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domanda (reddito di cittadinanza)

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DeborahLevi
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si dice che per il reddito di cittadinanza non ci sono i soldi (mentre per le armi e sprechi vari si)

ok, facciamo finta che non ci sono davvero...

(ipoteticamente parlando)

se il fruitore del RDC prende un tot e lo stato obbliga a spenderne l'80% non sarebbe più un costo ma un qualcosa che riattiverebbe consumi e quindi crescita del pil...

ritengo quindi che manchi semplicemente la volontà ma non il denaro...

mi interessano le Vostre opinioni in merito

in attesa di risposte Vi saluto


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PietroGE
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Lo stato non può costringere nessuno a spendere, può dare, ad esempio, buoni pasto o buoni acquisto, ma non è questo, mi sembra, quello che si vuole ottenere con il reddito di cittadinanza.

A mio modesto avviso, il RDC non può essere finanziato nelle attuali condizioni del Paese e nella attuale organizzazione del lavoro.
Funziona bene negli stati dove c'è poco lavoro nero, alta occupazione e dove quando si perde il lavoro ci sono corsi di riqualificazione della manodopera.


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DeborahLevi
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Lo stato non può costringere nessuno a spendere, può dare, ad esempio, buoni pasto o buoni acquisto, ma non è questo, mi sembra, quello che si vuole ottenere con il reddito di cittadinanza.

A mio modesto avviso, il RDC non può essere finanziato nelle attuali condizioni del Paese e nella attuale organizzazione del lavoro.
Funziona bene negli stati dove c'è poco lavoro nero, alta occupazione e dove quando si perde il lavoro ci sono corsi di riqualificazione della manodopera.

se tizio x chiede il RDC ne ha bisogno quindi dovrà spenderlo non vedo quindi dove sia il problema...
lo stato ti obbliga a PAGARE che è ben diverso dalla mia idea

negli stati di cui tu parli le cose funzionano proprio perché ci sono diverse forme di RDC


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oriundo2006
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Sulla necessità ETICA è indiscutibile. Sulla necessità PRATICA per centinaia di migliaia di italiani idem: è indiscutibile. Sulle modalità complessive, sui soggetti fruitori effettivi, sulle modalità di erogazione, sul costo complessivo invece tutto è da discutere. Appunto: occorre parlarne, stendere delle previsioni di spesa, stabilire dei controlli sull'erogazione ecc. ecc. e questo da parte di istituzioni pubbliche e centri studi che si dovrebbero mobilitare al gran completo, per fare di questo tema un tema decisivo nella gestione della crisi. Sono gli unici che hanno strumenti, competenze, data-base, flussi di informazioni necessari e sufficienti a questo scopo. Ora io non ho presente alcuno studio ( ma accetto ben volentieri smentite ) chiaro, completo, definito in ogni sua parte per rendere comprensibile il tutto ai cittadini, con dati, tabelle, previsioni, impatto sui consumi interni, ecc.: insomma, qualcosa che sia INCONTESTABILE per l'establishment. Come del resto è ovvio, dati i postulati neo-malthusiani del liberismo, i quali NON accettano assolutamente che vi siano 'dei pasti gratis': e se non ce la fai, vivi o crepa, non interessa.
E' a livello 'politico', l'unico alla nostra portata di noi commentatori estemporanei, che occorre demistificare questo approccio, alla 'Padoa-Schioppa' ( e altri ), punitivo verso che non ce l'ha fatta: senza fare - di contro - del 'reddito di cittadinanza' un argomento buonista 'cristiano-cattolico', possibilmente...
P.S.: non è che le istituzioni cattoliche caritative perderebbero il loro potere, per caso ? Qualche domandina occorrerà pure farsela sulle 'resistenze' a queste idee...
PS. II: occorrerebbe forse inanzitutto una indagine sociologica 'mirata' verso il bacino di utenza, per definirlo con precisione: nonchè sentire ad esempio le istituzioni pubbliche che già si occupano dei casi più gravi, come gli assistenti sociali...


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helios
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si dice che per il reddito di cittadinanza non ci sono i soldi (mentre per le armi e sprechi vari si)

non ci sono soldi nemmeno per le pensioni. Caxxo stiamo dicendo?

Le scuole sono fatiscenti e la sanità è da terzo mondo.

Vogliamo ritornare nella società reale prima che sia troppo tardi?


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PietroGE
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@oriundo2006

I problemi più grandi che vedo io sono di carattere organizzativo e strutturale :
-In Italia lavora circa un terzo della popolazione attiva, in Germania si arriva quasi al 50%, in Scandinavia si va oltre. La gente che non è attiva, sapendo che c'è un RDC chiederà naturalmente di averlo, aggiungendo diversi milioni ai disoccupati ufficialmente in cerca di lavoro.
-In Italia non si riesce a combattere il lavoro nero, figuriamoci se saremo in grado di controllare chi avrà diritto al RDC. Con il clientelismo che c'è in certe zone della penisola poi l'accesso al RDC sarà una questione di conoscenze e non di diritto.
-I programmi di riqualificazione della forza lavoro costano e al momento non credo siano molto diffusi.
- Attenzione perché il livello di tassazione in questo Paese è già a livelli di strangolamento dell'economia. Se si sbagliano i conti e si devono aumentare le tasse per il RDC andiamo in bancarotta.


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DeborahLevi
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quoto da Oriundo
P.S.: non è che le istituzioni cattoliche caritative perderebbero il loro potere, per caso ?

hai fatto centro...
per questo ciò che manca è la volontà non i soldi


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PietroGE
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hai fatto centro...
per questo ciò che manca è la volontà non i soldi

Non manca la volontà politica perché questo è il classico argomento che fa vincere le elezioni (vedi gli 80€), i problemi nascono quando si devono trovare i soldi.


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oriundo2006
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Insomma, tutti noi vorremo che si facesse qualcosa...in verità è veramente cosa improba in Italia fare un discorso serio, ben argomentato, logico, con costi-benefici reali e non di fantasia, proprio perchè questo è il paese dell'improvvisazione continua, delle leggi ad capocchiam ( a proposito, riuscite più a seguire la legislazione nel dettaglio ? Io ci provo ma mi perdo in una marea di difficoltà...Renzi è un tornado di idee...appunto, mescola novità a disordine e il risultato è micidiale per chi vuole capirci un po' ), delle autorità farlocche, degli incompetenti in cabina di comando, delle mafie e delle antimafie a comando, insomma, lo sappiamo che siamo pieni di difficoltà: ma si deve comunque fare qualcosa per chi non riesce a mettere insieme pranzo con la cena. Rimango dell'idea che sono gli assistenti sociali da potenziare quantomeno in prima battuta, proprio per ovviare ( almeno in parte ) a quello che PietroGE diceva. Ma certo, è una istituzione laica di stato...e può dispiacere a chi cerca di catturare anime con i soldini...


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DeborahLevi
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@helios
@pietro

ho dato un'idea per trovare i soldi ma voi non l'avete manco presa in considerazione

p.s. ci sarebbero anche i crediti di lavoro che come suggerisce il nome non sono emessi a debito...
per cui non sono i soldi a mancare bensì la volontà

p.p.s.
hel
per statali (soprattutto sbirri) e pensionati i soldi ci saranno sempre dato che provvedono a mantenere in piedi tutto il carrozzone per cui se appartieni a una delle categorie elencate puoi fare sonni tranquilli (se ti metti a confronto con chi è nel settore privato con contratti nuovi o con chi è a reddito zero e a cui non fotte niente a nessuno)


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Anonymous
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La crisi economica è, tra le altre cose, crisi di domanda: se nessuno compra servizi e beni prodotti dalle aziende, queste ultime chiudono i battenti.
Grazie al RDC si fornirebbe ai cittadini, in qualità di consumatori, il potere d'acquisto necessario a consumare i suddetti servizi e prodotti determinando così il rilancio dell'economia.
Diversamente, favorendo fenomeni di eslusione sociale, e quindi la SFIDUCIA (se il futuro del sottoscritto, della mia famiglia, dei miei amici etc è incerto perchè tutti si corre il rischio di perdere il lavoro, chiudere la saracinesca etc spendiamo il meno possibile) nel mercato si provoca un peggioramento del quadro economico generale.


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Anonymous
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Altro aspetto da considerare è quello relativo alla soluzione del problema rappresentato dalla ricattabilità dei lavoratori.
Con il RDC nessuno lavorerebbe in call center per 4 euro all'ora senza contributi e diritti. Così riguardo a tutti quei lavori che mortificano anzichè nobilitare l'uomo.


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PietroGE
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Se fosse così semplice basterebbe aumentare di un terzo i salari a tutti e quindi lo stato incasserebbe più di tasse, i consumi aumenterebbero e lo stato incasserebbe ancora dall'IVA la disoccupazione diminuirebbe ecc. ecc.
Perché nessuno ci ha pensato?
Perché all'aumento dei redditi deve corrispondere un aumento della produttività altrimenti ci sarebbe un afflusso di denaro non coperto da beni prodotti e l'inflazione si mangierebbe tutto quello che si è guadagnato.


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Storno
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A parte il fatto che si chiama reddito di cittadinanza quello che reddito di cittadinanza non è.
A parte il fatto che in Europa il salario minimo garantito è mediamente la metà.
A parte il fatto che per 600 euro era prevista la necessità di 19 miliardi ed ora per 780 i miliardi sono scesi a 17.
A parte il fatto che sarebbe necessaria una patrimoniale di 4 miliardi ogni anno.
A parte il fatto ...
Non ho mai visto un'analisi dinamica delle conseguenze che consideri almeno tre anni.

In Argentina anni fa ci fu il molto più serio "lavora da cittadinanza"


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Anonymous
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@helios

p.p.s.
hel
per statali (soprattutto sbirri) e pensionati i soldi ci saranno sempre dato che provvedono a mantenere in piedi tutto il carrozzone per cui se appartieni a una delle categorie elencate puoi fare sonni tranquilli (se ti metti a confronto con chi è nel settore privato con contratti nuovi o con chi è a reddito zero e a cui non fotte niente a nessuno)

Informati bene, anzi, documentati meglio.
Magari potresti trovare molti che hanno lavorato una vita e senza che siano stati pagati gli straordinari ( obbligatori ) o che ad alcuni poveracci hanno decurtato stipendi, pensioni; sia nel pubblico che nel privato...

Promesso ?

😉


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