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19 Gennaio 2016 6:49
Una notizia tra le tante:
"BARI - Sarebbe stata raggirata da un presunto veggente, pagando 150mila euro in quattro anni per garantire il Paradiso al padre malato."
Beh, spendere 150.000 euri per comprare il Paradiso in conto terzi è indice di illogicità, perché accusare colui che ha raggirato chi voleva essere raggirato? Inoltre, il raggiro consiste nel chiedere i soldi o nel raccontare la frottola del paradiso?
in tal caso il raggiro è millenario e ha fruttato ben più di 150.000 euro!
Natalino Balasso
Fonte: www.facebook.com
18.01.2016
19 Gennaio 2016 10:34
Lasciamo stare questa storie ed altre simili che hanno lucrato sulle disgrazie del prossimo e sulla sua fede in una speranza, ma quelli che acquistano i titoli nobiliari o la laurea altisonante hanno avuto l'ardire di denunciare per truffa chi aveva messo in piedi il lucruoso affare, hanno trovato nella magistratura un valido alleato, invece di vergognarsi per la stupidita' dimostrata hanno anche voluto giustizia, e' proprio che vero che signori si nasce.
19 Gennaio 2016 11:47
Di solito evito di infierire in questa direzione perché la religione può portare conforto a un moribondo, a un malato terminale e a chiunque abbia paura della fine, tuttavia, sono incappato di recente in questa pubblicità, e mi è tornata in mente l'orribile ingiustizia che ha dovuto subire Wanna Marchi.
19 Gennaio 2016 11:55
Povera donna, voleva solo offrire una soluzione, un conforto... a chi aveva poche possibilità economiche e un figlio drogato, o un affetto non ricambiato.