Articolo Nogeoingegneria
https://www.nogeoingegneria.com/effetti/politicaeconomia/coronavirus-cui-bono-a-vantaggio-di-chi/
CORONAVIRUS O VIRUS TROJAN?
Un trojan horse, in sicurezza informatica, è un file malevolo che può infettare il computer, e prenderne il controllo completo. Un virus trojan può fare quasi tutto. L’infezione coronavirus sta modificando e controllando le nostre vite. Il coronavirus funge da trojan permettendo l’avvio di un esperimento di ingegneria sociale senza precedenti: la chiusura di scuole, università, teatri, cinema, luoghi di ritrovo, funzioni religiosi, concerti, etce etc…invito di non baciare, abbracciare, stare vicini. Si tratta di una invasione – non del virus, ma di chi lo gestisce – che stravolge le vite di tutti.
Per contenere e gestire il COVID-19 l’Italia ha ‘scoperto’ felicemente lo smart working e e-learning. Siamo costretti a fare un grande test.
E’ un’ ‘opportunità da non perdere’. Opportunità per chi o cosa?
L’ operazione ‘innovazione’ era partita nella zona rossa. Nelle aree colpite da restrizioni, grazie a servizi e soluzioni tecnologici innovativi (piattaforme per lo smart working, l’e-learning o anche l’intrattenimento e l’informazione), hanno prontamente risposto all’iniziativa: Amazon Prime, Cisco, Connexia, Eolo, Fastweb, Gruppo Gedi, IBM, Microsoft, Mondadori, Vodafone, Weschool e Wind.
Si sono offerte di mettere ‘gratuitamente’ a disposizione dei cittadini, che stanno subendo limitazioni a causa dell’emergenza Coronavirus – perché residenti nelle aree rosse – soluzioni tecnologiche che “permettano di ritrovare una quotidianità nella quale non dover rinunciare a lavorare, a informarsi, alla propria socialità, allo svago e, specie per i più piccoli, al gioco, alla formazione, all’istruzione”. Vedi anche qui
L’ estensione dello stato di emergenza ‘dovuto’ al Coronavirus, con il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, ‘consente’ la possibilità della modalità ‘lavoro agile’: aule virtuali, e-learnig, registri elettronici, anche open day sul web.
La sospensione fino al 15 marzo ( per ora) delle attività didattiche in tutta Italia, provvedimento di “contenimento” del contagio da coronavirus preso dal governo su “indicazione dell’Iss”, è un evento senza precedenti nella storia della Repubblica e coinvolge tutta la filiera, dalle materne agli atenei…
I dirigenti scolastici dovranno attivare, “ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”.
Sul sito del ministero dell’Istruzione è stata creata un’apposita area per dare informazioni alle famiglie e una sezione pensata per consentire a tutte le scuole di realizzare proprio la didattica a distanza….Leggi qui
Una efficienza governativa senza precedenti.
Coronavirus e lavoro ‘agile’: 6 mesi in tutta Italia
Per le pubbliche amministrazioni (PA) la riorganizzazione necessaria a rendere possibile e favorire il lavoro a distanza non è più un suggerimento, ma un obbligo. Lo spiega la ministra della PA Fabiana Dadone nella circolare sullo smart working appena firmata.
Il passaggio dalla sperimentazione all’obbligo, sottolinea la circolare, è la conseguenza delle misure scritte nel primo decreto Coronavirus, il Dl 9/2020.
In questi giorni, lo smart working è stato temporaneamente semplificato e applicato da multinazionali, ma anche realtà più piccole.
Aziende che hanno attivato il lavoro agile in questo periodo: Smart working anti-Coronavirus. Le soluzioni di Vodafone, Fastweb, Sky, IBM e Labor Project
E non è tutto: secondo Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale alla Cattolica di Milano, il governo Conte 2 pare che stia sfruttando l’emergenza del coronavirus per legittimare riforme pericolose per l’Italia. Per il giurista il momento è propizio per instaurare uno stato d’eccezione. “L’emergenza – spiega Mangia – consente di fare infinite cose che in condizioni normali non si potrebbero fare”: dalla nomina di un commissario fino alla firma del Mes, passando per il 5G.
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Last non least
Il Coronavirus manda in quarantena anche il denaro (contanti) – Non toccate monete e banconote, rischi elevatissimi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità allerta: Le banconote e le monete sono da sempre considerate una delle cose più sporche e veicolo di virus e batteri, in questo periodo più che mai. Occorre pertanto limitarne il più possibile l’uso e incentivare l’utilizzo delle carte di credito, di debito e la moneta elettronica, per contrastare la diffusione globale del coronavirus.
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Tentazione: usare l’emergenza per un golpe, incluso il Mes