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Cerco un "senso" di gravità permanente


katalaves
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 47
Topic starter  

La vera rivoluzione sta da un’altra parte.
L’unico convincimento, il vero sottofondo di tutte quest’infelicità è il vile danaro. Non v’è altro contenzioso.
Succubi, tossici, malati cronici.
Tutto il nostro continuo ciarlare di storia, economia, avvenimenti, ricorrenze, scandali, catastrofi, multinazionali, ma non ci stiamo dimenticando qualcosa?
Io non conosco il mio vicino di casa. Tanto meno quello che abita di fronte. Credo di stare sul culo ad entrambi …ma cosa gli ho fatto di male?
I rapporti umani non esistono più. Siamo al pari delle galline pressate negli allevamenti intensivi.
Tutto è intensivo: il traffico, il tempo, il ritardo, il rendimento, la produttività.
Anche la nostra alimentazione è da “ batteria”: integratori, vitamine, latte in polvere, antibiotici, pasta, pizza e hamburger…mai una mela!
Tutti pronti per l’ingrasso delle multinazionali
Pronti per il ticket, il medico, la tac, l’ infarto, il tumore.
Nasciamo perfetti e ci lasciamo distruggere piano piano.
E magari fosse solo uno il nemico..
E le banche? No comment!
Si potrebbe andare avanti all’infinito.
Ma cosa abbiamo dimenticato veramente, io non lo so, ma sento che il senso della vita è tutt’altro. Credo che la vera crisi sia questo. Il senso dei nostri giorni. Credo sia un pensiero recondito di tutti, ma condiviso.
Vorrei che ci sforzassimo tutti nell’ essere migliori, ma non nel vestire, nel mostrare , nell’ avere, ma nell’essere uomini che appartengono allo stesso pianeta. Vorrei che fossimo più vicini alle nostre scelte, al nostro buon senso, ai nostri gusti.
Spegnamo veramente la tv.
Smettiamo di costruire cose inutili da spedire dall’altra parte del pianeta per farcene spedire altrettanti ancor più inutili da questa parte.
Io non voglio andare a lavorare in un'altra città con l’alta velocità e l’i-pod nelle orecchie! Non voglio mangiare al fast food o al finto biologico caro come il fuoco.
Mi stanno stretti i jeans e in metropolitana si suda
L’unico pensiero che assilla noi zombie è che forse, con la fortuna di un aggancio o un contatto o un balzo di carriera grazie a una conoscenza giusta, o un colpo di culo al superenalotto…di poter mettere il culo su uno yacht come il Vip in copertina.
Sognamo la vita degli altri? Che tristezza…
Sotto sotto siamo tutti uguali, questione di stazza.
Quand’ero bambino, i miei genitori possedevano una splendida casetta in un paesino sperduto di montagna. Un luogo fatto di baite caratteristiche e case nuove costruite coi risparmi dei nonni. Non c’erano tutti i servizi, ma quel luogo sapeva di caldo, era accogliente.
Quand’era primavera tutto era verde. Aprivo la finestra della mia stanza e si sentiva solo il rumore dei passeri. Il profumo della resina dei pini mischiato al residuo del passaggio delle mandrie dirette al pascolo.
Ogni mattina quella boccata d’aria era acqua fresca di sorgente. Quella veduta sul prato e poi più in là il pendio che saliva e continuava su di fronte alla casa.
Quando penso alla vita penso a quei momenti. Ai soffitti e i pavimenti interamente ricoperti in perline. Tutto questo, visto con gli occhi di un bambino, ma con la malinconia di un adulto.

Questa stile di vita è una perversione.

Scusate lo sfogo.

Ah dimenticavo:
http://www.youtube.com/watch?v=D1401I4LFR4&feature=related


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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