CH: mediazione

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http://www.gdp.ch/svizzera/la-vera-arma-svizzera-la-mediazione-id98662.html

Svizzera - La pace in primo piano
La vera arma svizzera? La mediazione
L'intervento elvetico e' stato fondamentale in Paesi come Birmania e Ucraina, ma anche Siria, Algeria, Sudan. L'intervista esclusiva a Heidi Grau, capo della Divisione Sicurezza umana al DFAE.

di Marija Miladinovic - 13 novembre 2015

Ieri a Berna si e' svolta la conferenza annuale della Divisione Sicurezza umana del Dipartimento federale degli Affari esteri. All'evento ha partecipato il ministro degli Esteri Burkhalter ed e' intervenuto anche l'inviato ONU per la Siria Staffan de Mistura. L'occasione, il cui tema principale era "Svizzera e mediazione: la pace in primo piano", ci ha permesso di approfondire l'argomento insieme ad una delle organizzatrici, l'ambasciatrice e capo della Divisione Sicurezza umana, Heidi Grau.

Ambasciatrice Grau, ci puo' spiegare perche' la mediazione e' cosi' importante?
I conflitti segnano la vita quotidiana di molte persone in Medio Oriente, in Africa, ma anche in Europa. Mai prima d'ora nel mondo il numero di profughi e di sfollati e' stato cosi' alto: l'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati (UNHCR) parla di 60 milioni di persone in fuga. In base al suo mandato costituzionale, la Svizzera e' tenuta a difendere la pace e la sicurezza. La mediazione e' uno strumento prezioso ed efficace per la prevenzione e la gestione dei conflitti, e puo' anche essere utilizzato per prevenire le crisi.

Negli ultimi anni, in quali occasioni l'intervento svizzero si e' rivelato particolarmente fruttuoso?
Lo scorso anno gli interventi piu' importanti della Svizzera nel campo della mediazione sono stati sicuramente quelli in Ucraina, con il lavoro di Heidi Tagliavini nel quadro dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e con il supporto al processo di Minsk che prosegue tuttora.

Ma anche la Siria e' al centro dei nostri sforzi. Siamo molto lieti che nei giorni scorsi a Vienna sia stato possibile fare passi avanti e sosteniamo pienamente l'inviato speciale del segretario generale dell'ONU, Staffan de Mistura. Ci siamo gia' impegnati a mettere a disposizione Nicolas Michel per la direzione di un gruppo di lavoro e speriamo che possa assumere presto le sue funzioni. E' importante portare al tavolo negoziale tutti i gruppi rappresentativi presenti sul territorio siriano, ma anche gli Stati della regione.

Anche il nostro operato in Birmania e' ben noto. Non solo abbiamo sostenuto i negoziati che hanno portato alla firma del cessate il fuoco, ma abbiamo anche avviato un processo di dialogo tra i partiti politici per l'elaborazione congiunta di un codice di condotta in vista delle elezioni che si sono svolte di recente...

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