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CH: idroelettrico cannibalizzato e sovvenzionato


vic
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http://www.gdp.ch/rubriche/economando/forza-idrica-cannibalizzata-e-sovvenzionata-id112834.html

Economando
Forza idrica: cannibalizzata e sovvenzionata

di Angelo Geninazzi (*) - 5 marzo 2016

Questa settimana il Consiglio nazionale (**) ha deciso di sovvenzionare le centrali idroelettriche. E' la prima volta che la forza idrica, fortemente sotto pressione, necessita di un aiuto statale. Anzi, per molto tempo e' stata una vera e propria manna finanziaria per Cantoni e Comuni. Perche' dunque l'energia rinnovabile svizzera per eccellenza, all'origine di buona parte del consumo di elettricita' svizzera, si ritrova nella condizione di dover "elemosinare" anch'essa degli aiuti?

Nella discussione sulle nuove strategie della politica energetica sembra dominare la massima per la quale e' necessario produrre piu' energia possibile a partire da nuove fonti rinnovabili, senza chiedersi pero' se le energie possono essere impiegate in modo sensato e redditizio, o meglio se possano essere prodotte quando sono necessarie.

L'esempio della Germania e' emblematico: da alcuni anni sono in funzione parchi di centrali solari ed eoliche con una potenza simile a quelle dei parchi convenzionali di centrali nucleari, a carbone e a gas. La differenza rispetto a questi ultimi e' che i parchi con nuove energie rinnovabili producono solo in presenza di vento o di sole. Mentre un parco convenzionale e' in grado di generare energia per 8.000 ore all'anno, quelli con nuove energie rinnovabili producono solo per 1000 ore (solare) rispettivamente 1.500 ore (eolico). E questo crea non pochi problemi.

Il nuovo parco produce energia, fortemente sovvenzionata, anche in assenza di una determinata domanda di elettricita'. I risultati delle politiche di sovvenzioni hanno portato a risultati piuttosto paradossali. Nel 2014, in un centinaio di giorni soleggiati, il prezzo dell'elettricita' era addirittura negativo. Vi sono stati momenti in cui, chi ha potuto acquistare quell'energia e' stato indennizzato con 6 centesimi di euro per Kwh, a dimostrazione di un enorme spreco ordinato dallo Stato e pagato dai consumatori.

Non sorprende quindi che in alcune occasioni le ferrovie tedesche siano state indotte a "bruciare" l'energia in eccesso attivando i riscaldamenti agli scambi ferroviari, accaparrandosi cosi' gli indennizzi. Questo spreco e' l'antitesi di una strategia che parla di efficienza energetica e che tra le misure principali prevede di imporre ai cittadini oneri per il risanamento di edifici e altre norme per la limitazione del consumo. Secondo gli esperti, se la Germania e gli altri Paesi europei perseguissero questa politica, nel 2022 sarebbero gia' oltre 1.000 le ore all'anno in cui i prezzi dell'elettricita' sarebbero negativi, una prospettiva insostenibile da qualunque punto di vista poiche' sinonimo di una distruzione cosciente di energie e capitali.

In Svizzera, questo crollo dei prezzi in alcuni momenti della giornata ha messo in grave difficolta' le centrali idroelettriche, che producono proprio di giorno e permettono di adattare la produzione di elettricita' a dipendenza della domanda. Inondata dalle sovvenzionate energie solari ed eoliche, la forza idrica viene cosi' cannibalizzata poiche' non e' piu' in grado di produrre in modo redditizio ai prezzi di mercato. Da qui la necessita' dello Stato di soccorrere questa fonte energetica.

Non vi e' dubbio che il futuro appartenga alle energie rinnovabili. I passi in questo campo sono giganti. Allo Stato spetta il compito di creare le condizioni attraverso le quali la ricerca potra' continuare con i progressi fatti finora. Le eccessive sovvenzioni in campo energetico - ma non solo - creano illusioni che in poco tempo possono tradursi in sprechi, costi per i consumatori e massicci danni per l'ambiente.

--
(*) economista, Furrerhugi
(**) parlamento

-- NB --
L'articolista non cita un altro effetto paradossale.
Ad esempio nei Grigioni e' stato abbandonato il progetto "Lago Bianco". Si trattava di realizzare un bacino idroelettrico artificiale che facesse da accumulatore di energia. L'idea era di pompare in alto l'acqua quando c'era esuberanza di produzione elettrica. Insomma il rendimento di questo progetto era legato alla differenza di prezzo dell'energia elettrica tra ore di punta e ore di bassa domanda. Per le ragioni citate nell'articolo il progetto divenne insostenibile economicamente e percio' accantonato. Un vero paradosso, perche' se c'e' una cosa di cui i parchi solari ed eolici necessitano urgentemente, sono enomi accumulatori di energia.


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annibale51
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 845
 

Il post contiene un errore: le centrali idroelettriche possono produrre energia anche di notte, quando non c' è il sole o nei momenti in cui non c' è il vento. Queste fonti di energia devono completarsi tra loro e coprire tutte le 24 ore. Bella inoltre l' idea di recuperare energia in reverse, pompando l' acqua in salita da usare come riserva. Mi sembra di aver letto che si recupera il 90% dell energia.


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Denisio
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 194
 

A chi segue l'evolversi del settore rinnovabili, il sistema di generazione elettrica da troposfera, da un'intuizione del Torinese Ing. Massimo Ippolito, non sarà sfuggito che viene annoverata a livello internazionale nella lista delle prime 10 possibili fonti di energia papabile per una produzione massiva:

http://kitegen.com/2016/01/20/kitegen-e-tra-gli-8-breakthroughs-tecnologici-selezionati-da-national-geographic-e-puo-essere-una-soluzione-magica-secondo-bill-gates/#comments

Siamo in italia, e si procede nella fase avanzata di messa in produzione ma sembrano perpetuarsi alcune difficoltà che fanno si che la giostra degli acquiloni non inizi a girare:

https://groups.yahoo.com/neo/groups/kitegen/conversations/messages/1865


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