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Antropocrazia: Il cambiamento


marcodb
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Volendo parlare dei Mali del Mondo occorre riferirsi al modo come essi vengono percepiti dal Cittadino e che possiamo riassumere nei 3 seguenti punti:
1° Insicurezza circa il proprio futuro economico.
2° Insicurezza circa la tutela dei propri Diritti.
3° Paure derivanti dalle notizie di guerre, disastri, delitti.
Di contro si viene a sapere che la Produzione Globale di Beni è doppia rispetto alla Capacità Mondiale di Consumo.
Non si tratta quindi di mancanza di risorse per risolvere i 3 problemi di cui sopra.
Quelle che mancano sono le Idee e i corrispondenti Progetti.
Sul piano politico si continua a seguire percorsi ormai superati dalla realtà scientifica, tecnologica e culturale odierna.
Si provi ad immaginare un Mondo in cui esista il Reddito di Cittadinanza Universale.
Se ci si sofferma a sufficienza su questa immaginazione si vedono sparire come nebbia al sole i tre Mali di cui sopra.
Se ciascuno rapporta tale ipotetica prospettiva alla propria vita personale, può verificare quanto benefica sarebbe una tale condizione; ma abituati come siamo ad essere continuamente investiti da eventi e da notizie negative, non siamo più capaci di sperare e ci difendiamo tenacemente da quelle che ci appaiono come illusioni, per evitarci il dolore delle delusioni di cui purtroppo quasi tutti abbiamo fatto una abbondante esperienza.
L’unico rimedio che la maggioranza ha finora trovato è quello delle “distrazioni”, del “non pensarci” e si va a caccia di qualche emozione per sentirsi vivi, ma in fondo la Coscienza di ciascuno resta insoddisfatta, cioè infelice, e così si tira avanti.
Chiunque venga a prospettarci un Cambiamento ci appare come l’ennesimo pifferaio che ci spinge verso ulteriori disastri.
Ci siamo circondati da muri che ci isolano sempre più e nel cui interno stiamo continuamente a curarci le ferite.
È evidente che un tale modo di vivere non ci offre prospettive e, non volendolo ammettere, cerchiamo di gratificarci con quanto possiamo, per ritrovarci poi sempre al punto di prima.
La via d’uscita non può che essere quella dell’avvio di una seria riflessione per tentare di capire se non esista un modo per arrivare ad una Vita che ci appaia piacevole di per se stessa, indipendentemente da fattori esteriori.
Se si avvia seriamente tale lavoro allora ci si comincia ad aprire al contributo di coloro che tale cammino hanno già avviato e potere così confrontare con loro i nostri risultati.
A coloro che hanno iniziato questo commino di autocoscienza è rivolto quanto diremo in merito ad Un Progetto Sociale chiamato Antropocrazia che ci prospetta un Cambiamento non solo possibile ma assolutamente necessario.
Questo Progetto parte dall’affermazione dell’assoluta necessità della Istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale e dall’analisi delle condizioni che rendano possibile la sua attuazione.
La prima condizione è quella che si sia convinti della validità di tale Progetto e successivamente si tratta di impegnarsi nella ricerca del modo di attuarlo il più rapidamente possibile.
Nel prossimo articolo esamineremo i particolari che ci rafforzeranno in quanto prospettato e ci aiuteranno ad aprire il Cuore alla Speranza di cui abbiamo assolutamente bisogno.
Infatti il contrario della Speranza è la Disperazione da cui tutti vorrebbero tenersi il più lontano possibile.
Per approfondire gli argomenti: www.bellia.com


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