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Catalogna, secessione bluff


Tao
 Tao
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Catalogna, secessione bluff: ecco perché finirà come in Scozia

Un fuoco di paglia. Finirà come in Scozia. Sul processo “irresistibile” che dovrebbe portare alla separazione della Catalogna dal resto del Paese, pesano e gravano falsi storici e falsi ideologici. Se a questo, aggiungiamo l’enfasi mediatico-populista con cui si sta seguendo la vicenda, e le prossime elezioni politiche nazionale (che obbligano a drammatizzare tutto), ne scaturisce un quadro totalmente drogato. Vediamo di fare ordine:

1) La Spagna non è mai stato un paese centralista. Salvo la parentesi franchista (giustificata dalla guerra civile che ha causato oltre due milioni di morti e da evidenti ragioni di ordine pubblico), fin dalla sua nascita, lo Stato si è basato sull’aggregazione federale di più regni (Castiglia, Navarra, Aragona), che hanno formato la “nazione plurale”; regni che poi, gradualmente si sono trasformati in regioni autonome;

2) I “Fueros” spagnoli sono, quindi, una realtà tradizionale, fortemente radicata nel dna iberico: entità autonome, con propri poteri legislativi, amministrativi, fiscali;

3) L’attuale Costituzione monarchica (articolo 5) connota, definisce la Spagna (nel solco coerente della sua storia): “Nazione composta da regioni e nazioni (Paesi Baschi e appunto la Catalogna)”. Non c’è pertanto, un dispotismo di Madrid, né in termini istituzionali, né in termini politici. Il referendum per smembrare la Spagna, non è previsto perché il Paese è già autonomista, non perché è anti-democratico;

4) La Catalogna, fin dal tempo di Pujol, ha goduto di una fortissima autonomia, sempre condivisa dal potere centrale. L’odierna spinta e accelerazione separatista è più legata alla crisi economica e all’insorgere di molle egoistiche dal basso. Molle egoistiche più che identitarie;

5)Il risultato del voto di ieri parla chiaro: Insieme per il sì e i radicali del Cup hanno ottenuto la maggioranza dei seggi, non dei voti. Ergo, nemmeno in Catalogna “l’opzione ultima” ha la maggioranza assoluta. Senza contare poi, la diversa distribuzione del voto nelle altre città catalane (dato da analizzare bene). Se ci fosse un referendum, con domanda secca, sono sicuro che prevarrebbero altre reazioni. E le risposte dei cittadini sarebbero diverse. Al momento penso che lo strappo è ancora una volta, un segnale, che comunque si intende dare al governo centrale per ottenere il massimo di benefit;

6) Quando il presidente catalano uscente, Artur Mas, completerà il processo di separazione, entreranno in campo altre considerazioni: la legittimità costituzionale del processo, l’economia, l’eventuale uscita dalla Ue. Le stesse motivazioni che hanno portato la Scozia a restare nel Regno Unito;

7) Certo, lo Stato nazionale va ripensato. Ma è ancora un importante elemento di mediazione tra il particolare ( i territori) e l’universale (la Ue); proprio per evitare i particolarismi egoistici e le dittature globaliste;

Otto) Il governo di Rajoy dovrà riflettere in vista della prossima scadenza elettorale (Podemos e Ciudadanos avanzano). Le “ispanizzazioni forzate” non servono, fanno il gioco dei populismi. Ma la monarchia spagnola già per sua natura è la garante dell’unità e delle diversità. Un’azione di promozione della legalità che re Felipe dovrà e saprà assicurare

Fabio Torriero
Fonte: www.intelligonews.it
Link: http://www.intelligonews.it/articoli/29-settembre-2015/31018/catalogna-secessione-bluff-ecco-perch-finir-come-in-scozia
29.09.2015


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mda1
 mda1
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da quel che ho capito io sti forchettoni autonomisti vogliono fare parlare il catalano ai 2,5 milioni di immigrati africani (su 7,5 milioni di abitanti).
geniale.


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annibale51
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Che peccato, gli indipendentisti catalani sono solo il 47,8%! 47, 8 su 100 di coloro che sono andati a votare ne hanno dunque le tasche piene di Spagna, di monarchia, di tasse, di centrismo con annessi e connessi. Solo il 47,8% farebbe con la Spagna un muro alto 6 mt, o scaverebbe un fiume. Solo il 47,8% vorrebbe avere un esercito per conto proprio, una giustizia, una sanità, delle banche, delle scuole,...Tutto bene dunque. Tranquilli gente, non è successo niente.


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illupodeicieli
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Da sardo dico e confermo che delle realtà locali, piccole o grandi che siano, non importa poi più di tanto a nessuno. Ma so anche che se si dovesse trattare di regioni o aree che possiedono ricchezze o interessi particolarmente importanti, allora le cose potrebbero riservare delle sorprese. Nel caso della Catalogna ,per quanto ne so, si parla di economia basata sul turismo: ho anche sentito la solita frase e cioè che "Barcellona , il turismo di Barcellona, si regge su 50 mila bengalesi che lavorano nel centro cittadino"; senza queste persone l'economia crollerebbe. Mi pare di aver sentito queste parole o ad "Agorà" o a "Coffee break": qualcosa di simile all'economia della Padania che crollerebbe anch'essa, insieme a quella italiana se sparissero gli stranieri dalla nostra nazione. Quanto sentito nelle trasmissioni mi pare una buona dose di terrorismo mediatico, dato che se anche qualcuno dovesse accusare inizialmente il colpo, poi ritengo che si riprenderebbe: magari proprio rivedendo le cose con occhi diversi, comprese le rimesse che si devono ricevere dallo stato centrale e viceversa. Come regione o realtà locale diventi interessante soltanto se e quando sei meta di vacanza, quando sei fornitore di alcuni beni o servizi (mettiamo il caso della medicina di eccellenza o di quella di cui non si vorrebbe mai parlare almeno per se , di chirurgia estetica, di cure dentali o termali). Altrimenti si gioca al gioco delle parti, dei ruoli, e si provoca e si punta in alto per ottenere qualcosa in cambio.


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[Utente Cancellato]
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Mi pare di aver sentito queste parole o ad "Agorà" o a "Coffee break": qualcosa di simile all'economia della Padania che crollerebbe anch'essa, insieme a quella italiana se sparissero gli stranieri dalla nostra nazione.

"Padania"?!? Sicuro?


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ws
 ws
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innanzitutto al voto " secessionista" del 47.8 "governativo" andrebbe aggiunto 3 e passa dell' ultrasinistra "catalanista" quindi questo mitico 50 % del voto "secessionista" sarebbe stato raggiunto ;ma questa e' solo una questione simbolica..8)

La realta' invece e ' che il sistema europeo come lo abbiamo conosciuto sta crollando, ed e' normale che le regioni piu' avanzate ( e quindi "contribuenti " nette) diventino sempre piu' "autonomiste " mentre quelle piu' "arretrate" ( "mantenute " nette ) diventino sempre piu' "centraliste".
Una cosa ben prevista da "chi comanda"; in un sistema socio-economico che arretra qualunque " conflittualita' interna" e' un ottimo strumento per mantenere ed incrementare il potere " di chi ce l'ha"


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illupodeicieli
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@ Nat : forse intendono dire Lombardia e Veneto o comunque nord Italia ma credo che lo fanno per sfottere.


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Rasna
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Secondo me si tratta di una farsa, né più né meno la stessa farsa del referendum in Scozia. L'élite non può contrastare questi movimenti di protesta e allora, intelligentemente per la sua ottica, li asseconda, assicurandosi allo stesso tempo che non ci siano possibilità reali di successo. E' successo in Scozia e in Spagna, in misura minore in Italia (con il 5*) e in Grecia con Syriza. E mi pare che abbia funzionato un po' ovunque. E' probabile che la stessa cosa sia accaduta anche ad altri paesi, ma onestamente non sono così informato.
Così facendo si zittiscono i rivoltosi, illudendoli di poter fare davvero qualcosa mentre la realtà è che è sempre tutto sotto controllo dell'élite e, dopo essere arrivati ad un passo dalla vittoria, dalla possibilità, tutto torna come prima se non peggio.
La Padania? Quella specie di astrazione senza fondamento o storia (di unità) se non economica? Beh, messo che il nord rappresenti il 60% della popolazione italiana si prenda pure il suo 60% di debito e se ne vada ad autodeterminarsi come meglio crede.


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spadaccinonero
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cito

"il turismo di Barcellona, si regge su 50 mila bengalesi che lavorano nel centro cittadino"; senza queste persone l'economia crollerebbe."

quindi se i nostri cari immigrati se ne vanno arriva l'armageddon?

😉


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Hamelin
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Non glielo lascieranno fare semplicemenete per una questione monetaria .
La Catalogna fa il 20% del PIL Spagnolo circa ... fate Vobis cosa succede alla Spagna se perde la gallina dalle uova d'oro...
E soprattutto perchè pagano a Madrid ogni anno circa 62 Miliardi di tasse ma gliene ritornano solo 46 ... ( un bell'hair-cut di 16 Miliardi ) .

Se vogliono l'indipendenza devono prepararsi a combattere .
I Madrileni e i Castigliani non permetteranno mai loro di andarsene pacificamente . 😕


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