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CH: Blocher, no all'adesione strisciante all'UE


vic
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Blocher: "Contento che i ticinesi siano contro l'UE!"
[i]Contributo di Christoph Blocher, Presidente del "Comitato svizzero contro la strisciante adesione all'UE - UE-NO" in occasione della conferenza stampa del 3 giugno 2015 dell'Associazione "No alla strisciante adesione all'UE".

di Christoph Blocher (*) - 3 giugno 2015

Nell'Amministrazione, in Consiglio federale (**) e in Parlamento si sa oggi che oltre l'80% degli Svizzeri non vuole un'adesione all'UE. Ma cio' nonostante, la classe politica spinge sempre ancora in questa direzione. Tuttavia, non osa affrontare apertamente una votazione sull'adesione all'UE. Per questo tenta di raggiungere il suo obiettivo con falsi pretesti - di straforo, dalla porta di servizio.

Il Consiglio federale e l'UE stanno negoziando attualmente un accordo-quadro che obbligherebbe la Svizzera a riprendere automaticamente il diritto UE in tutti i settori giuridici che toccano qualsiasi accordo bilaterale, senza che il popolo possa liberamente decidere in merito; e, in caso di divergenze, la Svizzera dovrebbe riconoscere quale suprema istanza la Corte di giustizia dell'UE. La Svizzera sarebbe obbligata ad accettare il diritto UE ed i giudici stranieri.

L'accordo, che il Parlamento di principio approva, conduce de facto la Svizzera nell'UE, rende obsoleto l'articolo costituzionale sulla limitazione dell'immigrazione di massa e, in particolare, esclude il popolo dalla funzione di legislatore.

Questo accordo deve essere respinto da popolo e cantoni. Per questo deve essere benvenuta la fondazione di un comitato ticinese apartitico.

Il "Comitato svizzero contro la strisciante adesione all'UE - UE-NO", che coordina tutte le organizzazioni in Svizzera, saluta con piacere questo comitato. Tutte le organizzazioni che condividono questo obiettivo - finora piu' di 110 - sono pero' rappresentate autonomamente in UE-NO.

Fino alle elezioni 2015, sul tema adesione all'UE a Berna e' di rigore il silenzio. Ma dopo le elezioni si parte. Il parlamento dovrebbe approvare l'accordo durante le prossime sessioni di dicembre e/o di primavera. In effetti, l'accordo come a suo tempo il trattato SEE dovrebbe sottostare al referendum obbligatorio. Se anche questo fosse di nuovo negato, bisognera' allora lanciare il referendum.

Una votazione popolare e' da attendersi per l'estate/autunno 2016. Ci aspetta una campagna di voto estremamente dura.

--
(*) zurighese, gia' Consigliere federale; venne sostituito con un "golpe bianco" di PS e PPD dalla grigionese Widmer-Schlumpf, poi rivelatasi una vera e propria calamita' nazionale per la sua incapacita' di difendere gli interessi nazionali. Infatti il suo pervicace agire induce a pensare che faccia parte della 5a colonna UE all'interno del governo.

(**) governo


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