Spero si sia capito quanto sia falsa una accusa simile.


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greiskelly
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@greiskelly:
dalla curva non si evince quale sia il batterio osservato. Comunque interessante. Come in ogni processo naturale non c'è crescita infinita, presente solo nei processi virtuali. E come ogni processo naturale ci sono varie fasi, che si concludono con una temporanea stabilizzazione numerica.
Come dicono i Taoisti bisogna far andare le cose non troppo bene nè troppo male perchè resistano. In qualsiasi altro caso le curve di crescita/decrescita porteranno a dei cambiamenti anche notevoli.

Il grafico vale per tutti i batteri in crescita in ambiente ottimale limitato.
Ci sono delle tecniche che permettono di apportare dall'esterno nutrienti ed ossigeno in modo da far durare di più la fase stazionaria.
Queste tecniche sono utilizzate nella grossa produzione che utilizza i batteri ogm come produttori di farmaci o altro.


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Tonguessy
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Tratto da "Dopo l'impero" di Emmanuel Todd. Pag. 32

"La rivoluzione demografica-
Quando gli uomini o, più esattamente , le donne sanno leggere e scrivere, incomincia il controllo della fecondità.
Nel 1981 l'indice mondiale di fecondità era ancora di 3.7 figli per donna.
Nel 2001 l'indice è sceso a 2,8, cifra ormai molto vicina a quel 2,1 che si limita ad assicurare la semplice riproduzione della popolazione, 1 per 1.
Queste cifre permettono di pensare, in un futuro che cessa di essere indeterminato, forse per il 2050, una popolazione stazionaria, un mondo in equilibrio"

Ora è chiaro che l'assunto di base è sufficientemente traballante: infatti ogni comunità di cacciatori-raccoglitori da sempre opera uno stretto controllo delle nascite e questo pur non sapendo nè leggere nè scrivere, ma avendo ben chiaro cosa sia invece il rapporto tra risorse e sopravvivenza.
Ma il discorso di Todd fila liscio se si considerano le società dove quella consapevolezza tra demografia e risorse è sparita (il surplus alimentare è la condizione base per ogni società stratificata). Cioè nelle società feudali e industriali. Insomma le società industriali hanno necessità di formare lavoratori capaci di interagire con la scrittura, ma questo determina una riduzione della volontà di fare figli. Quindi i limiti dello sviluppo (rapporto Meadows), stando così le cose, devono essere ripensati.


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greiskelly
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tonguessy, cosa intendi per: la consapevolezza tra demografia e risorse è sparita?

Io non capisco, è da anni che sento dire che l'europa diventerà presto un continente di vecchi, perché mancano le nascite. Invece in africa dove muoiono di fame continuano a fare figli.


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Tonguessy
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tonguessy, cosa intendi per: la consapevolezza tra demografia e risorse è sparita?

Io non capisco, è da anni che sento dire che l'europa diventerà presto un continente di vecchi, perché mancano le nascite. Invece in africa dove muoiono di fame continuano a fare figli.

Ho tentato di spiegarlo. Con la nascita del surplus alimentare (magazzini di stoccaggio delle eccedenze alimentari, tipicamente ciò che viene raccolto in agricoltura e non viene consumato ma viene accumulato) succedono due fenomeni distinti ma collegati:
1-nascono le elites che si incaricano (bontà loro) di gestire tale surplus
2-la popolazione non fa altro che lavorare senza neanche sapere che fine farà ciò che sarà il frutto del loro lavoro se non, in minima parte, ciò che consumeranno.

Il che comporta uno spiacevole strattagemma: mettere al mondo più figli per alleviare l'imponente mole di lavoro. Braccia per l'agricoltura, insomma.
Quindi il problema demografico come tentativo di soluzione del destino infelice che spetta ad ogni agricoltore. Questo atteggiamento taglia trasversalmente la consapevolezza della finitezza delle risorse disponibili.
Perchè? Semplice: è un fatto riconosciuto ed acclarato che esistano abbondanti risorse (anche se di esclusivo appannaggio delle elites) e non è in discussione la quantità di tali risorse, quanto la mole di lavoro necessario per accaparrarsene una minima quantità.

Sicuramente meglio di me ha espresso questi concetti Jared Diamond nel suo saggio che ho tradotto qui:
http://www.appelloalpopolo.it/?p=3533
http://www.appelloalpopolo.it/?p=3654


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dana74
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1-nascono le elites che si incaricano (bontà loro) di gestire tale surplus"

vero, però fu proprio il WTO a intimare di far fuori il "fieno in cascina" lasciando a briglie sciolte le speculazioni sul cibo che così non avevano più un "calmiere" dei prezzi...


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Tonguessy
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Dana, guarda che stiamo parlando di circa 20.000 anni fa. La nascita cioè dell'agricoltura. C'era già il WTO? 😯


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greiskelly
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Dana, guarda che stiamo parlando di circa 20.000 anni fa. La nascita cioè dell'agricoltura. C'era già il WTO? 😯

allora non c'è bisogno di andare a 20mila anni fa, i miei nonni avevano di media 7 fratelli ciascuno. Quasi tutti agricoltori ovviamente, anche se iniziava ad espandersi il settore industriale.
La generazione successiva è stata molto più contenuta perché con la terziarizzazione del lavoro e l'uso della tecnologia in agricoltura ha reso tutto più semplice e con meno bisogno di "braccia". Inoltre l'uso della tv è stato un altro buon contenimento dei figli.


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dana74
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Dana, guarda che stiamo parlando di circa 20.000 anni fa. La nascita cioè dell'agricoltura. C'era già il WTO? 😯

"Con la nascita del surplus alimentare (magazzini di stoccaggio delle eccedenze alimentari, tipicamente ciò che viene raccolto in agricoltura e non viene consumato ma viene accumulato) "

era così fino a pochi anni fa, per quello ho pensato ti riferissi ai giorni d'oggi


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Tonguessy
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La verità è che da quando fu inventata e fino all'avvento dell'industria, l'agricoltura ha saputo proporre solo lo stesso stilema: troppo lavoro per poco cibo. In cambio, ovviamente, le elites hanno costruito bellezze come i castelli della Loira che stigmatizzano il loro accesso indiscriminato a ogni risorsa. I poveri invece (servi glebae) dovevano arabattarsi per riuscire a mettere assieme il pranzo con la cena. Un aspetto primario del pacchetto sopravvivenza dei servi glebae era la figliazione.

Tutto questo ha durato circa 20.000 anni, dall'inzio alla fine della fase agricola con lavoro manuale. Appena subentra la fase industriale (con la meccanizzaione dell'agricoltura e l'inurbamento delle masse) le cose cambiano radicalmente. Ad esempio esisteva nell'Inghilterra del primo periodo industriale l'accettazione del soff0ocamento del neonato come prassi di controllo delle nascite. Quando le bocche da sfamare erano troppe e non aiutavano minimamente al benessere familiare (a seguito dell'inurbamento di imponenti masse di individui), la prassi dell'infanticidio era ben tollerata.
Le cose cambiano con l'avvento dell'alfabetizzazione, che comporta una diversa coscienza e l'abolizione dell'infanticidio come prassi di regolazione dei meccanismi sociali. E' ritenuto preferibile non mettere al mondo figlio piuttosto.
Ecco quindi la conclusione di Todd: grazie all'alfabetizzazione emerge una nuova coscienza che regola il flusso delle nascite, e tale afabetizzazione (indipendentemente dalla cultura di riferimento, sia essa cattolica o islamica, indu o buddista) causa un ripensamento del valore delle nascite, viste non più come una necessità ma come "bene volubile" ovvero non strettamente necessario.

Resta solo un'ultimo appunto: se è vero che, come dichiara Della Loggia, esiste oggi un importante analfabetismo di ritorno, tale nuovo aspetto potrebbe rimettere in discussione tanto il valore delle nascite quanto il senso del processo industriale in atto.
Insomma l'Homo Oeconomicus ha priorità che nessuna delle due precedenti umanit aveva, e ciò potrebbe portare ad esiti oggi difficilmente prevedibili.


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Kevin
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In condizioni ambientali ideali, lo studio della dinamica dell'accrescimento batterico consente di delineare una curva esponenziale data dalla progressione geometrica

a = b x 2^n

dove a rappresenta il numero di cellule finali, b è il numero di cellule iniziali, l'esponente n è il numero di divisioni.

Una piccola precisazione: se n varia e a e b sono quelli che sono ottieni delle equazioni incompatibili. Forse intendevi a_n.


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greiskelly
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In condizioni ambientali ideali, lo studio della dinamica dell'accrescimento batterico consente di delineare una curva esponenziale data dalla progressione geometrica

a = b x 2^n

dove a rappresenta il numero di cellule finali, b è il numero di cellule iniziali, l'esponente n è il numero di divisioni.

Una piccola precisazione: se n varia e a e b sono quelli che sono ottieni delle equazioni incompatibili. Forse intendevi a_n.

l'equazione riportata è giusta.

numero di cellule finali = numero delle iniziali per 2 alla N
(si moltiplica per 2 alla N (numero divisioni) perchè i batteri si riproducono per suddivisione, ovvero da una cellula diventano due, da 2 a 4, da 4 a 8 e così via)


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Kevin
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l'equazione riportata è giusta.

numero di cellule finali = numero delle iniziali per 2 alla N

Se n sta in un sottoinsieme infinito dei numeri naturali (discretizzando il tempo) quella cosa che hai scritto non ha senso. Per molto meno mi avrebbero defenestrato in sede d'esame (senza polemica eh)
🙂


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greiskelly
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l'equazione riportata è giusta.

numero di cellule finali = numero delle iniziali per 2 alla N

Se n sta in un sottoinsieme infinito dei numeri naturali (discretizzando il tempo) quella cosa che hai scritto non ha senso. Per molto meno mi avrebbero defenestrato in sede d'esame (senza polemica eh)
🙂

la microbiologia non è infinita come la matematica, prima o poi le cellule smettono di dividersi
😉


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