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Fare del negazionismo un reato è una scelta folle

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Stodler
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Fare del negazionismo un reato è una scelta folle

Una legge ad hoc per chi nega l'Olocausto renderebbe martiri tutti gli imbecilli.

di Diego Fusaro

Non sarà un reato autonomo: entrerà nel codice penale come aggravante di altro delitto.
Se la legge che introduce, sanzionandolo, il “negazionismo” nell’ordinamento italiano, già approvata dal Senato nel febbraio 2015, dovesse essere approvata anche dalla Camera, chiunque istigherà a commettere atti di discriminazione o di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi negando l’esistenza della Shoah, incorrerà in un ulteriore inasprimento della pena prevista per tale reato.
Giusto e sacrosanto punire gli atti di discriminazione o di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Ma qual è il confine – questa la domanda teorica da porsi – tra libertà d’opinione e istigazione alla discriminazione?
CHI NEGA LA SHOAH È FOLLE, MA SI COMBATTE IN ALTRO MODO. Ad esempio, in Austria, già nel 1992, sono state introdotte sanzioni penali per «chiunque con un’opera di stampa, in radiotelevisione o per mezzo di altro mezzo di comunicazione di massa (medium) o in altro modo pubblico accessibile a una moltitudine di persone nega, banalizza grossolanamente, apprezza o cerca di giustificare il genocidio nazionalsocialista o altri reati contro l’umanità». Sembra ragionevole, in effetti. Espliciterò, ora, la mia posizione in materia.
Il negazionismo è indubbiamente una forma della “distruzione della ragione” (Lukács), proprio come lo è la legge che fa del negazionismo un reato. Il negazionismo è tesi folle e delirante, che nella maggior parte dei casi mira a far passare come ricerca scientifica tesi di mera riabilitazione del nazismo. È tesi folle e sbagliata perché storicamente non fondata, e per di più tesa a riabilitare una delle pagine più tragiche della storia novecentesca.
Ciò detto, sono contrario, e anzi contrarissimo, a una legge che tratti il negazionismo come reato, punendo severamente chi propugna tesi negazioniste. E sono contrarissimo per più ragioni, che ora enuncio rapidamente:

a) RENDE GLI IMBECILLI MARTIRI. Tale legge trasforma in martiri della libertà di pensiero quelli che restano soggetti che sbagliano totalmente nelle loro idee o, più spesso, che sono evidenti imbecilli. Mandare in carcere chi sostiene tesi negazioniste, anziché confutarlo sul piano delle idee, significa fare di lui un nuovo Giordano Bruno, nobilitando per ciò stesso le sue aberranti idee.
Punire chi sostiene le tesi negazioniste significa, di fatto, passare dalla parte della ragione a quella del torto: se perseguitato, il negazionista assume ipso facto lo statuto di nuovo Bruno o di nuovo Vanini, e cessa di essere quel che fino a poco tempo prima era, un incompetente storico, o un semplice imbecille, o un soggetto in cattiva fede;

b) PUNISCE LE OPINIONI. tale legge crea un pericoloso precedente. Punisce le opinioni, per false che esse siano: chissà che domani, con argomenti simili, non mettano fuori legge la critica del neoliberismo? Ripeto, si crea un pericolosissimo precedente che può aprire la strada al ciclo funesto dei "reati d’opinione": si sa dove si inizia e non si sa dove si va a finire…

c) SI AVVALORA UN'IDEA SBAGLIATA. le idee, anche le più errate e folli, si combattono con le idee, non reprimendole con violenza e persecuzione. Combattere un’idea mettendo in carcere chi la sostiene significa, paradossalmente, avvalorare quell’idea, riconoscere che non si è in grado di confutarla se non impedendole di circolare e punendo chi la propugna. È, in altri termini, una sconfitta per la libertà del pensiero. E anche in questo caso si finisce per dare eccessivo spazio, paradossalmente, a idee false e deliranti come quelle negazioniste, che qualunque storico potrebbe smontare razionalmente in breve tempo.

http://www.lettera43.it/firme/fare-del-negazionismo-un-reato-e-una-scelta-folle_43675219717.htm


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pderenz44
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Diego,sei troppo buono,ecco qua un imbecille caro grandissimo stronzo(che cita .la distruzione della ragione di Luckacs per descrivere i negazionisti)


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MarioG
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Giusto e sacrosanto punire gli atti di discriminazione o di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Ma qual è il confine – questa la domanda teorica da porsi – tra libertà d’opinione e istigazione alla discriminazione?
CHI NEGA LA SHOAH È FOLLE, MA SI COMBATTE IN ALTRO MODO. Ad esempio, in Austria, già nel 1992, sono state introdotte sanzioni penali per «chiunque con un’opera di stampa, in radiotelevisione o per mezzo di altro mezzo di comunicazione di massa (medium) o in altro modo pubblico accessibile a una moltitudine di persone nega, banalizza grossolanamente, apprezza o cerca di giustificare il genocidio nazionalsocialista o altri reati contro l’umanità». Sembra ragionevole

Caro Fusaro, non capisco che ci sia di ragionevole nella legge che lei porta ad esempio, visto il presupporto da cui parte. Anche scrivere su un blog come questo, visto che e' accessibile a una "moltitudine" di persone, sarebbe reato. E allora cosa cambia? Sempre di legge sul reato di opinione e'.
(Notare come la legge metta insieme, truffaldinamente, chi "nega" e chi "apprezza".
Gia' questo secondo me e' indicativo)

a) RENDE GLI IMBECILLI MARTIRI. Tale legge trasforma in martiri della libertà di pensiero quelli che restano soggetti che sbagliano totalmente nelle loro idee o, più spesso, che sono evidenti imbecilli. Mandare in carcere chi sostiene tesi negazioniste, anziché confutarlo sul piano delle idee, significa fare di lui un nuovo Giordano Bruno, nobilitando per ciò stesso le sue aberranti idee.
Punire chi sostiene le tesi negazioniste significa, di fatto, passare dalla parte della ragione a quella del torto: se perseguitato, il negazionista assume ipso facto lo statuto di nuovo Bruno o di nuovo Vanini, e cessa di essere quel che fino a poco tempo prima era, un incompetente storico, o un semplice imbecille, o un soggetto in cattiva fede;

Beh, allora si chieda se il presupposto da cui parte, cioe': i cosiddetti negazionisti sono tutti degli imbecilli, che "sbagliano totalmente", "distruttori della ragione" etc (si', abbiamo recepito lo sforzo di presa delle distanze...) sia fondato dopotutto.
Perche', come riconosce, nel campo opposto, quello dei penalizzatori del negazionismo, starebbero altrettanti stolti e folli, che si tirano la zappa sui piedi per ... nulla.
Quando paiono tutti folli, e' consigliabile fare un riesame delle proprie convinzioni, signor Fusaro.


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Stodler
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Sapevo che MarioG sarebbe piombato su questo articolo come un falco.


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spadaccinonero
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perché il reato di negazionismo deve interessare solo determinati avvenimenti storici?

ad esempio perché sponsorizzare un'ideologia che ha fatto milioni di morti come il comunismo non rappresenta apologia?

se bisogna condannare le idee che portano all'odio e alla violenza allora questo deve valere in tutti i casi non solo per un determinato avvenimento della storia


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mincuo
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-La Shoah, o Hitler o il nazismo, sono secondi sui media, da anni, solo alle previsioni del tempo. Ora ammesso e non concesso che ci sia stato questo sterminio:
1) Ce ne sono stati 10 volte più grandi ma quelli invece non ci sono mai. Questo invece è inculcato continuamente.
2) La gente quindi è stata già sufficientemente edotta, quindi che paura c'è.
3) Censure e intimidazioni ne hanno fatte a quintali per 70 anni.
4) Nonostante tutto questo c'è bisogno delle leggi "negazioniste".

Che peraltro valgono solo per quella.
Infatti la Corte Europea ha sancito poco tempo fa che non si può proibire di discutere o anche di negare il genocidio Armeno, perchè proibirlo attenta a un principio cardine di libertà di opinione.
http://www.askanews.it/nuova-europa/corte-europea-non-e-un-reato-la-negazione-del-genocidio-armeno_711631400.htm

Riguardo alla sostanza poi: basta che uno legga entrambi: storici classici e revisionisti. Poi deciderà lui. O non va bene?

Ai Revisionisti e le loro "tesi" "aberranti" "pazzesche" e blablabla va benissimo, da sempre. No sono mica loro che hanno problemi a discutere.
Non hanno fatto altro in 70 anni che chiedere un dibattito aperto.

Uno che ha delle ragioni storiche fondate non fa mica "leggi" ad hoc.
NON E' MAI SUCCESSO. Le illustra, le discute, le cofronta.

E' successo per altri fatti la medesima cosa, ad esempio chi negava l'esistenza del Demonio nel Medioevo.
Anche lì non discutevano, avevano i Tribunali e la condanna per eresia.
E' uguale.
Se uno ha bisogno dei Tribunali e della censura nonostante le corazzate mediatiche a fronte di quattro gatti con pochi mezzi minacciati, intimiditi privati di cattedre, pensioni, sbattuti in galera.... allora qualcosa non funziona....


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PietroGE
Famed Member
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Fusaro, invece di scrivere simili sciocchezze, dovrebbe documentarsi. Di documentazione a favore del negazionismo ce n'è a sufficienza, basta leggerla.
Credere che chi impone di legiferare in tal senso non conosca gli effetti e le critiche che generano queste leggi liberticide è più che ingenuo, è stupido.
Il problema è che non possono neanche tollerare una piccola crepa nella diga di menzogne costruite per imporre a tutto il mondo il "crimine ultimo dell'umanità".
Sanno benissimo che se si accettassero critiche a questo o quell'aspetto dell'olocausto, verrebbe giù tutto il castello di carte.


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Rasna
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Hmmm, una delle cause sarà mica il fatto che alcuni degli interessati possiedono quasi tutti i mezzi di informazione?


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makkia
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Fusaro fa un primo errore: "Rendere gli imbecilli martiri" e "avvalorare un'idea sbagliata" sono la stessa cosa, non due argomentazioni separate.
Dice solo che perseguitare le idee e i loro propugnatori crea simpatia e adesione acritica proprio a idee e propugnatori.
Sul giudizio di merito (imbecilli e sbagliata) neanche mi soffermo perché è un errore "di sinistra" e quindi sbagliato per political correctness, cioé per rifiuto di pensare.

Il che riduce le sue argomentazioni a due: assalto alla libertà di parola e rischio di creare simpatizzanti per idee sbagliate.

Difesa inutile.
Se vuoi far passare la legge e sei furbo la metà di Fusaro, chiedi a 1.000 persone "è sbagliato perseguire le idee folli e criminali?".
998 di loro risponderanno "Ma no! E' giustissimo"
E mica sbagliano, poverini: la domanda è malposta e contiene una chiara fallacia logica di petitio principii, cioé bypassa la questione fondamentale della libertà di parola puntando l'attenzione su "folli e criminali" che è solo lo specchietto per le allodole (en passant, in correttezza intellettuale e sanità procedurale scientifica, il "folli e criminali" andrebbe anche un cincinino argomentato, ma transeat).

Siccome il Fusaro difensore della libertà di parola è anche uno che ha dichiarato folli e criminali certe idee, è metà perdente perché accoglie mezza tesi dell'avversario e avalla la di lui fallacia nell'argomentare.
Ottima tattica. Tipicamente di sinistra: se dico le stesse cose del mio avversario perché dovrebbero scegliere me invece che lui?

Si accolla dunque il compito arduo di spiegare in cosa la sua metà dell'enunciato sulle folli e criminali idee sia diversa. E la debole risposta è "perché se li colpevolizzi li rendi forti". Il che non è né certo né dimostrato.
Anzi, di solito funziona al contrario: colpevolizzare fa paura agli "spettatori" e solo pochi fan sfegatati rimangono fedeli a un'idea sbagliata. Casomai sono le idee giuste che ricevono spinta e lenta conferma dalla persecuzione, e neanche sempre.
E solo "l'elettore" (il pensatore) di sinistra, già convinto, accoglierà un posizione così debole.
Ma perché è piddino, e quindi acritico, mica perché ci ha riflettuto.

E anche per lui la questione della libertà di parola diventerà secondaria: perché il proponente la legge e il "suo" Fusaro sono d'accordo che ci siano idee folli e criminali.

Quindi 998 persone diranno sì alla legge.
La 999a è Fusaro e dirà no, per quella "faccenduola" della libertà di pensiero.
Sulla quale, peraltro, il nostro Fusaro non si spreca più di tanto.
E' una vergogna? E' un'aberrazione giuridica? E' una violazione a tutto ciò che abbiamo sempre detto in materia di diritti (civili o umani che siano)?
S-s-sì, anche quello, certo: ma giusto di passaggio e senza troppa convinzione. Dopotutto siam filosofi e non possiamo disconoscere queste cose.
Ma queste sono argomentazioni "difficili", annoiano la G-g-g-ente, non le spieghi mica con un hashtag!
No, no, no: serve una spinta emotiva, i nostri avversari brutti e cattivi mentono, fanno marketing... e noi dobbiamo combatterli con le loro armi. Facciamogli paura, ai nostri lettori di sinistra, e correranno sotto la bandiera della libertà di pensiero come storni a un platano.

Tutto quello che ci offre è "aprono la strada al totalitarismo", al "reato d'opinione".
Il che è sommamente imbecille: se fai paura alla tua g-g-gente, quella baratterà spazi di libertà in cambio di sicurezza. Sai che gliene sbatte del principio teorico?
E' precisamente per quello che si fa paura alla gente: per farla smettere di pensare, analizzare, e farla buttare nelle braccia del primo demagogo.
A Fusà'... SVEGLIA! Se usi le armi del nemico, almeno informati su COME le usa.

Ed ecco costruita la debolezza dell'altra metà dell'argomentazione di Fusaro: non la difesa del principio della libertà di pensiero ma la paura di future oppressioni "fasciste" alla MIA libertà di pensiero.
Ovvero: andrebbe anche bene perseguire le idee folli e pericolose, ma mi conviene farlo?

Quindi ecco il sondaggio finale:
998 favorevoli alla legge
1 Fusaro contrario (per i motivi più deboli e intellettualmente disonesti)
1 superstite dei tempi in cui si ragionava sulle cose che pensa che la legge sia un obbrobrio giuridico, civile ed etico

Un'altra strepitosa campagna perdente della sinistra.


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Matt-e-Tatty
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Fusaro fa un primo errore: "Rendere gli imbecilli martiri" e "avvalorare un'idea sbagliata" sono la stessa cosa, non due argomentazioni separate.
Dice solo che perseguitare le idee e i loro propugnatori crea simpatia e adesione acritica proprio a idee e propugnatori.
Sul giudizio di merito (imbecilli e sbagliata) neanche mi soffermo perché è un errore "di sinistra" e quindi sbagliato per political correctness, cioé per rifiuto di pensare.

Il che riduce le sue argomentazioni a due: assalto alla libertà di parola e rischio di creare simpatizzanti per idee sbagliate.

Difesa inutile.
Se vuoi far passare la legge e sei furbo la metà di Fusaro, chiedi a 1.000 persone "è sbagliato perseguire le idee folli e criminali?".
998 di loro risponderanno "Ma no! E' giustissimo"
E mica sbagliano, poverini: la domanda è malposta e contiene una chiara fallacia logica di petitio principii, cioé bypassa la questione fondamentale della libertà di parola puntando l'attenzione su "folli e criminali" che è solo lo specchietto per le allodole (en passant, in correttezza intellettuale e sanità procedurale scientifica, il "folli e criminali" andrebbe anche un cincinino argomentato, ma transeat).

Siccome il Fusaro difensore della libertà di parola è anche uno che ha dichiarato folli e criminali certe idee, è metà perdente perché accoglie mezza tesi dell'avversario e avalla la di lui fallacia nell'argomentare.
Ottima tattica. Tipicamente di sinistra: se dico le stesse cose del mio avversario perché dovrebbero scegliere me invece che lui?

Si accolla dunque il compito arduo di spiegare in cosa la sua metà dell'enunciato sulle folli e criminali idee sia diversa. E la debole risposta è "perché se li colpevolizzi li rendi forti". Il che non è né certo né dimostrato.
Anzi, di solito funziona al contrario: colpevolizzare fa paura agli "spettatori" e solo pochi fan sfegatati rimangono fedeli a un'idea sbagliata. Casomai sono le idee giuste che ricevono spinta e lenta conferma dalla persecuzione, e neanche sempre.
E solo "l'elettore" (il pensatore) di sinistra, già convinto, accoglierà un posizione così debole.
Ma perché è piddino, e quindi acritico, mica perché ci ha riflettuto.

E anche per lui la questione della libertà di parola diventerà secondaria: perché il proponente la legge e il "suo" Fusaro sono d'accordo che ci siano idee folli e criminali.

Quindi 998 persone diranno sì alla legge.
La 999a è Fusaro e dirà no, per quella "faccenduola" della libertà di pensiero.
Sulla quale, peraltro, il nostro Fusaro non si spreca più di tanto.
E' una vergogna? E' un'aberrazione giuridica? E' una violazione a tutto ciò che abbiamo sempre detto in materia di diritti (civili o umani che siano)?
S-s-sì, anche quello, certo: ma giusto di passaggio e senza troppa convinzione. Dopotutto siam filosofi e non possiamo disconoscere queste cose.
Ma queste sono argomentazioni "difficili", annoiano la G-g-g-ente, non le spieghi mica con un hashtag!
No, no, no: serve una spinta emotiva, i nostri avversari brutti e cattivi mentono, fanno marketing... e noi dobbiamo combatterli con le loro armi. Facciamogli paura, ai nostri lettori di sinistra, e correranno sotto la bandiera della libertà di pensiero come storni a un platano.

Tutto quello che ci offre è "aprono la strada al totalitarismo", al "reato d'opinione".
Il che è sommamente imbecille: se fai paura alla tua g-g-gente, quella baratterà spazi di libertà in cambio di sicurezza. Sai che gliene sbatte del principio teorico?
E' precisamente per quello che si fa paura alla gente: per farla smettere di pensare, analizzare, e farla buttare nelle braccia del primo demagogo.
A Fusà'... SVEGLIA! Se usi le armi del nemico, almeno informati su COME le usa.

Ed ecco costruita la debolezza dell'altra metà dell'argomentazione di Fusaro: non la difesa del principio della libertà di pensiero ma la paura di future oppressioni "fasciste" alla MIA libertà di pensiero.
Ovvero: andrebbe anche bene perseguire le idee folli e pericolose, ma mi conviene farlo?

Quindi ecco il sondaggio finale:
998 favorevoli alla legge
1 Fusaro contrario (per i motivi più deboli e intellettualmente disonesti)
1 superstite dei tempi in cui si ragionava sulle cose che pensa che la legge sia un obbrobrio giuridico, civile ed etico

Un'altra strepitosa campagna perdente della sinistra.

La questione è probabilmente più semplice. Fusaro se su questo argomento argomentasse con libertà di pensiero (e anche di ricerca ) verrebbe immediatamente additato come negazionista se non filonazi da tutti i 998. Per un intellettuale do sinistra sarebbe la fine, o se preferisci la.morte della.sua figura pubblica.


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MarioG
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Sapevo che MarioG sarebbe piombato su questo articolo come un falco.

Eheh. Anch'io so quando c'e' un articolo su cui piomba lei.
Per il resto? qualche idea?


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Stodler
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Sapevo che MarioG sarebbe piombato su questo articolo come un falco.

Eheh. Anch'io so quando c'e' un articolo su cui piomba lei.
Per il resto? qualche idea?

Ancora con questo gender? 95>5.

Beh su una cosa possiamo concordare, non sopporto Attali, non per i suoi stessi motivi ovviamente... se non in parte.


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oriundo2006
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La legge c’è perchè è stata sponsorizzata dalla nota lobby. Primo punto. Dunque non si puo’ pretendere che sia ‘oggettiva’: non lo è perchè l’intento è uno solo. Evitare che si facciano ricerche storiche che mettano in dubbio questa verità dogmatica su cui si fonda Israele come Messia collettivo del mondo intero, pretesa moderna - con addentellati antichi ed antichissimi - che vede allineati pressochè tutti gli ebrei, tranne ad esempio Neturei Karta. E’ una specie di ‘calco’ su quanto la dogmatica cristiana ha fatto del ‘Buon Gesu’, qualcosa di incriticabile nelle sue asserzioni dogmatiche perchè ha dimostrato con il ‘sacrificio' la sua ( pretesa ) ‘divinità’. Qui è cosa identica: Israele viene considerato ‘sacro' ed ogni ‘offesa’ ancorchè minima merita secondo i rabbini pene esemplari che certifichino tale sacertà, perchè è connessa al ‘rito' ed al ‘sacrificio'. Il tema del ‘sacrificio’ per impostare la leggenda e la mitologia susseguente è essenziale: se Gesu’ non fosse morto in croce ma preso a pedate nel sedere per le sue ridicole pretese nessuno avrebbe creduto al coacervo miracolistico chiamato ‘Vangelo’. Idem per la Shoà, che diviene incriticabile perchè connessa a mo’ di ‘base’ a tale pretesa di egemonia sul mondo intero. Ci tengo a riaffermare che questa pretesa egemonica è il fulcro su cui tutto si regge ( leggersi Mattogno per ulteriori convalide ): dunque al limite NON è questione storica ma solo ed esclusivamente politica anche per quanto riguarda il riconoscimento di quanto accadde decenni fà. A mio avviso è tradimento delle vittime, che ci furono ma con tempi e modi diversi da quanto asserito oggi ‘ex cathedra’. La verità interessa tutti ed è patrimonio di tutti: inchiodarla ad una sola versione e per di piu’ di parte è mostruoso. Ma è già stato fatto dai ‘fratelli minori’ con un certo successo, c’è da dire...Secondo conseguente punto: al sionismo ed all’ebraismo in genere non interessano ricerche storiche, prove e asserzioni che diminuiscano od esimano in alcun modo la ‘colpa’ addossata collettivamente ai tedeschi, italiani e giapponesi ( piu’ altri popoli ma poco rilevanti ) per avere osato contrastare la pretesa di egemonia sul mondo intero da parte giudaica ed averlo fatto in modo assai efficace: ancorchè sui metodi si discuta in senso revisionista o meno ma è un fatto l’antisemitismo nazifascista come è un fatto l’ostilità di principio al nazismo da parte di settori rilevanti dell’ebraismo internazionale assai prima che le cose andassero come sono andate, perché la Germania e l’Italia non volevano essere seconde a nessuno, anzi la prima si voleva ‘popolo eletto’ per conto suo ( un po’ come gli Usa oggi ): e fu distrutta per questo. Chi vuole puo’ anche vedere raffronti con la situazione odierna. E’ anche necessario mettere in luce come conseguenza importante la tendenza antiintellettuale ( la ‘ratio’ ha origine in Grecia e non in Giudea ) e la pratica antidemocratica che ne deriva: ovvero la ‘verità’ ( ufficiale ) NON è soggetta a ‘prova’. Questo è il secondo punto decisivo è se possibile anche piu’ pericoloso del primo. Siamo nel pieno delirio orwelliano e questo è un precedente terribile per il mondo a venire. Terzo. La legge italiana è astuta perchè punisce questo ‘negazionismo’ solo come aggravante di altro reato a sfondo ‘razzista'. Bene, si vede che secoli di pensiero giuridico impediscono a questo povero paese martoriato dalla presenza di poteri stranieri di asservirsi completamente: è piccola consolazione ma c’è. Insomma, piegati giunco…Considerazione finale: chi oserà piu’ in questi paesi ricattati dal delirio semita dedicarsi con animo libero a ricerche ed indagini su quel periodo storico ? L’unica speranza è il cronovisore. Lo attendiamo con impazienza.


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mda1
 mda1
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dopo il filosofo del pensiero debole abbiamo il filosofo del pensiero nullo.


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MarioG
Famed Member
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Sapevo che MarioG sarebbe piombato su questo articolo come un falco.

Eheh. Anch'io so quando c'e' un articolo su cui piomba lei.
Per il resto? qualche idea?

Ancora con questo gender? 95>5.

Beh su una cosa possiamo concordare, non sopporto Attali, non per i suoi stessi motivi ovviamente... se non in parte.

Excusatio non petita!
Comunque si', ha indovinato e confermato.

Non ho afferrato il riferimento ad Attali.
Io parlavo di Fusaro...


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