CH: ritiro domanda d'adesione UE non basta

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Gobbi: "Il ritiro della domanda di adesione all'UE da solo non basta"

di Norman Gobbi (*) - 8 marzo 2016

Il ritiro della domanda d'adesione (**), un atto dovuto ma che rimane pur sempre formale, da solo non basta. Ci vuole di piu'! Dobbiamo infatti porre un freno alla preoccupante ripresa automatica - passiva e per certi versi triste - del diritto europeo, che comporta un'adesione strisciante del nostro Paese all'UE. Un'adesione pericolosa poiche' avviene in maniera graduale: a poco a poco, quasi da non sentirla. Una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini elvetici, che a piu' riprese hanno detto no all'UE, cosi' come dei valori fondanti della Svizzera.

Il ritiro della domanda di adesione non deve quindi rimanere fine a se stesso, ma deve al contrario ricordarci quanto oggi sia importante continuare a lottare per difendere la nostra sovranita' e la liberta' del Popolo svizzero.

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(*) Presidente del Consiglio di Stato, il governo cantonale
(**) la domanda d'adesione della Svizzera all'UE risale a tempi ormai lontani, quando era ministro degli esteri Flavio Cotti. Quella domanda venne clamorosamente congelata dal voto popolare, ma ufficialmente sempre in un cassetto di Bruxelles giaceva. Finalmente hanno deciso di ritirarla ufficialmente. E' un puro atto formale, visto come sono andate le cose, e tenuto conto della contrarieta' continuamente manifestata dalla popolazione svizzera di aderire all'UE.