chi è che vince in ...
 
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chi è che vince in Grecia.....


Scifraroc
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"Il punto di forza dell'élite è nell'atomizzazione della massa. Secondo l'elitismo la massa è confusa, dispersa, incapace di organizzarsi. Su questo caos si fonda la forza dell'élite, che è invece organizzata e in questo modo ottiene e mantiene il suo potere. C'è dunque una critica verso la democrazia, ma non è una critica che scaturisce da un giudizio di valore, bensì una critica quasi ontologica: la democrazia, semplicemente, non può esistere, poiché il popolo non ha le capacità di autogovernarsi e nel momento in cui si organizza esso porta automaticamente un'élite a prendere il potere. Si parla di a-democraticità dell'elitismo, non di anti-democraticità. Per forza di cose, gli elitisti criticano anche la visione del liberalismo basato sulla separazione dei poteri (appunto perché il potere è invece monopolizzato), e criticano il socialismo perché ritengono che la società - ben lungi dall'essere divisa in classi - sia frammentata e atomizzata. "
https://it.wikipedia.org/wiki/Elitismo


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Truman
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Si, wikipedia riprende mitologie elitiste.
Gramsci aveva analizzato con una certa cura le analisi di uno dei maggiori elitisti, Robert Michels, nella voce si Michels ho messo un cenno a ciò che diceva Gramsci nei Quaderni.

Il problema di fondo di tutte le elites è di far credere alle masse di esser superiori, esistono buone metodologie per manipolare le masse, ma sono pochi oggi in Italia quelli che credono che Monti, Letta o Renzi siano persone particolarmente sveglie.

Certo c'è l'atomizzazione delle masse, che le porta a muoversi con modalità da moto browniano, con effetto risultante vicino a zero. Ma non tutte le ideologie antagoniste pretendono masse organizzate, anzi l'attuale apatia delle masse potrebbe essere proprio la prevalenza di un certo pensiero buonista, il quale si appoggia in sostanza sulla sinistra.

Vale la pena di notare che l'elitismo trattato nella voce è un particolare tipo di elitismo. Giusto per fare un esempio, il concetto di avanguardia in Lenin ha qualcosa di analogo alla elite, essa decide per le masse, essa vede di più, ma è diposta a far crescere i migliori dellle masse che vogliono darsi da fare. Insomma l'elitismo potrebbe anche essere rigirato in modalità diverse.

Però il titolo del post era "chi è che vince in Grecia", credo nessuno. Le elite greche potrebbero forse riprendere forza, ma perdono insieme a tutta la Grecia. Vedremo nei prossimi giorni, ma secondo me perdono tutti e questo dimostra che le elite senza le masse non sono niente.


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Georgejefferson
Famed Member
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Il punto di comicità e illusione dell'élite è nella credenza religiosa e fanatizzante riguardo al fatto che l'atomizzazione della massa non sia indotta,artificiale e costruita nel divenire storico, ma "naturale", quindi un assoluto in senso ontologico che non vede passato, presente e futuro nel loro divenire e incertezza. Specie questo e' molto estremizzato piu nei simpatizzanti ideologici, che nei teorici intellettuali .Secondo l'elitismo la massa non e' "resa" confusa, dispersa, incapacitata di organizzarsi,ma lo e' appunto per natura quindi condizione inevitabile, qui il credo ideologico simil religioso che si radicalizza nella visione del mondo ed auto alimenta la credenza facendo leva sul particolare percepito e reso universale nella percezione inconscia. Su questo caos creduto spontaneo si fonda la forza dell'élite che tira dritto "nei secoli fedele" appunto perche profondamente convinta del credo sopra descritto, si organizza da sempre molto efficacemente grazie e sopratutto all'opera di persuasione e proselitismo di questa fede, diffusa e velata da un'aurea di pseudo realismo e molto convincente in anime fragili ed ingenue. In questo modo ottiene e perpetua il suo potere. C'è dunque una critica verso la democrazia, ma non è una critica che scaturisce da un giudizio di valore, bensì una critica quasi ontologica: la democrazia, semplicemente, non può esistere, come induzione della realta supportata da una forte fede e convincimento, poiché "crede" che il popolo non abbia le capacità di autogovernarsi "a prescindere", e nel momento in cui si organizza esso portera automaticamente un'élite a prendere il potere, senza tener conto del futuro possibile di elite infiltrate che spingano ad una maturazione progressiva del popolo nel divenire storico, a lungo termine.Si parla di a-democraticità dell'elitismo, non di anti-democraticità appunto perche la si esclude per principio ideologico. Per forza di cose, gli elitisti criticano anche la visione del liberalismo basato sulla separazione dei poteri (appunto perché il potere è reso invece monopolizzato, credendolo monopolizzato per natura), e criticano il socialismo perché ritengono che la società - non sara mai concepita come divisa in classi - e sia invece frammentata e atomizzata come stato di natura che come una "cosa in se" cosi credono sia sempre stato e sempre sarà "

https://it.wikipedia.org/wiki/leimpressionisonrealtasecicredifedelmente.it


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Scifraroc
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chi decide il chi il come ed il quando chi è infine? le masse con il loro democratico voto oppure chi possiede i mezzi i modi la cultura l'informazione l'istruzione e dunque induce fa credere addirittura pensare che la realtà è come la si rappresenta e non come veramente è ?
Ed infine in Grecia chi ha vinto ,almeno per adesso, le elitès ed il loro progetto eurocratico o il popolo e le proprie istanze ?


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