@ Sirius90
Va bene.
La prossima volta cerchiamo di svegliarci prima del Padreterno (o di chi vuoi tu) e facciamolo noi il mondo, l'uomo e tutto il resto, ma l'ultima volta é andata diversamente e così ci é toccato questo.
Quindi parliamo di questo, se sei d'accordo.
Di come 'sarebbe bello', ricordo che parlavamo tanto quando avevamo 16 anni, sono ricordi gradevoli e lontani, non hai idea quanto siano cambiati gli interlocutori di allora, irriconoscibili, come i paesaggi, le città, i rapporti umani, il lavoro, i cibi, i vestiti...
C'é di che riflettere per tutta la vita.
@Primadellesabbie la disillusione porta senza dubbio a smettere di immaginare un mondo migliore. Ma se si smette di farlo, non ha alcun senso rimanerci, adattandosi e conformandosi sino a diventare un utile ingranaggio di un sistema che in fondo si odia, arrivando quindi (consapevolmente o meno) ad odiare se stessi.
Tanto vale spararsi un colpo prima e buonanotte. Quindi continuerò a immaginare qualcosa di meglio, fino a che non ne avrò abbastanza.
Che poi se la vita è un sogno dalla quale ci sveglieremo, perchè intanto dovremmo rassegnarci all'incubo e non cercare di renderla più gradevole?
Manca la consapevolezza che siamo noi i timonieri, il Padreterno semmai fa solo soffiare un pò il vento.
Ho capito, ma le prigioni (come tante altre bestialità) sono là fuori, e sono diffuse in tutto il mondo da tempi molto remoti, e se tutti meno tu e io, sono convinti che vada bene così, converrai che ci vogliano alcuni passaggi prima di arrivare a pensare di poter proporre che si possa fare in un altro modo.
Capirai quindi, quanto sia anacronistico ed irreale uscirsene con un'affermazione di questo tenore:
"...Problema eliminabile in gran parte laddove venga eliminato il sequestro di persona (ossia il carcere)..."
Vado meglio con la la teoria rispetto alla pratica.
Certo, è anacronistico, ma vedi io vivo già nel 2050 e spesso mi è difficile tornare alla realtà, realtà fatta di gente che si lancia le pietre e si ostina senza apparente ragione a parlare di fantomatici sensi di appartenenza al partito, a difendere lo stato che nel corso dei secoli si è dimostrato essere il peggio che la mente umana potesse partorire, e non perchè gli interessi privati hanno contagiato la sua santità divina ma proprio per la sua stessa natura autoritaria, violenta e inefficiente.
La soluzione logica all'auspicabile eliminazione dello stato è quindi quella di far svolgere a normali aziende i servizi che vengono ora dati in gestione esclusiva ad un ente unico chiamato stato, che opera senza competizione (e che prende i soldi ancor prima di offrire alcunché, direttamente dalle nostre tasche) quindi senza alcun incentivo a far bene il proprio lavoro.
Capisco che non è una cosa che può avvenire oggi, ci vorrà tempo e diversi passaggi, ma a mio avviso è inevitabile.
E l'efficienza non é fonte e pretesto di violenza e di autoritaritarismo?
Dall'industrializzazione in poi tutto, il pro e il contro, si é avvitato e corrotto fino a perdere significato attorno al non senso dell'efficienza.