Notifiche
Cancella tutti
Topic starter
20 Agosto 2012 15:38
L’Ecuador gli ha concesso l’asilo politico. L’Occidente filo Usa è pronto a tutto per non farselo sfuggire
Assange ha finalmente parlato in pubblico, dopo due mesi esatti da quando si è rifugiato nell’ambasciata londinese dell’Ecuador, ed è andato dritto al punto, puntando il dito contro gli Usa e il presidente Obama.
La premessa è di carattere generale: «Chi minaccia Wikileaks minaccia la libertà di espressione». Le richieste sono perentorie: «Bisogna uscire da questo momento di oscurità. Gli Usa devono tornare indietro sulle loro decisioni e devono capire che non devono perseguirmi, non devono perseguire la democrazia».
Il problema, dunque, non è affatto la Svezia, e il processo basato sulle improbabili accuse di violenza sessuale. Il problema rimangono gli Stati Uniti, dove non hanno perdonato ad Assange la pubblicazione degli scabrosi documenti sulla loro politica estera. E dove, perciò, vorrebbero incriminarlo per spionaggio, in vista di una condanna pesantissima che potrebbe arrivare alla pena di morte.
I grandi media stanno dando ampio spazio alla vicenda, ma allo stesso tempo si mantengono alquanto tiepidi proprio sulla questione fondamentale: la possibilità che il fondatore di Wikileaks possa essere arrestato dentro l’ambasciata ecuadoregna, come hanno minacciato le autorità britanniche, in palese violazione del principio di extraterritorialità delle sedi diplomatiche.
Come se alla fine dei conti fosse tutta una questione di cronaca. O una delle tante controversie che oppongono i diversi Stati.
Un altro di quei casi in cui l’Occidente ha ragione a priori. E la cattura del “cattivo” di turno autorizza a ridurre il diritto internazionale a un mazzetto di raccomandazioni astratte.
Fonte: www.ilribelle.com
20.08.2012
20 Agosto 2012 23:21
Premesso che è inaccettabile che un paese (l’inghilterra) minacci di invadere l’ambasciata di un altro paese (Ecuador) per arrestare un qualsiasi Assange, farei però molta attenzione a farlo passare come un paladino della libertà d’espressione accumunando la sua causa (come poi fa qualcuno ) a quella delle 3 russe che ultimamente si sono esibite in una chiesa di quel paese.
Proprio il richiamo che lo stesso Assange ha fatto alle vicende russe, accumunando la sua “battaglia” a quella delle russe, non depone affatto a suo favore perché non c’è il minimo dubbio che quelle 3 russe siano solo strumento in mano a forze e personaggi che hanno ben poco a cuore la “democrazia” e la “liberta” in Russia mentre sono molto più interessate a indebolire le forze russe (attualmente impersonate da Putin) che si mostrano poco inclini a svendere il loro paese (come sta facendo monti in italia) al capitalismo internazionale (ed Usa in particolare).
Riguardo al sig. Assange si dovrebbe dire che sia quanto meno un personaggio molto ambiguo e probabilmente usato da alcune componenti dello stesso potere americano contro la fazione (obamiana ) attualmente dominante in quel paese. Infatti, sembra quantomeno strano che un insignificante militare (quello di cui non ricordo il nome e che attualmente è in galera) abbia potuto fornire ad Assange una tale mole di documenti segreti senza l’aiuto e l’appoggio di ben altre forze e personaggi.
Comunque sappiamo molto, troppo poco di quest’Assange per farne un eroe della libera informazione e forse per il momento vale la pena di schierarsi con lui solo e soltanto per reazione all’arroganza di chi pretende di violare addirittura la sovranità di un altro stato (l’Ecuador) pur di assicurarlo alle proprie galere.
21 Agosto 2012 20:43
"Assange deve servire da esempio"
giusto!!! chi vuol fare controinformazione non deve atteggiarsi a rockstar
Accedi o Registrazione to reply to this topic.