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Curzio Maltese: il Nulla al governo, decide tutto Draghi


Tao
 Tao
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«L’Italia è un’espressione geografica», senza valore politico. La celebre frase di Metternich si potrebbe oggi usare per l’Europa, non fosse che l’Europa non è nemmeno un’espressione geografica e non ha neppure una lingua o una cultura comuni. Da un punto di vista geografico siamo solo l’Ovest dell’Asia; da quello politico, l’Est degli Stati Uniti. Il resto è soltanto una parziale unità monetaria e doganale. La larga vittoria di Merkel e l’affermarsi un po’ ovunque di grandi coalizioni eterodirette dalle banche centrali riconfermano il modello di questa unione debole, di questa fusione fredda. Le alternative a questo modello disastroso di Europa, lontano ormai anni luce dai sogni dei fondatori, è rappresentata da movimenti populisti poco credibili. Quindi si andrà avanti sulla strada sbagliata, verso il nulla. Eppure è questo nulla che da due anni governa l’Italia, attraverso governi commissariati dalle banche centrali. E continuerà a governarci chissà per quanto, perfino a dispetto di eventuali elezioni.

Una volta festeggiata la fine del berlusconismo con la ridicola sconfitta al Senato sulla sfiducia, bisogna prendere atto che il governo Letta, sopravvissuto al bluff del Cavaliere, è soltanto la continuazione del governo Monti, con gli stessi risultati depressivi sull’economia. L’unica vera differenza, ma importante, è che questo è un governo politico e sta ponendo le basi per durare a lungo. Monti aveva sognato un grande centro, clamorosamente bocciato dagli elettori. Ma siccome gli elettori e le elezioni ormai contano poco, il grande centro si è formato lo stesso e oggi governa. A dispetto del voto, il Pd si sta trasformando in un partito neocentrista e progetta di governare, insieme a Monti e a un pezzo neocentrista dell’ex corte berlusconiana, per molti anni.

Un (vero) governo di sinistra oggi dovrebbe scontrarsi con la politica imposta dalla Banca europea e da Berlino, e la sinistra italiana non ha né il coraggio né la volontà di farlo. A questo punto si tratta soltanto di prendere ordini da Draghi, e dunque che senso ha preoccuparsi di alleanze, programmi, leader? Meglio noi degli altri, è il ragionamento. Andrebbe tutto bene, se non che la politica delle banche centrali sta distruggendo l’industria italiana. Per l’Europa naturalmente non è un problema se le imprese italiane falliscono o si trasferiscono altrove. Affari degli italiani, che per vent’anni hanno inseguito un pagliaccio. Ma per noi, e ancora di più per i nostri figli, il problema è colossale. La ricetta di Draghi non ha funzionato con Monti e non sta funzionando con Letta. Ma l’alternativa dov’è? Il nuovo Pd di Renzi, il vaffa di Grillo? Lo status quo va benissimo anche a loro.

«L’Italia è un’espressione geografica», senza valore politico. La celebre frase di Metternich si potrebbe oggi usare per l’Europa, non fosse che l’Europa non è nemmeno un’espressione geografica e non ha neppure una lingua o una cultura comuni. Da un punto di vista geografico siamo solo l’Ovest dell’Asia; da quello politico, l’Est degli Stati Uniti. Il resto è soltanto una parziale unità monetaria e doganale. La larga vittoria di Merkel e l’affermarsi un po’ ovunque di grandi coalizioni eterodirette dalle banche centrali riconfermano il modello di questa unione debole, di questa fusione fredda. Le alternative a questo modello disastroso di Europa, lontano ormai anni luce dai sogni dei fondatori, è rappresentata da movimenti populisti poco credibili. Quindi si andrà avanti sulla strada sbagliata, verso il nulla. Eppure è questo nulla che da due anni governa l’Italia, attraverso governi commissariati dalle banche centrali. E continuerà a governarci chissà per quanto, perfino a dispetto di eventuali elezioni.

Una volta festeggiata la fine del berlusconismo con la ridicola sconfitta al Senato sulla sfiducia, bisogna prendere atto che il governo Letta, sopravvissuto al bluff del Cavaliere, è soltanto la continuazione del governo Monti, con gli stessi risultati depressivi sull’economia. L’unica vera differenza, ma importante, è che questo è un governo politico e sta ponendo le basi per durare a lungo. Monti aveva sognato un grande centro, clamorosamente bocciato dagli elettori. Ma siccome gli elettori e le elezioni ormai contano poco, il grande centro si è formato lo stesso e oggi governa. A dispetto del voto, il Pd si sta trasformando in un partito neocentrista e progetta di governare, insieme a Monti e a un pezzo neocentrista dell’ex corte berlusconiana, per molti anni.

Un (vero) governo di sinistra oggi dovrebbe scontrarsi con la politica imposta dalla Banca europea e da Berlino, e la sinistra italiana non ha né il coraggio né la volontà di farlo. A questo punto si tratta soltanto di prendere ordini da Draghi, e dunque che senso ha preoccuparsi di alleanze, programmi, leader? Meglio noi degli altri, è il ragionamento. Andrebbe tutto bene, se non che la politica delle banche centrali sta distruggendo l’industria italiana. Per l’Europa naturalmente non è un problema se le imprese italiane falliscono o si trasferiscono altrove. Affari degli italiani, che per vent’anni hanno inseguito un pagliaccio. Ma per noi, e ancora di più per i nostri figli, il problema è colossale. La ricetta di Draghi non ha funzionato con Monti e non sta funzionando con Letta. Ma l’alternativa dov’è? Il nuovo Pd di Renzi, il vaffa di Grillo? Lo status quo va benissimo anche a loro.

(Curzio Maltese, “Un’Europa senza politica, dominata dalle banche e assediata dal populismo”, da “Il Venerdì di Repubblica” dell’11 ottobre 2013)

Fonte: www.libreidee.org
17.10.2013


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dana74
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" bisogna prendere atto che il governo Letta, sopravvissuto al bluff del Cavaliere, è soltanto la continuazione del governo Monti, con gli stessi risultati depressivi sull’economia" doveva scomparire il cavaliere per accorgersene?

Curzio Maltese e l'inno alla tecnocrazia
L'ITALIA LABORATORIO DELLA TECNOCRAZIA CHE GUIDERA' L'EUROPA
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10168

s'è capito, ora quello che lo preoccupa sono gli euroscettici

"Un (vero) governo di sinistra oggi dovrebbe scontrarsi con la politica imposta dalla Banca europea e da Berlino, e la sinistra italiana non ha né il coraggio né la volontà di farlo."

e perché dovrebbe? Sostiene che morire per Maachstricht si deve ed ha firmato tutti i trattati del più europa che serve per combattere l'euroscetticismo ora questo inneggiatore alla tecnocrazia ci vuol far credere che "tiene al popolo" ???????


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MM
 MM
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Uno dei problemi di questo Paese è dato dal fatto che le persone si svegliano sempre un po' troppo tardi (per tanti motivi tra cui predominano visioni e interessi personali), sempre un po' troppo tardi e, quando è troppo tardi, è troppo tardi e non vale più il dire "meglio tardi che mai" oppure "non è mai troppo tardi".

Il "meglio tardi che mai" e il "non è mai troppo tardi" sono favole per gli incoscienti, sono peraltro uguali al "votare il meno peggio". Non serve a nulla se non a far sì che sia sempre un po' troppo tardi.

Per l'Italia, è troppo tardi. Ne avremo per intere generazioni.


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dana74
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Uno dei problemi di questo Paese è dato dal fatto che le persone si svegliano sempre un po' troppo tardi (per tanti motivi tra cui predominano visioni e interessi personali), sempre un po' troppo tardi e, quando è troppo tardi, è troppo tardi e non vale più il dire "meglio tardi che mai" oppure "non è mai troppo tardi".

Il "meglio tardi che mai" e il "non è mai troppo tardi" sono favole per gli incoscienti, sono peraltro uguali al "votare il meno peggio". Non serve a nulla se non a far sì che sia sempre un po' troppo tardi.

Per l'Italia, è troppo tardi. Ne avremo per intere generazioni.

sono pienamente d'accordo con te


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MM
 MM
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Anzi e senza con ciò voler creare offesa, in Italia molti, la gran parte direi, non si svegliano proprio, muoiono nel sonno, in coma, in pratica.

La speranza è l'ultima a morire, non è mai troppo tardi, meglio tardi che mai, - Gianni l'ottimismo è il profumo della vita, l'ottimismo vola!-, non bisogna essere pessimisti, vedrai che prima o poi passa, tutto è destinato a passare ecc... ecc... ecc... .

Con ciò si giustificano la pigrizia, l'ignavia, la paura dell'agire.

Non c'è scampo, non per ora e non per lungo tempo ancora.


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dana74
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già, MM. Il dramma è che trascinano tutti gli altri con loro nel baratro... 😥


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MM
 MM
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E qui ce n'è un'altra: "Mal comune mezzo gaudio".


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