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12 Dicembre 2012 19:39
Con il comunicato video ultimo recente, il Beppone nazionale, con la voce sottile ma nervosa, quale un frinire minaccioso, ha sintetizzato il cosa significhi per lui essersi proclamato Capo nella lotta contro i mulini a vento del Sistema partitico, le cui pale sono azionate dal soffio imperioso della cricca globalista.
Ha detto, con stampata in viso la maschera tragica del clown triste e stanco, che questa che lui ha intrapreso, assieme al movimento 5stelle figlio suo, è una guerra a tutti gli effetti, da affrontare con l'elmetto, quello a punta. Ha esternato che non si sorprende- sa come pararli- per gli attacchi del nemico riconosciuto, ovvero quell'agglomerato viscido pancia del sistema, con i suoi giornalisti mainstream, prezzolati imbonitori di regime veicolati alla massa da stampa e tv., ma che non ci sta a finire come Cesare.
Non può sopportare oltre la sterile opposizione interna portata avanti dai tanti piccoli Bruto, figliastri con la colpa di discettare di stupida democrazia minuta, dimentichi di essere in trincea, sotto il tiro delle bombe virtuali del nemico, distraendo e confondendo la massa dei "militanti" che dovrà lanciarsi fuori al contro-attacco.
Dopo la sfuriata, le prime teste a cadere, sono state quelle dei consiglieri regionali Giovanni Favia e Federica Salsi, espulsi con tanto di ritiro delega e diffida dall' usare il logo del M5S e/o riferimenti a Beppe Grillo.
Sembra che alla base di questa decisione ci sia stata la disobbedienza irriverente dei due, colpevoli di aver infranto il tabù mangiando il frutto proibito del tubo catodico, apparendo nelle televisioni nemiche,
dileggiando sia Beppe Grillo che sua eminenza grigia Gianroberto Casaleggio.
Ha fatto bene, ha fatto male... gli avvenimenti futuri ce lo diranno.
Vedremo se questo è l'inizio della frana che dissolverà il Movimento, come malignamente auspicato da un altro militante di lusso, il Tavolazzi, dissenziente colpito da espulsione già in primavera..
Oppure se questa pulizia- dal sapore virtuale non tanto dissimile nel significato alle "purghe" ben più cruente, come nei bei tempi andati usava propinare ai suoi dissidenti interni quell'altro Capo, Giuseppe pure lui, ma dai baffoni inquietanti- favorirà la maturazione del frutto squisito ,ovvero la Ri-evoluzione del popolo, sotto la guida pacifica (per ora) ma inflessibile del nostro "caro amato leader" Beppone il Grillo, che il Web lo conservi.
Claudio Negrioli clausneghe
12 Dicembre 2012 19:45
Dov'è il video?
12 Dicembre 2012 20:12
Magari ci rafforzera'. La posta in gioco e' troppo alta e non saranno certo delle bagatelle a fermare questa "rivouzione"! Tu sta' a guardare. Tanto sappiamo gia' che sarai sempre dalla parte del vincitore! Scommetto che hai gia' pronti due articoli uno se vinciamo, un altro se perdiamo!
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13 Dicembre 2012 8:46
Il video http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=-rvlcRiowl4 eccolo... Scusate ma non sono riuscito a linkarlo nell'art. 🙁
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13 Dicembre 2012 8:54
Frikkio, ti sbagli su di me. Se vuoi conoscermi meglio vai sul mio blog e pazientemente leggiti i miei scritti ,magari i più vecchi..
http://clausneghe.blogspot.it/
ciao.
13 Dicembre 2012 9:41
Una delle cose che mi incuriosisce in Grillo è l'antinomia Casaleggio-Debord.
Se Casaleggio è il Deus ex-machina del lancio mediatico di Grillo e Debord ha superato Huxley nel suo denunciare che siamo passati dell'epoca del Grande Fratello a quello del Grande Media dove tutto deve essere spettacolarizzato per godere di qualche vita sociale, comè che Grillo rifiuta il Golem catodico?
Se dev'essere spettacolo che spettacolo sia. Se non dev'essere, perchè Casaleggio, consulente in materia di strategie comunicative?
PS Frikkio, hai preso un granchio, credimi.
13 Dicembre 2012 9:57
@Tonguessy.
sul rifiuto di grillo per la tv.
ci pensavo pure io e la risposta credo stia proprio in Debord (e McLuhan).
ai tempi di Debord esisteva la radio e la tv...non credo pensasse al web nel '67 (anno di uscita del suo "la società dello spettacolo") ..cioè il media dominante e "del futuro", era la tv.
oggi non più...i giovani non vengono su a pane, nutella e tv...ma connessi online tra i-quelchevuoi e applicazioni varie.
è cambiato il mezzo...ma per quanto cambi il mezzo, il fine è sempre quello...spettacolo -> manipolazione -> alienazione ecc
pure Mcluhan scrisse in tempi in cui il web non c'era...ma il suo discorso era, forse, "generale"...parlando (e confrontando) dei diversi mezzi appunto e non del fine.
il rifiuto della tv la vedo come una scommessa...ha puntato tutto sul web ritenendo che sia come per la tv 30-40 ani fa..il media dominante e "del futuro"
~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~
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13 Dicembre 2012 10:00
Grazie egregio Tonguessy per la difesa d'ufficio 😀
Debord devo confessare, lo sento quì per la prima volta..non lo conosco quindi non entro nel merito.
Per il resto ,non credo sia solo spettacolo,anzi è una cosa molto seria,c'è in gioco la riuscita o meno di un esperimento..
Casaleggio è un fine intellettuale, con una visione e ha trovato in Grillo il veicolo giusto per realizzarla, questa visione..
Non credo sia il cavallo di Troia del NWO, il duo in questione.
Per conoscere meglio G.Casaleggio fate lo sforzo di ascoltare quel che dice di se stesso nei (pochi) suoi video.. 😉
Ciao.
13 Dicembre 2012 11:10
il rifiuto della tv la vedo come una scommessa...ha puntato tutto sul web ritenendo che sia come per la tv 30-40 ani fa..il media dominante e "del futuro"
Penso ci sia qualcosa di vero in quello che dici. C'è poi da considerare l'"effetto Aiazzone" cioè "quel fenomeno per il quale un eccesso di campagna pubblicitaria produce l'effetto opposto a quello desiderato: disaffezione, invece che fidelizzazione".
http://it.wikipedia.org/wiki/Aiazzone#.22Effetto_Aiazzone.22
Quindi la scelta di defilarsi da un tipo specifico di media per non superare la "soglia della nausea" oltre alla quale si incorre nell'effetto opposto a quello cercato e voluto potrebbe ben essere stata accuratamente pianificata in casa Casaleggio.
Ma, ancora una volta, non mi sembra che Grillo avesse in ogni caso la possibilità di superare quella soglia. Così come non mi pare che la disaffezione verso Berluscony sia stata determinata dalle sue eccessive apparizioni catodiche, oppure la fiducia in Rifondazione sia aumentata a seguito della loro scomparsa dagli orizzonti mediatici.
Argomenti interessanti, comunque.
13 Dicembre 2012 12:25
altra cosa...materialmente credo sia impossibile inserirsi nelle tv nazionali che contano...il web era poco battuto e poco "posseduto"...per cui, chiunque avesse risorse da parte, poteva sfruttare questo nuovo mezzo per arrivare ad un alto numero di persone...senza essere intralciato da chi indirizza la tv verso determinate scelte.
~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~