Ceronetti - Se a sc...
 
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Ceronetti - Se a scuola ci fosse l'ora pagana


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
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A leggerne sulle cronache, non pare che l’ora di islamismo depurato sia prossima sul quadrante della scuola italiana.

La lentezza dell’Italia ufficiale è Oriente, il suo tempo non conosce orario, tra la frenesia informatico- telematica s’intravvede il beduino che guarda le capre, la mula di mastro Don Gesualdo, la guerra di Troia... Basta pensare ai processi civili: passano generazioni... Però neppure l’Islam ha fretta. L’idea di convertire l’Europa cristiana in dissolvimento religioso,dopo le mura di Vienna e le lance di Poitiers, e il lungo sonno prima di Lawrence e l’apparizione come dal nulla di Israele, è sogno islamico, certamente.

Ma forse nella diaspora delle moschee vecchie e nuove si pensa di arrivarci (Ramadan puntualmente osservato da almeno metà delle famiglie italiane oggi tiepidamente cattoliche) non prima del 2101.

Quel che sarà - sarà.

La prospettiva più vicina impone due verità: a) l’Islam non è assimilabile né modificabile. Quel che è avvenuto nel tremendo dogmatismo cristiano medievale rotto dalla Riforma e inoltre dopo tre secoli di miracolosa filologia critica biblica incessante non ha neppure sfiorato la grande Muraglia coranica, e adesso abbiamo anche il confronto radicale con una guerra santa senza frontiere. b) il moltiplicarsi delle moschee non è segno di integrazione né di estensione della libertà di coscienza (che subordina tutti i dogmi alla legge di ogni vera Repubblica) ma di occupazione, che per noi è politica e data per concessione, per loro si tratta invece di spazi e spazietti urbani assunti dalla fede coranica e sottratti legalmente, in senso religioso illimitato, alla sovranità della maggioranza non mussulmana.

Islam non è buddismo né chiesa evangelica o altro. Islam è Islam. E’ sciocchino chiedergli di essere diverso. All’Opus Dei puoi chiedergli di essere liberale? Bene. A ciascuno il suo.

L’ora scolastica cattolica brucia un tempo dello Stato uguale per tutte le religioni (che in Italia sono, grandi e piccole, circa settecento); l’ora scolastica islamica azzererebbe (o renderebbe relativa) la sovranità statale assoluta su tanti frammentini di territorio pubblico quante sono le aule destinate a ospitarla. Nell’idea coranica di comunità religiosa - se non erro -, la umma, il popolo dei credenti, come ogni asfalto o tappeto di preghiera, a maggior ragione ogni aula dove s’impartiscano a un pezzetto di umma lezioni di Libro Sacro (il Kitàb) diventerebbe dar-al-islam, Casa di Islam (tradotto solitamente terra d’Islam, ma nel fondo rimane sempre il senso primario di casa propria, porzione, porziuncola del popolo credente).

Esaminandola in base al diritto religioso islamico la faccenda potrà, credo, essere chiarita meglio, e suggerisco di consultarlo prima di compiere passi incauti per incantamento dell’inafferrabile fantasma dell’integrazione per tutti e concessa a tutti. Se l’ora fosse, utopisticamente, catto-mussulmana e addirittura maschile-femminile, la lezione di tolleranza sarebbe esemplare; ma dubito che la Chiesa e gli imam, giubilanti, la riceverebbero dal nostro Stato come una grazia.

La bio-diversità religiosa è una realtà umana come tutto ciò che è vivente, e ne va tenuto conto. L’esistenza delle balene (non esclusa Moby Dick) importa ai condominii della Bovisa o di Mirafiori, dei Parioli o di Firenze, ma per applicare alle religioni questa grande e povera verità non si può dare filosoficamente il mondo alle concezioni monoteiste: ci vuole una filosofia naturale, un pensiero dai monoteismi rigettato e perseguitato.

Un’ora scolastica e extrascolare diversa, allora? Di paganesimo puro e rigoroso? Di pitagorismo? Di stoicismo? Con letture virgiliane? Il sesto dell’Eneide come iniziazione ai regni per dove passerà Dante il cristiano? Dante frater templarius, amico di ebrei e di mussulmani, e grande condor in volo al di sopra di tutti?

Sarebbe una bella finestra, da cui potrebbero apparirci, forse, le luci remote dell’Amore infinito.

Guido Ceronetti
Fonte: http://www.lastampa.it/
Link: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6530&ID_sezione=&sezione=
22.10.2009


Citazione
Maria Stella
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1429
 

perchè no una bella ora di "Storia delle Religioni", raccontata laicamente a tutti insieme maschi e femmine e di qulaunque religione come materia di studio obbligatoria?


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albertom
Active Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 9
 

perchè no una bella ora di "Storia delle Religioni", raccontata laicamente a tutti insieme maschi e femmine e di qulaunque religione come materia di studio obbligatoria?

concordo al 100%

STORIA DELLE RELIGIONI e poi se si vuole approfondire e praticare ci sir eca nella sede opportuna..ma con convinzione perche nessuno lo obbliga non per..."cosi fan tutti"

siamo ( in teoria ) uno stato laico e cosi dovrebbe essere l'educazione o almeno l'educazione dovfrebbe aprire la mente e far quali sono , come si sono sviluppate e cosa "offrono" TUTTE le religioni.

ma noi siamo uno stato laico .... con un vaticano dentro 🙂


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Pellegrino
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2635
 

Già, "perchè non una bella ora di Storia delle Religioni" per far contenti tutti i framassoni che stanno cercando di vendercela in tutti i modi?

Tutto, per la Gloria del G.A.D.U.


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Maria Stella
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1429
 

Io onestamente di Massoneria ne so poco e quel poco che so è molto ma molto meno avventuroso e misterioso di quel che vado leggendo nei blog, ma forse mi hanno informata male, del che non mi dolgo gran chè visto che i miti , tolti quelli Greci e Romani, non mi appassionano.

Questo per dire a Pellegrino che non essendo Massona e come donna non potrei, visto che non sono la Regina d'Inghiltera, io vivo serenamente le mie idee, libere ed indipendenti, non faccio parte di nessuna Chiesa, nemmeno politica, sono uno zero e quindi libera se voglio esserlo e lo voglio.

Da sempre, dai banchi della scuola media per essere precisi, annoiandomi a morte alla lezioni di catechismo, mi interessavo alle religioni, data l'età, mi affascinavano i miti, le storie, le foto dei libri che trovavo in casa. Ancora oggi sono sicura che una bella storia delle religioni, di come nasca nei vari paesi , nelle varie etnie, l'esigenza di sapere, capire, credere, sognare, sperare...
Che c'entra il G.A.D.U. ? E se qualche frammassone avesse questa stessa idea, perchè non applicarla se la idea è buona? Son decenni che ci scassano i rompibili con la stessa storia del fascismo, sempre le stesse cose, dette e rivoltate e riproposte peggio d 'un cappotto liso del dopoguerra. Se invece imparassimo a conoscere i nostri simili? Ci sono pagine di Milarepa meravigliose, la storia di Buddha è spesso intrisa di poesia. Gli indiani d'America hanno leggende, credenze, scritti degni di essere conosciuti, c'è del buono in ogni tradizione.
la storia dello Spirito, una avventura che ci insegnerà, quella si, come e quanto alla fine , siamo tutti uguali, e forse si teme questo? Si teme che invece che gente spaventata, allarmata, che si guarda in cagnesco, divisa mentre si finge di volerla unire, si tranquillizzi in una accettAZIONE DELLE RECIPROCHE DIFFERENZE?
perchè dobbiamo sempre e solo delle genti, dei popoli manovrare , rivoltare, annusare, il peggio, MENTRE IPOCRITAMENTTE PROCLAMIAMO di amare i meno fortunati, gente da appioppare ovviamente ai nostri meno fortunati dai quali si pretende pure solidarietà a proprie spese verso i diseredati?

Ho corso troppo verso le conclusioni? Forse, ma dobbiamo correre se vogliamo muover la nebbia per dare almeno qualche frammento da vedere.


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