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analisi "spassionata" post elezioni


diotima
Reputable Member
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«Ci siamo abituati a pensare l’Italia come un luogo retorico, una metafora con la quale, a torto o a ragione, dare voce e forma a ciò che di volta in volta avvilisce, indispone, indigna. La facilità con cui ci abbandoniamo all’invettiva scaturisce proprio dalla nefasta abitudine di usare l’Italia come un contenitore di immagini di ogni sorta. Ma un vaso che contiene di tutto può diventare tutto fuorché un simbolo. E infatti l’Italia non è simbolo di nulla o quasi.

Quando la si nomina è sempre necessario precisare di quale Italia si parli: se l’Italia in quanto Stato, se l’Italia in quanto malcostume, se l’Italia in quanto nazionale di calcio e così via. Sottinteso e pleonastico resta però un punto: l’Italia non siamo noi». Quando scrissi queste parole alcuni storsero il naso, e non dubito che seguitino a storcerlo tuttora, soprattutto coloro che tra ieri e oggi danno all'Italia del paese di merda e agli italiani degli imbecilli, e ciò soltanto perché un parte cospicua di concittadini ha votato in modo diverso dal loro. È evidente che coloro i quali non si riconoscono nel proprio paese, che si considerano un'Italia a parte, si ritengono anche unti di una superiorità di qualche tipo, che so, culturale, cognitiva, forse persino antropologica. Magari lo sono anche, superiori. Può darsi dispongano effettivamente di maggiori e migliori strumenti per capire come andrebbe governato il paese e per questo seguitano a votare un partito del quale comunque non condividono modi e contenuti. Nondimeno costoro dovrebbero ricordarsi che la costituzione (a loro tanto cara, perlomeno a parole) consegna la sovranità al popolo che la esercita con il voto; dovrebbero cioè avere un'altra considerazione del responso elettorale, dell'aggettivo "democratico", del prossimo, ossia mostrare un poco di rispetto (perlomeno a parole) verso i loro concittadini, fossero anche imbecilli o mangiatori di lenticchie.

E forse potrebbero anche provare a considerare che il Pd ha perso (perché HA perso) non per colpa degli imbecilli ma per via di un segretario che ha creduto giusto chiudere la sua campagna elettorale dicendo che non aveva altro da dire mentre (smacchiatori a parte) aveva detto poco o nulla, e di sicuro aveva taciuto su questioni di non marginale conto che sono state il cuore del comizio di Grillo a San Giovanni. Forse potrebbero considerare che il Pd ha perso non per colpa dei mangiatori di lenticchie che hanno creduto alle promesse di Berlusconi né perché si è presentato Ingroia, ma per via dei 3.452.606 di italiani che a distanza di cinque anni non gli hanno rinnovato fiducia alla Camera. Forse potrebbero considerare che non è affatto vero, numeri alla mano, che gli italiani si sono venduti a Berlusconi: alla Camera il Pdl ha perso ben 6.297.343 elettori.

Forse potrebbero provare a considerare che 8 milioni e mezzo di italiani che hanno votato Grillo più altrettanti italiani che non hanno votato affatto fanno un totale di 17 milioni italiani, in pratica un partito che avrebbe la maggioranza assoluta in entrambi i rami del parlamento. Forse potrebbero provare a considerare che un simile risultato non ha precedenti e non può dipendere certo dall'imbecillità secolare degli italiani. Forse potrebbero concludere che è giunto il momento di pretendere una svolta vera dal partito che fino a ieri si autostimava, oltre che il migliore, il primo partito d'Italia. Forse potrebbero fare tutte queste considerazioni perché sarebbe bastato poco per vincere le elezioni: sarebbe bastato non perdere gli elettori che già avevano. Ma che dico, non perdere la metà di quelli che hanno perso. Ma che dico, non perderne un quarto.

E invece sono riusciti nel miracolo di perderne 3 milioni e mezzo. Tutto ciò meriterebbe qualche riflessione anziché insulti gratuiti al resto del paese. Ma la delusione è tanta, mi rendo conto, e a caldo la reazione può essere irrazionale. Ora però smettetela, vi prego, di dire "Italia paese di merda" soltanto perché altri cittadini, perlopiù onesti e scorati, si sono espressi. Considerate le vere colpe, se proprio dovete trovare un colpevole. Per quanto, sarebbe meglio guardare avanti e con gratitudine al futuro che ci aspetta, perché questo risultato è un regalo fatto a tutti a noi (al Pd in primo luogo), la possibilità di tentare un percorso nuovo. Sarebbe meglio, in sostanza, non avere paura.

(Tommaso Pincio)

é un commento che ho trovato su facebook e che trovo condivisibile

I commenti a caldo di elettori piddini ,(alcuni, ma sempre troppi) nella pretesa di superiorità e onestà intellettuale, auspicano vivamente che sia abolito addirittura il suffragio universale.
Non avendo votato nè pd nè pdl, mi sento di dire che si dovrebbero levare dalle palle (scusate) e andare in giro per il mondo a spargere un pò di quell'intelligenza che tanto millantano.

Una nullità che si vanta è sempre un triste spettacolo


Citazione
clack
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 407
 

A quegli elettori piddini, forse tu ne conosci più di me, basta rinnovare le fatidiche parole di Nanni Moretti: con questa classe dirigente non vinceremo mai.

A questo proposito rimando anche te alla mia modestissima analisi post voto
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=149167#149167


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