CH: politecnici e grattacapi finanziari

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http://www.gdp.ch/svizzera/i-grattacapi-dei-nostri-politecnici-id107972.html

Svizzera - Formazione
I grattacapi dei nostri Politecnici
I due poli svizzeri subiranno tagli federali per mezzo miliardo di franchi in tre anni. Per compensare, dovranno essere attuate varie misure, spiega il Consiglio dei Politecnici svizzeri. Probabilmente, anche l'aumento della retta annuale.

di Marija Miladinovic - 28 gennaio 2016

I Politecnici federali (PF), da qualche mese ormai, stanno cercando di portare l'attenzione sulle potenziali conseguenze del piano di risparmio imposto loro dal Consiglio federale (*). Il programma di stabilizzazione delle finanze federali 2017-2019, in consultazione fino al 18 marzo, prevede infatti risparmi di 555 milioni di franchi in tre anni per il solo settore della formazione, della ricerca e dell'innovazione.

Domenica scorsa, ha fatto molto parlare l'ipotesi avanzata dal presidente del Politecnico federale di Losanna (EPFL), Patrick Aebischer, dalle pagine del Schweiz am Sonntag, che proponeva un aumento della retta per gli studenti come possibile misura di risparmio.

Qualche giorno prima, era stato il turno del presidente del Consiglio dei Politecnici federali (PF), Fritz Schiesser, che dal TagesAnzeiger denunciava la maniera sproporzionata in cui l'istruzione e la ricerca vengono colpite dai tagli: "rappresentano quasi il 20% del programma di austerita', nonostante siano solo l'11% della spesa federale", ha spiegato Schiesser. Ancora all'inizio di dicembre, lo stesso Consiglio dei PF, in un comunicato, faceva notare che il settore dei politecnici ha gia' dovuto sopperire a tagli budgetari per 140 milioni di franchi per il periodo 2013-2016.

Raggiunto dal GdP, il responsabile della comunicazione del Consiglio dei Politecnici federali svizzeri, Alex Biscaro, ci conferma che varie misure di risparmio sono attualmente al vaglio del Consiglio dei PF. Tra di queste, oltre all'aumento della retta scolastica, figurano anche risparmi nel settore degli ampliamenti delle strutture o nel congelamento dei salari, spiega Biscaro. Ma tutte queste misure devono ancora essere vagliate dal Consiglio, cosi' come la loro forma di applicazione: l'aumento della tassa d'iscrizione dovra' essere netto o graduale? rivolto a tutti gli studenti o solo ai nuovi iscritti? stranieri o svizzeri?. In sostanza, nulla e' ancora stato deciso, ma le opzioni verranno valutate durante la procedura di consultazione.

Ad ogni modo, il responsabile della comunicazione ha confermato che la possibilita' di aumentare di circa 1.200 franchi la retta e' effettivamente un'opzione fattibile e non eccessivamente dannosa. Certo, e' un costo maggiore per le famiglie ma, come spiega Biscaro, quest'aumento di 100 franchi mensili pro capite porterebbe ad a una maggiore entrata di 30 milioni di franchi l'anno. Il responsabile del Consiglio dei PF, inoltre, non crede che questa modifica possa intaccare eccessivamente il buon nome e l'attrattivita' dei politecnici svizzeri dal momento che, nel confronto internazionale, oltre a situarsi tra i primi posti nel mondo in fatto di qualita', lo sono anche in convenienza, essendo tra i meno cari: a parita' di ranking c'e' quindi poco da temere. Anche perche', aggiunge Biscaro, per chi arriva dall'estero a pesare e' il costo della vita a Zurigo o Losanna, non tanto il costo della retta.

Il buco generato dai tagli pubblici che finora coprivano l'87% delle spese, ad ogni modo, va colmato in qualche maniera. Le contribuzioni di privati coprono l'8% dei costi ma, evidentemente, a questi difficilmente possono essere imposti aumenti. L'1% che entrava grazie alle tasse d'iscrizione diventa quindi suscettibile a modifiche. Nel nostro Paese, abbiamo la fortuna di godere di tasse scolastiche abbastanza esigue e il responsabile della comunicazione dei PF assicura che, indipendentemente da cio' che verra' deciso in consultazione, il principio iscritto nella legge secondo cui le rette devono essere "socialmente sopportabili" continuera' ad essere rispettato.

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(*) governo