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CH - Nidegger: "prima i Nostri", i cantoni possono legiferare


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http://www.gdp.ch/ticino-e-regioni/ticino/prima-i-nostri-il-cantone-puo-provarci-id168449.html

Ticino
Prima i nostri? "Il Cantone può provarci"
L’esperto di diritto Nidegger difende l’operato della Commissione: "Berna non ha fatto i compiti con l’iniziativa contro l’immigrazione di massa, quindi i Cantoni possono legiferare".

di Andrea Bertagni - 23 maggio 2017

Se Berna non ha fatto i compiti nell’applicare l’iniziativa contro l’immigrazione di massa, il Ticino può sostituirsi a essa, legiferando «nel rispetto della Costituzione federale». È un Yves Nidegger, consigliere nazionale (*) UDC e giurista, deciso e battagliero quello che risponde “colpo su colpo” a chi è del parere che gran parte delle misure individuate dalla Commissione speciale “Prima i nostri” (incaricata di trovare il modo di applicare l’iniziativa cantonale dell’UDC approvata lo scorso settembre 2016) siano inapplicabili.

«I Cantoni – spiega l’esperto di diritto - non possono applicare disposizioni proprie che contravvengano al senso e allo spirito della legislazione federale, ma conservano il diritto di occupare spazi non coperti dal diritto federale».

Una delle misure per applicare l’iniziativa “Prima i nostri” propone proprio di regolamentare i settori degli stranieri e del lavoro, che sono di competenza federale.

Il 9 febbraio 2014, il Popolo svizzero ha incaricato la Confederazione di legiferare in materia di protezione dei lavoratori contro gli effetti negativi dell’immigrazione di massa (art. 121 a Cst). Questo ambito è certamente di competenza federale. I Cantoni non perdono tuttavia il loro diritto di emanare delle leggi se la Confederazione decide di non far uso di questa sua competenza. Per esempio, a Ginevra si è introdotta un’assicurazione maternità cantonale poiché la Confederazione non aveva ancora legiferato in questo settore sebbene ne avesse la competenza.

Nessuno osa contestare il fatto che in materia di protezione dei lavoratori contro gli effetti negativi della libera circolazione sui salari (dumping) e sui posti di lavoro (effetto di sostituzione), i parlamentari bernesi non hanno sfruttato le loro competenze. Il numero di permessi rilasciati a lavoratori stranieri non è stato limitato.
Il Consiglio federale e il Parlamento l’hanno detto e ripetuto più volte: la legge d’applicazione del 16 dicembre 2016 non corrisponde ai dettami dell’articolo 121 a della nostra Costituzione, né al volere popolare. Il Canton Ticino è dunque libero di muoversi in questo ambito nel rispetto della Costituzione federale.

Anche il criterio della preferenza indigena ai residenti nell’ambito della legislazione cantonale, si scontrerebbe con il diritto superiore, essendo incompatibile con l’Accordo sulla libera circolazione.

Leggi l'intervista completa sul GdP di oggi:
http://www.e-gdp.ch/giornaledelpopolo/

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(*) parlamentare a Berna


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