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Bottarelli - La trappola pronta per Donald Trump


Davide
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2583
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Vi siete chiesti perché Obama sta comportandosi con Putin come un bambino frustrato e petulante che si diverte a fare i dispetti? Ovviamente una ragione, immediata, è quella di avvelenare i pozzi della politica estera già annunciata da Donald Trump, ovvero la distensione dei rapporti con la Russia, ma c’è dell’altro. E questo altro non ha nulla a che fare con gli hacker o con la Siria, sta tutto nell’economia statunitense. La quale, come vi dico da sempre, ha avuto un picco minimo di recupero garantito dalla Fed, ma ora è in pieno nella zona conclusiva del ciclo: in parole povere, recessione alle porte. Capite che agitare lo spettro della minaccia rossa, in una rivisitazione 2.0 e parecchio patetica del maccartismo, può nel breve termine tenere impegnati media e opinione pubblica dal mettere il naso nello stato reale dell’azienda America, semplicemente devastata dalle scelte keynesiane della Fed e dall’incapacità totale di Obama e dei suoi uomini.

Il grafico a fondo pagina ci mostra una delle criticità maggiori: nel 2016, il mercato obbligazionario investment grade americano ha passato il livello chiave nel mese di agosto, quando l’ammontare di debito high grade in circolazione ha toccato quota 6 triliardi di dollari, il triplo rispetto ai 2 triliardi raggiunti durante la crisi finanziaria. L’aggravante è che la gran parte, se non tutto, di quanto ricavato da quelle emissioni è stato usato per buybacks azionari, unico balsamo di una Wall Street mai così esposta a leva. Ora, con il 2016 appena concluso, ecco apparire un’altra volta quota 6 triliardi di dollari ma legata a una metrica un attimino differente: stando a Dealogic, le vendite di debito a livello globale nell’anno appena trascorso hanno sfondato tutti i record, spinte dalle aziende che volevano caricarsi il più possibile, sfruttando ancora il basso costo del denaro, soprattutto in vista di tre nuovi aumenti da parte della Fed e dalle promesse economiche di Trump, capaci prima di essere messe in pratica di spedire alle stelle le aspettative inflazionistiche (quindi, la fine della politica monetaria espansiva).

Stando a quanto riportato dal Financial Times, grazie ai tassi rimasti a zero per tutto il 2016, le emissioni di debito totali sono salite a 6,6 triliardi di dollari, ben oltre il record precedente toccato nel 2006. Le aziende corporate hanno pesato per oltre la metà di quei 6,62 triliardi di dollari di debito emesso, di fatto una conferma di come la fine del Qe non abbia spaventato nessuno, visto che chiusi i rubinetti della Fed - ma non le swap lines di emergenza - sono stati i tassi negativi imposti da Bce e Bank of Japan a spingere le aziende verso maggiore indebitamento e utilizzo della leva.

CONTINUA QUI http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2017/1/2/SPY-FINANZA-La-trappola-pronta-per-Donald-Trump/740438/


Citazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4100
 

Va bene, però Trump ha un asso nella manica e i suoi effetti già cominciano a vedersi. La minaccia di mettere sanzioni a chi trasferisce jobs fuori degli USA si fa già sentire. Diverse multinazionali hanno cominciato a reclutare manodopera autoctona. Se questo processo andrà avanti coinvolgendo anche le piccole e medie aziende, la disoccupazione reale (che è molto più alta di quella registrata) diminuirà sensibilmente e siccome gli americani non sono grandi risparmiatori ci sarà un aumento dei consumi e quindi una crescita economica più alta della attuale.


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