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Elogio dell' odio


oriundo2006
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Tutti parlano d'ammorre, le canzoni lo celebrano come elisir della vita, i romanzi lo esaltano come scopo finale di tutto, facendo concorrenza alla nota religione di questo paese, quella cattolica, ad onta di una strana interpretazione della parola che riservano agli indifesi, specie se bambini: parrebbe che non se ne possa proprio fare a meno nel Bel Paese di tale sentimento.
Adesso entra in pieno anche la politica a esaltarne il valore, reso assoluto in carenza di altri e più fondanti valori ( il primo dei quali sta scritto nei frontoni dei tribunali in una strana lingua oggi non più compresa: 'fiat justitia ne pereat mundus' ): la istituenda Commissione della egr. sen. Segre ( che se tutto procede così sarà la prima donna presidentessa della nostra repubblica, a sì alto incarico promossa per ignoti meriti, già peraltro tali all'epoca della sua elevazione a senatrice ), ebbene che si propone di sradicare l' odio, orribile e sentimento da proscrivere specie nei salotti-bene, tra una tazza di tè e ( forse, non voglio denunce ) qualche critica antipalestinese, perchè siamo tutti d'accordo che quei cattivi soggetti non si arrendono all'idea di aver perso tutto a profitto dei campioni del Bene ( proprio ) e persistono nell' odio verso gli espropriatori.
Per disintossicarvi un pochino da questa propaganda ed evitare un attacco di diabete, o di bile, vi segnalo questo articolo:
https://keinpfusch.net/limpiattamento-della-ferrante/ assai caustico come sempre, e sopratutto questo inciso:
''..Il nemico di qualsiasi sistema oppressivo non sono i libri, non e' la cultura, non e' l'unita', non e' l'umanita' o la liberta'. Cio' che gli uomini del sistema oppressivo temono piu' di tutto e' l' ODIO. Perche' sanno benissimo che in un sistema ove la popolazione e' stracolma di ODIO non sopravviverebbero a lungo: prima o poi la scintilla scoppiera'...: travolgendoli e levando da mezzo tanta immonda ipocrisia.
Leggete l'articolo. E' riferito ad un dibattito letterario ma si presta assai alla politica. Poi mi dite...


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