A questo punto c'è da sperare almeno che la vicenda dell'elezione del Presidente della Repubblica sia in grado di dare la definitiva, o almeno decisiva, botta al duopolio Pd-Pdl. Il fatto che Bersani e Berlusconi si siano riuniti per decidere il nome votabile senza prendere neanche in considerazione di far partecipare alle consultazioni il partito di Grillo, dovrebbe sortire all'interno dell'opinione pubblica la presa di coscienza dell'assoluta necessità di abbatterli. La scelta di Rodotà da parte del MoVimento 5 Stelle, al di là di commentare la persona in sé, che peraltro abbiamo lasciato alla penna di Mannino, ha sortito l'effetto voluto: il Re è nudo.
Sinteticamente, il dato principale che emerge, oltre all'evidente collusione di Pd e Pdl sulla quale Grillo ha puntato tutta la sua campagna elettorale, è l'assoluta inadeguatezza e mala fede di Bersani.
Riepiloghiamo: Bersani ha tentato disperatamente di fare una sorta di governo assieme all'M5S pur senza concedergli più di tanto che gli ha - giustamente - risposto picche. Quindi, pur di garantire al suo partito la permanenza sulle poltrone che contano, ha di fatto deciso di accettare (e a questo punto promuovere) l'abbraccio mortale con il Pdl. Cioè, il grilliano "inciucio".
Non solo. L'aggravante, o la prova del nove, risiede proprio nella proposta di Grillo relativa a Rodotà. Egli era l'uomo potenzialmente votabilissimo dal Partito Democratico. Poteva votarlo compatto e soprattutto poteva votarlo di comune accordo con il MoVimento 5 Stelle, aprendo una possibile nuova fase governativa. Bersani ha invece deciso di non proporlo, puntando su Marini (a quanto pare) che è invece accettato anche da Berlusconi.
Ripetiamo: il Re è nudo. Bersani ha sbattuto la porta in faccia a Grillo e ha aperto quella a Berlusconi.
Lo schema adesso è il seguente: prima si vota il Presidente della Repubblica insieme al Pdl, poi si cercherà di fare il governo insieme a Berlusconi. Con due aggravanti, anzi tre, e una conseguenza che speriamo possa portare a una nuova fase politica per il nostro Paese, per quanto questo possa (poco) significare.
La prima aggravante è la divisione interna del Pd, visto che Sel voterà per Rodotà. La seconda è, come detto, la conferma dell'inciucio. La conseguenza, a questo punto, è l'evidenza dei fatti: dall'unione improponibile di Pd e Pdl, Grillo dovrebbe passare all'incasso, politico ed elettorale, nella prossima, comunque presumibilmente imminente, tornata elettorale. Difficile pensare che il governo Bersani-Berlusconi possa durare a lungo.
Il resto, è tutto da vedere.
Valerio Lo Monaco
Fonte: www.ilribelle.com
18.04.2013
articolo ridicolo e demenziale.... Botta al duopolio PD-PDL? botta al PD e basta. Che è quello che voleva Renzi dopo che lo hanno escluso per ben due volte.
Grillo passerà all'incasso e registrerà una secca perdita di voti. Si accettano scommesse
M5S alle prossime votazioni prenderà l'85% si accettano scommesse ...
Grillo passerà all'incasso e registrerà una secca perdita di voti. Si accettano scommesse
Penso anche io, sopratutto dopo che si sono messi a votare il "fuorikasta" Rodotà e che non nascondono che potrebbero votare Prodi.