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CH: postulato sui salari minimi


vic
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http://www.gdp.ch/cronache/ticino/salari-minimi-aumentare-le-competenze-dei-cantoni-id92593.html

Ticino - Postulato di Quadri
Salari minimi: "Aumentare le competenze dei Cantoni"
Il Governo federale e' incaricato di presentare un rapporto di analisi sui salari minimi. Si tratta di esplorare come si possa allargare il margine di manovra dei Cantoni per "attuare fedelmente quanto deciso dalle rispettive popolazioni".

Red. - 28 settembre 2015

"Il Consiglio federale e' incaricato di presentare un rapporto in cui analizza come e con quali misure si potrebbe aumentare la competenza dei cantoni di fissare per legge un minimo salariale non strettamente legato alla soglia garantita dall'assistenza sociale e un salario minimo differenziato per settore economico". Lo chiede in un postulato Lorenzo Quadri (Lega) che specifica che il rapporto dovrebbe inoltre valutare se esistono altre misure ipotizzabili per facilitare l'attuazione delle iniziative popolari cantonali sul salario minimo adottate da un numero crescente di Cantoni.

"Le condizioni sul mercato del lavoro non sono uniformi nelle varie regioni della Svizzera. Risentono una certa pressione in particolare le regioni di frontiera, con conseguenti rischi di dumping delle condizioni lavorative e salariali - spiega Quadri -. Su questo sfondo, in alcuni Cantoni sono state approvate in votazione popolare l'introduzione di salari minimi cantonali. Per ora si tratta dei Cantoni di Neuchatel, del Giura e del Ticino".

"L'attuazione fedele di queste iniziative riscontra pero' degli ostacoli dovuti non da ultimo ai limiti molto stretti fissati dal diritto federale. E' fuori dubbio che la competenza primaria in materia di diritto del lavoro spetta alla Confederazione", scrive il Consigliere nazionale.

"Al contempo, gia' oggi la Confederazione ha delegato alcune competenze ai cantoni, in particolare permettendo loro di fissare salari minimi vincolanti attraverso il conferimento agevolato del carattere obbligatorio generale a un contratto collettivo di lavoro oppure predisponendo contratti normali di lavoro(*) ".

L'obiettivo di questo rapporto deve essere di esplorare se e come si potrebbe allargare ulteriormente il margine di manovra dei Cantoni affinche' possano attuare fedelmente quanto deciso dalle rispettive popolazioni, senza peraltro arrivare fino all'introduzione di un salario minimo economico completamente indipendente dalla soglia dell'assistenza sociale, proposta che - bisogna pure ricordarlo - e' stata recentemente respinta nettamente dal Popolo a livello federale (Iniziativa sui salari minimi).

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(*) vengono cosi' definiti i contratti collettivi di lavoro imposti occasionalmente dallo stato (cantone) in settori specifici, tipicamente afflitti da dumping salariale fuori misura. I contratti normali di lavoro non sono per niente normali, in quanto stabiliscono un salario minimo al limite dell'indecenza. Giusto un pelo sopra a quello proposto dalla giungla famelica del mercato del lavoro. Certo, e' meglio di niente il meno peggio. Diciamo che e' un caso in cui chi si accontenta non gode per niente.


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