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CH: terrorismo e immigrazione sono collegati


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"Immigrazione senza controllo e terrorismo sono collegati: ma Berna fa finta di non capire"

di Roberta Pantani (*) - 25 novembre 2015

La situazione e' sfuggita di mano. Il terrorismo e l'integralismo islamico non sono piu' fenomeni marginali, di una realta' lontana e incomprensibile. Purtroppo anche questa volta pero' sono dovuti morire degli innocenti, si e' dovuto toccare il dolore con mano per riconoscere che i problemi ci sono e sono ben piu' seri di quanto si volesse far credere. Frontiere spalancate, accoglienza e tolleranza incondizionate in nome di un'integrazione, dimostratati alquanto lacunosa, hanno dato i loro frutti, tutt'altro che dolci. Generalizzare e' sbagliato, ma anche far finta di niente e rifiutare la realta' non porta grandi risultati. I quartieri musulmani presenti in molti paesi europei dove vive una sorta di societa' parallela sono la dimostrazione che la situazione e' ben lontana dall'essere sotto controllo. Da questi quartieri, praticamente off-limits per i cittadini non musulmani, proviene anche la maggior parte dei terroristi che una settimana fa hanno colpito Parigi.

La Svizzera non fa eccezione

Nonostante la nostra presidente della Confederazione continui imperterrita con la sua linea di politica buonista e non ritenga necessaria alcuna misura di sicurezza sul nostro confine, la Svizzera non fa purtroppo eccezione. Sul nostro territorio sono presenti integralisti islamici, dal nostro paese sono partiti numerosi combattenti per unirsi alla Dschihad e anche nelle nostre citta' sono presenti ghetti abitati quasi esclusivamente da stranieri, dove nelle scuole i bambini non parlano una lingua nazionale, il tasso di disoccupazione e' elevato e dove criminalita', droga e armi non sono certo una rarita'. Tra i casi accertati di combattenti partiti dalla Svizzera, alcuni erano arrivati come richiedenti d'asilo e alcuni aveva addirittura gia' ricevuto il passaporto elvetico.

Non voler vedere un collegamento tra lo spropositato flusso migratorio che sta mettendo in ginocchio l'Europa e il terrorismo islamico e' da ipocriti e irresponsabili.

Firmiamo il referendum

La riforma della Legge sull'asilo approvata dalle Camere federali contro il volere del gruppo parlamentare UDC/Lega e' una vera e propria forma di autolesionismo. Cantoni e comuni non avranno piu' voce in capitolo sulla scelta di luoghi destinati all'accoglienza dei richiedenti, ma sara' una decisione unilaterale del dipartimento della signora Sommaruga; proprieta' private potranno addirittura venir espropriate in caso di mancanza di infrastrutture e per ogni richiedente e' previsto il patrocinio legale gratuito! Con questi cambiamenti, non si faranno che lievitare i costi che gia' sono al limite del sostenibile. Questi sono alcuni dei punti piu' ambigui di questa revisione. Non potendo restare a guardare come questa politica devastante svenda il nostro Paese, e' stato lanciato il referendum dal titolo "Contro gli avvocati gratis per tutti i richiedenti l'asilo". Firmiamo! Basta guardarci attorno per vedere cosa sono gli effetti di una politica d'asilo scellerata, fatta in nome del buonismo a tutti i costi!

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(*) Consigliera Nazionale, cioe' parlamentare a Berna


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