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Ceronetti - Deutschland (pressappoco) ber alles


Tao
 Tao
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La Germania del senso di colpa, arca di Noè di tutti i popoli, e l’eutanasia spirituale forzata

Fu un vero ritorno al pensiero, nel 1946, un libretto che mise fuori, da noi, un valente piccolo editore: la raccolta delle lezioni che aveva tenuto, subito dopo la guerra, Karl Jaspers sulla Questione della Colpa (Die Schuldfrage) ad Heidelberg. Erano state talmente maleamate ad un uditorio giovane che pareva indenazzificabile, da costringere il filosofo ad emigrare in Svizzera dove gli venne offerta immediatamente una nuova cattedra. Ma settanta anni dopo, Angela Merkel riporta, sul Drago decapitato, una vittoria inaudita: butta sulla bilancia il pesante brando gotico di un’accoglienza inosabile: mezzo milione di migranti in cerca di asilo, una marea immane che cerca proprio un’accoglienza incondizionata. L’ospitalità tedesca d’oggi deve essere così per seppellire l’enormità del crimine nazionalsocialista di superbia sanguinaria smisurata. Capovolto il senso del celebre inno: non più Germania über alles, ma Germania unter alles, arca di Noè di tutti i popoli esistenti. Germania unter alles grida “calpestatemi, sono colpevole!”. Ma nello stesso tempo, in questa umiliazione cercata estrema, bisognerà leggere davvero un conclusivo e definitivo rito espiatorio di tutte quelle spaventose Vanitates? Grande Germania, ero e rimango indistruttibile, mentre mezza Europa atterrita dall’ormai incombente catastrofe, disperata dall’obbligo di accoglienza – dovunque sussista un minimo senso di responsabilità – per le cifre migratorie che ci minacciano a breve termine, guerre e guerriglie permanenti, la Germania termina terribilmente la sua catabasi espiatoria e si pone come impero più che mai solitario al di sopra di tutti e di tutto. Ancora una volta quella forsennata umiltà svela una voglia di totalità d’imperio che non tiene conto neppure dei rapporti di forza, perché dell’Europa delle piccole patrie preoccupate e via via legittimamente nel panico di fronte alla crescente massa umana che preme irresistibilmente ai confini meridionali per frantumarli, alla Cancelliera non importa nulla.

E di quelli che si propone di accogliere può importare al grande Reich tecnoscientifico (ideologia antipolitica, nefasta e vuota) qualcosa? Al termine di questo inaudito processo storico vediamo emergere una religione persecutrice e dominatrice, tutta eteronomia e intolleranza: l’Islam. Comprendiamo chi recalcitra, chi si ribella ad una eutanasia spirituale forzata che annienterà le nostre radici greche, i nostri lucidi lumi kantiani.

Guido Ceronetti
Fonte: www.ilfoglio.it
3.10.2015


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PietroGE
Famed Member
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Condivido pienamente l'articolo. L'accettazione della invasione, senza, cioè un minimo di considerazione per gli sviluppi futuri si basa sul senso di colpa che da un paio do generazioni è stato inculcato in tutti i tedeschi e che cerca un suo riscatto nell'antirazzismo dell'accoglienza senza fine.

Quello che Ceronetti dimentica di dire è che con la situazione attuale dei Trattati europei ( e forse anche senza) l'invasione della Germania equivale a quella dell'Europa tutta intera. Se è vero che in campo economico e finanziario la Germania viene giustamente criticata per essersi messa al comando dell'austerità senza se e senza ma, sembra strano che quando decide per l'Europa intera di accettare l'invasione nessuno, tranne alcuni Paesi dell'Est, abbia il coraggio di criticarla.
Ma già, a subire il lavaggio del cervello, dal dopoguerra ad oggi, non è stata solo la Germania.


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maxcanoa
Eminent Member
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Condivido pienamente l'articolo. L'accettazione della invasione, senza, cioè un minimo di considerazione per gli sviluppi futuri si basa sul senso di colpa che da un paio do generazioni è stato inculcato in tutti i tedeschi e che cerca un suo riscatto nell'antirazzismo dell'accoglienza senza fine.

Quello che Ceronetti dimentica di dire è che con la situazione attuale dei Trattati europei ( e forse anche senza) l'invasione della Germania equivale a quella dell'Europa tutta intera. Se è vero che in campo economico e finanziario la Germania viene giustamente criticata per essersi messa al comando dell'austerità senza se e senza ma, sembra strano che quando decide per l'Europa intera di accettare l'invasione nessuno, tranne alcuni Paesi dell'Est, abbia il coraggio di criticarla.
Ma già, a subire il lavaggio del cervello, dal dopoguerra ad oggi, non è stata solo la Germania.

Ma quale senso di colpa hanno dimostrato nei confronti del popolo greco?
No, qui c'e' sotto ben altro, piu' immigrati arrivano, piu' i lavoratori europei dovranno accettare salari da fame!


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spadaccinonero
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Condivido pienamente l'articolo. L'accettazione della invasione, senza, cioè un minimo di considerazione per gli sviluppi futuri si basa sul senso di colpa che da un paio do generazioni è stato inculcato in tutti i tedeschi e che cerca un suo riscatto nell'antirazzismo dell'accoglienza senza fine.

Quello che Ceronetti dimentica di dire è che con la situazione attuale dei Trattati europei ( e forse anche senza) l'invasione della Germania equivale a quella dell'Europa tutta intera. Se è vero che in campo economico e finanziario la Germania viene giustamente criticata per essersi messa al comando dell'austerità senza se e senza ma, sembra strano che quando decide per l'Europa intera di accettare l'invasione nessuno, tranne alcuni Paesi dell'Est, abbia il coraggio di criticarla.
Ma già, a subire il lavaggio del cervello, dal dopoguerra ad oggi, non è stata solo la Germania.

i baluardi dell'austerità senza se e senza ma sono a nuova york, a tel aviv e londra

cermania è solo una Nazione colonia esattamente come noi, o forse anche più di noi dato che si portano addosso il peccato originale della ww2


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PietroGE
Famed Member
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Post: 4107
 

Ma quale senso di colpa hanno dimostrato nei confronti del popolo greco?
No, qui c'e' sotto ben altro, piu' immigrati arrivano, piu' i lavoratori europei dovranno accettare salari da fame!

Il popolo greco viene considerato europeo e quindi non equiparabile a ebrei e non bianchi. Nella testa del tedesco medio sono dei lavativi che non hanno voglia di lavorare e vogliono campare sulle spalle degli altri.

E ovvio che più gente arriva, pronta a lavorare per due soldi, e meno guadagneranno i nostri lavoratori. Chiedi ai sindacati e alla sinistra in generale allora perché non protestano contro l'immigrazione. Io la risposta ce l'ho : perché se ne fregano ormai dei lavoratori.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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Ma quale senso di colpa hanno dimostrato nei confronti del popolo greco?
No, qui c'e' sotto ben altro, piu' immigrati arrivano, piu' i lavoratori europei dovranno accettare salari da fame!

Il popolo greco viene considerato europeo e quindi non equiparabile a ebrei e non bianchi. Nella testa del tedesco medio sono dei lavativi che non hanno voglia di lavorare e vogliono campare sulle spalle degli altri.

E ovvio che più gente arriva, pronta a lavorare per due soldi, e meno guadagneranno i nostri lavoratori. Chiedi ai sindacati e alla sinistra in generale allora perché non protestano contro l'immigrazione. Io la risposta ce l'ho : perché se ne fregano ormai dei lavoratori.

il modus pensandi della persona media è di basso, bassissimo livello
infatti i Greci possono suicidarsi per motivi economici però i sedicenti rifugiati all'ingrasso nelle strade si, quelli si possono campare (un po come la discussione sul reddito minimo negato agli autoctoni ma diritti da socialismo reale si a sedicenti rifugiati)

la sinistra NON E' MAI STATA DALLA PARTE DEI LAVORATORI fin dalla sua nascita in Francia secoli fa

che poi l'indottrinamento mediatico o scolastico dica il contrario è un'altra storia...

sappiamo perché spargono in giro tali menzogne


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