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benvenuti si', willkommen no


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http://www.mattinonline.ch/sergio-savoia-germanofoni-benvenuti-non-wilkommen/

“Germanofoni benvenuti, non willkommen”

di Sergio Savoia – 30 maggio 2013

Quando apriranno Alptransit, tra le molte buone cose che succederanno, ce n’è una che mi preoccupa. Il Ticino, soprattutto il Bellinzonese, diventerà il dormitorio di Zurigo?

La capitale economica della Svizzera sarà a poco più di un’ora di treno. Abitare in Ticino costerà meno, il clima è migliore (ci vuole poco, onestamente) e ci sono tutti quegli indigeni divertenti che parlano quella loro lingua tanto musicale che nessuno vuole imparare in Svizzera.

Il risultato? Ghetto svizzero tedesco di livello sociale medio-alto. Gente che, siccome qui ci viene solo a dormire, non si integrerà e non imparerà una parola di italiano ma verosimilmente pretenderà che noi si impari la loro lingua. Già mi immagino le richieste per la segnalazione bilingue, tipo Alto Adige. E le scuole per i “bambini di lingua tedesca”, come succedeva nel 1890, con la costruzione della Gotthardbahn.

Il tutto sullo sfondo di un sempre più marcato disinteresse nazionale per le minoranze. Ci troveremo in minoranza anche a casa nostra?

Ho sempre sostenuto che dobbiamo difendere l’italiano nella Svizzera italiana, prima di pretendere che lo si difenda a livello nazionale. Alptransit ci metterà sotto pressione linguistica, questo è poco ma sicuro.

Bisogna essere in chiaro fin d’ora che il governo deve difendere con le unghie e i denti la territorialità dell’italiano. Poi i nostri amici confederati saranno i benvenuti. Ma benvenuti, non willkommen.


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