Autogolpe? Una tesi...
 
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Autogolpe? Una tesi da rincoglioniti.


stefanodandrea
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La tesi dell'autogolpe è una tesi da rincoglioniti che soggiacciono al dominio delle onde statunitense e si fanno ingannare dai pennivendoli lautamente pagati dalla CIA, pemnivendoli che, infatti, da giorni, anziché indagare la vera notizia, ossia il tentativo di golpe - chi lo ha organizzato? che ruolo hanno svolto gli USA? ecc. ecc. - accusano con innumerevoli articoli Erdogan per pretesi illeciti che sono tutti da verificare.
Non stupidi, per carità, ma stupiditi, come coloro che credevano alle armi di distruzioni di massa possedute da Saddam o alle notizie sui pretesi e assurdi rapporti tra Saddam e Al Qaeda. Come coloro che credettero alla bufala dei bombardamenti della città di Bengasi da parte di Gheddafi, senza uno straccio di prova filmata.
Provate a chiarire come si sarebbe verificato l'autogolpe. E chiedetevi come mai una tesi così strampalata sia sostenuta soltanto in Italia (oltre che dal probabile golpista Gulen).
Dieci anni di Giulietto Chiesa e Maurizio Blondet ammalano gravemente.
Provate a ipotizzare come è andata. Non limitatevi a ripetere come automi "autogolpe". Scendete sul piano concreto. Ipotizzate l'autogolpe. Se vi rifiutate di farlo siete addirittura disonesti con voi stessi.


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AlbertoConti
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Ma certo! Sono stati quei cattivoni della CIA, che fanno il doppio gioco con Erdogan: ci piaci quando sostieni l'ISIS, ti facciamo fuori quando .... boh? Avranno avuto le loro buone ragioni! Quell'angioletto di Erdogan è proprio cascato dal pero, poverino, ha saputo solo dal cognato che gli avevano bloccato i ponti sul bosforo! Dopodichè si è un po' arrabbiato, mentre svolazzava libero nei suoi cieli, bisogna capirlo!

Certo che non è più la CIA di una volta, quando non sbagliava mai un colpo. Adesso sembra che faccia apposta a sbagliarli tutti. O no? Eppure gli va sempre bene lo stesso, facile salvare la faccia condannando il golpe in generale, loro che ne sanno qualcosa in Cile, per esempio.
E poi gli stessi amici da anni, sai che noia! Anche i Saud hanno rotto, sempre a Washington coi loro turbanti, così antiquati! Dai, facciamoli fuori. Se poi va male possiamo sempre dire che abbiamo scherzato! Sono dei gran zuzzurelloni questi americani, scherzano perfino con Putin quando se la fa con Israele. Tempi duri per i tutti d'un pezzo, finiscono sempre per passare per scemi, soprattutto quando vogliono rispondere alla fatidica domanda: cui prodest?


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stefanodandrea
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Prova a descrivere qua sotto come sarebbe andata. Ti stai rifiutando di farlo, perché se provi a scrivere 10 righe sull'ipotetico svolgimento dell'autogolpe, rideresti di te stesso. Prova e valutiamo la sensatezza dell'ipotesi. Ma se ti rifiuti, non sostenere più la tesi, ché significa sostenere una parola, non un concetto: autogolpe non sigifica niente.


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PietroGE
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Erdogan sa benissimo che con lo stato laico non va da nessuna parte e che per avere influenza, e potere, nel mondo musulmano devi avere una società islamizzata. Il tempo dei leader laici (Nasser, Sadat, Gheddafi, Saddam e ora Assad) è finito, il successo di reclutamento che ha avuto e che ha l'IS è stata l'ultima prova che doveva sbarazzarsi di quel relitto storico chiamato 'kemalismo' , popolare tra le forze armate ma ormai impopolare tra le gente.
Far credere a qualche settore dell'esercito che potevano provare a prendere il potere non è stato difficile. C'è chi ha capito subito che era un trappolone, come la Marina e diversi generali. I dilettanti aspiranti golpisti hanno addirittura mandato soldati di leva ad occupare i ponti. Soldati che si sono poi fatti disarmare dai poliziotti!!

È ovvio che per dare credibilità ad un simile progetto ora si cerchi di dare la colpa agli USA, discretamente, senza far troppo rumore. Primo perché la Turchia vuole restare nella NATO e secondo perché gli USA, che monitorano quell'area attentamente sanno benissimo come sono andate le cose.

Una volta fallito il golpe fasullo è iniziato il vero golpe, quello di Erdogan, pianificato da tempo.


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stefanodandrea
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PietroGE
prova ad ipotizzare come è andata. Fino ad ora non una sola persona che sostiene la tesi dell'autogolpe ha provato ad ipotizzare lo svolgimento dei fatti. E la ragione è che l'autogolpe è tesi priva di senso, non a caso sostenuta dai (probabili) golpisti gulenisti (almeno da Gulen).

Erdogan non ha bisogno di dimostrare nulla.
Il suo partito dal 2001 al 2016 ha fatto crescere il reddito pro capite da 2000 a 11000 euro all'anno. E infatti se nel 2002 prese il 32% (ma lui entrò in carica nel 2003, perché da sindaco di istambul aveva pronunciato frasi religiose considerate vietate e perciò era finito in galera e aveva perso i diritti politici fino al 2003), riuscendo ad avere la maggioranza parlamentare in ragione dello sbarramento del 10%, dopo l'enorme successo economico che ha avuto la Turchia, nelle ultime elezioni il suo partito ha peso il 49%.

Va anche detto che una repubblica in cui un sindaco finisce in galera e perde i diritti politici se pronuncia una frase religiosa e nella quale a una maggioranza parlamentare del 70% è vietato sia stabilire che il velo (non il burka) si PUO' (non si deve) portare negli ospedali a scuola e negli altri luoghi pubblici (questa è la regola introdotta dal partito di Erdogan: la mera facoltà, con abrogazione del divieto), sia vietare la vendita di alocolici a cento metri da scuole e moschee (secondo alcune statistiche,il popolo turco beve un settimo di quello isandese e un quinto di quello italiano), con eccezioni per i luoghi turistici e simili, non è una democrazia e non è una repubblica laica: è una repubblica a suo modo religiosa.

Erdogan, per ora, ha dimostrato di essere un demoislamico (corrispondente a un nostro democristiano degli anni cinquanta) e nel rispetto della legge, avvalendosi del consenso derivante dalla enorme crescita economica turca (da 13 anni oscillante tra il 4% e il 10% l'anno) e spinto dal vento della reislamizzazione che soffia da decenni in tutti i paesi musulmani, ha ottenuto uno strepitoso successo. Il suo rischio è la megalomania (vedi politica sulla Siria).
Erdogan tra tutti i capi di Stato del mondo è quello he ha meno interesse ad organizzare un autogolpe (più preciamente è secondo solo a Putin). E autogolpe, comunque, è un termine privo di significato. Ripeto, prova a ipotizzare come è andata: non riuscirai a formulare una ipotesi di autogolpe che non faccia ridere. Non èun caso che nessuno tenti anche soltanto di recare un esempio di possibile autogolpe.
Alcuni di noi, pur intelligenti, pensano all'autogolpe soltanto perché da anni leggono Chiesa Blondet e simili.


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helios
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Alcuni di noi, pur inteligenti, pensano all'autogolpe soltanto perché da anni leggono Chiesa Blondet e simili.

Le 14 navi turche dove sono?

Erdogan non è ancora riuscito a riportarle a casa dopo aver arrestato mezza Turchia.

Pare che nemmeno Blondet e Chiesa sappiano nulla.

Non sappiamo se è stato un autogolpe e nemmeno un golpe di altri, quello che vede è che comunque è un golpe molto strano.

Se fosse un puzzle molti pezzi non si trovano ancora 8)


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PietroGE
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Chiediamo a uno qualunque per la strada di dirci come organizzerebbe lui un colpo di stato destinato ad avere successo. Ci dirà :

-Uccidere o arrestare il capo del governo e le autorità che hanno il potere reale (non quello rappresentativo) e la 'guardia pretoriana'. Prima di far uscire un singolo carro armato dalle caserme.
-Bloccare le comunicazioni e internet, impadronirsi di radio e televisione, .
-Dichiarare il coprifuoco e presidiare i punti nevralgici della capitale e altre città importanti, usando ovviamente soldati professionisti.
-Sospendere il traffico aereo.
-Mandare in televisione qualcuno che spieghi il perché del golpe, che dica che si tratta di una cosa temporanea, che saranno presto ristabiliti tutti i poteri democratici.

Quello organizzato non è stato un golpe, è sembrata una specie di esercitazione. La cosa più strana era la calma con cui Erdogan parlava, via smartphone, alla gente incitandola a scendere in piazza. La calma di uno che sa di essere al sicuro.


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AlbertoConti
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Prova a descrivere qua sotto come sarebbe andata. Ti stai rifiutando di farlo, perché se provi a scrivere 10 righe sull'ipotetico svolgimento dell'autogolpe, rideresti di te stesso. Prova e valutiamo la sensatezza dell'ipotesi. Ma se ti rifiuti, non sostenere più la tesi, ché significa sostenere una parola, non un concetto: autogolpe non sigifica niente.

Caro Stefano, è inutile che tu te la prenda tanto contro un'ipotesi tra tante, quando ancora nessuno (di noi) sa cosa sia realmente successo.

Io ad es. non sostengo l'autogolpe come prima ipotesi, ma non ne so abbastanza dell'esercito turco per escludere nulla. Confesso che sono caduto dal pero quando ho saputo che nella NATO quello turco è secondo solo agli USA per numero di soldati, e di gran lunga, batte la Germania 3 a 1!

Per ora, alla luce dei fatti durante e soprattutto dopo, la mia prima ipotesi è, o meglio potrebbe essere data l'incertezza, che Erdogan sapesse del progetto di golpe in largo anticipo, sufficiente a predisporre le contromisure ma soprattutto a preparare la reazione che tanto agognava, la potente purga delle opposizioni scomode che stavano minando la sua autorevolezza di califfo incontrastato. Dissento da PietroGE sul ruolo decadente degli stati laici in MO. Non è decadenza, è sconfitta alle aggressioni USA, i quali sanno benissimo individuare i loro bersagli, e colpirli uno a uno per spianare la strada a quella che è la loro alternativa politica, il califfato sunnita fonte di caos e quindi di facile manovrabilità da parte loro. La religione è solo uno strumento per governare la manovalanza sottomessa, le mire dei "califfi" sono molto più terrene, e questa carota lo zio sam gliela tiene saldamente davanti, senza fargliela mai afferrare del tutto, ovviamente. Evocare la democrazia in questo contesto significa ovviamente avere la faccia come il culo, e questa mi sembra un'ottima prova del nove dell'assunto, basta osservare la faccia di Kerry. 😆

Comunque sia la Turchia è al centro di un casino tanto inestricabile da chi vuole un mondo giusto e migliore, quanto governabile da chi ha ambizioni opposte. Un po' come Roma per l'Italia.


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oriundo2006
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Nè i golpisti, veri o fasulli che fossero, hanno fatto tutto da soli, nè Erdogan ha di punto in bianco tirato fuori le liste di proscrizione di decine di migliaia di SUOI oppositori ( veri o fasulli ) dal suo comodino di notte, scrivendoli lui a penna biro mentre la moglie gli chiedeva di spegnere la luce in uno dei suoi tanti palazzi faraonici...
Ovvio che si agitano, dietro i pupazzi che vediamo, forze occulte, sponsor di una strategia complessiva a piu’ mani, piu’ esecutori, piu’ interrelazioni che al momento ‘giusto’ si uniscono a produrre un risultato, quello che poi vediamo…a volte in opposizione, a volte in accordo, a volte tirando i dadi e basta…
L’errore è ( secondo il sottoscritto ) credere ad una ‘monodirezionalità' dell’agire politico, buoni e cattivi su piani opposti e basta, mentre c’è chi punta su tavoli diversi per assicurarsi sempre la vittoria: solo spinge piu’ forte chi è predestinato a vincere, lasciando che gli eventi ‘accadano’, monitorandoli al momento ‘giusto’ e poi intervenendo ad assicurarsi il frutto dell'azione. Insomma, il rapporto di causalità degli eventi è sempre poliverso: piu’ cause e piu’ concause, tanti effetti diversificati, molti attori: vediamo di non essere ‘monoteisti’ nella politica perchè non lo è affatto. Chi pensa che esista solo una causa ‘principe’ che guida gli avvenimenti, quale che sia ( un tempo era secondo la vulgata marxista invariabilmente connessa ai rapporti di produzione ed al profitto economico: oggi nessuno la riesuma piu’ perchè appunto monodirezionale ) ebbene che si legga Bunge, le teorie della causalità e poi ne parliamo. L’unica cosa giusta è capire CHI stabilisce che il momento sia quello ‘giusto’: sincronicità appannaggio della manina dei ’soliti noti’ ? Insomma, spesso nel nostro mondo l’opposizione politica non è contraddittoria ma complementare…specie quando è destinata a ‘rimuovere’ problemi di cui non sospettiamo neppure l’esistenza.


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stefanodandrea
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Alcuni golpe falliti, in modo anche molto ma molto ma molto più ridicolo del tentativo turco:
Honduras 1963
Venezuela 1992 (golpista Chavez)
Venezuela 2002 (golpe contro Chavez)
Unione Sovietica 1991
Spagna 1981

Nessuno ha mai nemmeno ipotizzato, in nessun caso ma credo nella intera storia dell'umanità, un autogolpe.
Non è un caso che la tesi dell'autogolpe sia stata avanzata in termini del tutto generici, da Gulen, probabile golpista.


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stefanodandrea
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Aggiungo che il fatto quotidiano ha scoperto l'acqua calda che poteva scoprire chiunque avesse fatto un po'di ricerche. Copio da alro post del forum: "A tale rete " quella dei gulenisti - fanno capo, secondo quanto rivela il Fatto Quotidiano, «15 università, 19 sindacati, 1.043 tra scuole private e dormitori studenteschi, 1.229 fondazioni e associazioni e 35 ospedali e istituzioni sanitarie».
Ecco spiegato come le liste di proscrizione siano state pronte in un attimo: tutti i docenti delle quindici università sono stati sospesi (i nomi risultano sicuamente al ministero); tutti i dirigenti dei 19 sindacati idem; e così via.
Questo è l'indizio, invece, che ha fatto affermare anche a Davigo che le liste dovevano già essere pronte. Prima di parlare e ipotizzare una tesi strampalata, sarebbe stato importante cercare di capire cosa fossero i Turchia i gulenisti. Io l'ho fatto, mentre chi sa quante persone che hanno aderito alla assurda tesi dell'autogolpe non hanno voluto studiare. Così non si va da nessuna parte. Chi si fa prendere da questa "logica" illogica è destinato a rimanere schiavo e ad essere strumento del suo nemico.


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