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Fascismo uguale leghismo

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Anonymous
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Se è per questo ... io sono convintissimo del fatto che se il fascismo non fosse entrato in guerra al fianco di Germania e Giappone ... e fosse invece rimasto neutrale come la Spagna di Franco ed il Portogallo di Salazar ... come del resto suggerivano importanti esponenti del fascismo, da Ciano a D'Annunzio .... e dicono, prima ancora, anche Balbo .... sarebbe continuato tranquillamente a stare al potere in Italia almeno fino alla morte naturale di Mussolini

Radisol, con i se non si fa la storia, ad ogni modo io sono invece convinto che il regime di Mussolini fosse già in cancrena nel 1940, la guerra accelerò solo il processo di disfacimento. Il mascellone non era pragmatico come Franco, che durò perché capi ad un certo punto che per sopravvivere doveva cambiare, tolse il controllo del potere ai decerebrati militari e lo affidò all'opus dei, e questo gli permise di conquistare credibilità agli occhi degli Usa ripulendosi l'immagine. Mussolini non aveva queste finezze e questa vista lunga, solo un regime clientelare e corrotto basato sulla repressione che doveva saltare prima o poi perché credo proprio che il consenso al regime di cui parla anche De Felice, fosse falso e si trattasse perlopiù di conformismo, che sotto gli effetti di una crisi economica durissima, come quella che attraversava l'Italia allora, non può che scoppiare


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Anonymous
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Non mi pare che qui qualcuno abbia fatto apologia di fascismo e/o collocato su un piano di parità fascisti e partigiani.

Si cerca solo di spiegare come, se il fascismo assunse le redini del potere qualche responsabilità per l'accaduto andrebbe addebitata anche ai compagni.

In secondo luogo, ritengo che si possa ad un tempo ritenere che i fascisti fossero dalla parte sbagliata della barricata e che si debba promuovere un clima di riconciliazione che, a mio modesto avviso, farebbe bene a tutti.

Tutto questo perchè l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio e noi abbiamo un disperato bisogno di un'Italia che sappia anche e soprattutto amare 😉

Si come no, la conosciamo la storia del "scurdammoce 'o passato e volemmose bbene". Peccato che forse può funzionare in paesi che hanno fatto i conti con la loro storia come la Germania, non paesi come l'Italia o la Spagna dove la classe dirigente fascista ha semplicemente cambiato casacca rimanendo al potere. Qquesta storia di dimenticare il passato col pretesto di non riaprire vecchie ferite è tipica di queste situazioni in cui il vecchio regime cambia pelle. In realtà le ferite sono ancora aperte e sarebbe il caso di riconoscere come la situazione attuale della società italiana derivi da quel cambiamento che fu di facciata.


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radisol
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Siamo d'accordo ...

Infatti io ho parlato di un "consenso" oggettivo, ancorchè certo comunque non verificabile scientificamente in una situazione di dittatura, grosso modo nel decennio 1928/38 .... e quindi in profonda crisi, come dici tu, anche già nel 1940 ...

"Consenso" ovviamente in gran parte di tipo passivo e quindi ben ci sta anche il termine da te usato, cioè "conformismo" ...

Comunque è innegabile che il fascismo non nasce nemmeno dal nulla ... certamente è figlio soprattutto della reazione agraria e padronale al "biennio rosso" ... nel quale è innegabile pure il dato che i "socialisti massimalisti" ed i "sindacalisti rivoluzionari", non pochi dei quali poi aderiranno al regime, ne diedero, a fianco della insipienza della direzione "riformista" del Psi e della Cgil, una gestione a tratti veramente avventurista e fallimentare ... ma è figlio anche di una retorica "nazionalista", a grandi linee quella rappresentata da D'Annunzio, ad esso preesistente ... ed anche questa innegabilmente con un proprio specifico "consenso" di massa preesistente alla stessa creazione del partito di Mussolini ... e che affondava le sue radici nella "retorica risorgimentale" o almeno in un certo tipo di lettura del Risorgimento che molti storici, anche "de sinistra", avevano dato ... e che aveva quindi voluto vedere nella altrettanto fallimentare ( "vincitori" de che ?) partecipazione italiana alla "grande guerra" appunto un improbabile "secondo risorgimento" ...

Anche su questo, una certa visione "oleografica" della questione fascismo/antifascismo ha sempre preferito sorvolare ... ma non è ormai certo un mistero che non pochi dirigenti della sinistra e della Resistenza, da Parri a Pertini a Nenni ... e financo gli allora giovanissimi Gramsci e Togliatti ... avevano avuto, rispetto alla "grande guerra", un atteggiamento a loro volta "interventista" ... ed a sua volta infarcito di retorica nazionalista ...

Ed è in queste oggettive "praterie", lasciate aperte dai tanti oggettivi sbandamenti della sinistra, che si insinua nei primissimi anni venti il fascismo mussoliniano ... insomma, è vero che il fascismo non è una "escrescenza" che nasce dal nulla ... senza che questa constatazione oggettiva significhi minimamente "riabilitazione" di nessun genere ...

Sulla "riabilitazione" post-guerra invece dei singoli appartenenti alla Rsi ... mi sembra altrettanto innegabile che la quasi immediata amnistia Togliatti, anche perchè ideata e fatta, da guardasigilli, proprio dall'allora segretario del Pci ... presupponeva di fatto un oggettivo riconoscimento del carattere complessivo di "guerra civile" ... e quindi anche di "parte belligerante legittima" al nemico di Salò sconfitto .... concetto poi invece negato dalla storiografia ufficiale, quella democristiana ed anche e soprattutto quella dello stesso Pci ...

Quindi un altra oggettiva ipocrisia storico/politica di fondo ... dalla quale, a distanza di tanto tempo, sarebbe oggettivamente arrivato il momento di uscire ...

Uscirne comunque certamente rifiutando la pretesa di molti di "riabilitare" un qualcosa comunque condannato definitivamente dalla Storia ... quella con la S maiuscola ... quella che va al di là di "oleografie" ed ipocrisie di varia natura ...


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Rosanna
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Se è per questo ... io sono convintissimo del fatto che se il fascismo non fosse entrato in guerra al fianco di Germania e Giappone ... e fosse invece rimasto neutrale come la Spagna di Franco ed il Portogallo di Salazar ... come del resto suggerivano importanti esponenti del fascismo, da Ciano a D'Annunzio .... e dicono, prima ancora, anche Balbo .... sarebbe continuato tranquillamente a stare al potere in Italia almeno fino alla morte naturale di Mussolini

Radisol, con i se non si fa la storia, ad ogni modo io sono invece convinto che il regime di Mussolini fosse già in cancrena nel 1940, la guerra accelerò solo il processo di disfacimento. Il mascellone non era pragmatico come Franco, che durò perché capi ad un certo punto che per sopravvivere doveva cambiare, tolse il controllo del potere ai decerebrati militari e lo affidò all'opus dei, e questo gli permise di conquistare credibilità agli occhi degli Usa ripulendosi l'immagine. Mussolini non aveva queste finezze e questa vista lunga, solo un regime clientelare e corrotto basato sulla repressione che doveva saltare prima o poi perché credo proprio che il consenso al regime di cui parla anche De Felice, fosse falso e si trattasse perlopiù di conformismo, che sotto gli effetti di una crisi economica durissima, come quella che attraversava l'Italia allora, non può che scoppiare

Radisol ha fatto dellle bellissime analisi storiche nei precedenti post, però questa lettura proposta da bdurruti mi convince molto, anche perché Mussolini, da "grande statista" quale è stato immortalato, non aveva capito che la sua politica autocratica e nazionlista, gli avrebbe impedito di cogliere le sostanziali aperture atlantiche dell'economia capitalistico tecnologica, che stava esplodendo proprio in quelle nazioni che lui combatteva a fianco di Hitler.

E sottovalutò anche il grande contributo alla vittoria che diedero i russi, morti in 25 milioni, per combattere contro il nazismo. Anche questo è taciuto e dimenticato dalla propaganda attuale, c'è invece una bella serie di filmati di Oliver Stone "La storia mai raccontata degli Stati Uniti", che lo mostrano con le dovute testimonianze.


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Anonymous
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Non mi pare che qui qualcuno abbia fatto apologia di fascismo e/o collocato su un piano di parità fascisti e partigiani.

Si cerca solo di spiegare come, se il fascismo assunse le redini del potere qualche responsabilità per l'accaduto andrebbe addebitata anche ai compagni.

In secondo luogo, ritengo che si possa ad un tempo ritenere che i fascisti fossero dalla parte sbagliata della barricata e che si debba promuovere un clima di riconciliazione che, a mio modesto avviso, farebbe bene a tutti.

Tutto questo perchè l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio e noi abbiamo un disperato bisogno di un'Italia che sappia anche e soprattutto amare 😉

Si come no, la conosciamo la storia del "scurdammoce 'o passato e volemmose bbene". Peccato che forse può funzionare in paesi che hanno fatto i conti con la loro storia come la Germania, non paesi come l'Italia o la Spagna dove la classe dirigente fascista ha semplicemente cambiato casacca rimanendo al potere. Qquesta storia di dimenticare il passato col pretesto di non riaprire vecchie ferite è tipica di queste situazioni in cui il vecchio regime cambia pelle. In realtà le ferite sono ancora aperte e sarebbe il caso di riconoscere come la situazione attuale della società italiana derivi da quel cambiamento che fu di facciata.

Mi spiace se il mio intervento sia stato interpretato come un invito all'oblio.
Ritengo che si debba conservare la memoria dei propri ed altrui errori. Ciò che va messo nel dimenticatoio sono gli odi.
Errico Malatesta ha spesso assunto un atteggiamento risoluto rispetto ai sentimenti di odio rimarcando come siano nocivi alla causa anarchica. Facciamo tesoro delle sue parole, indipendentemente dal nostro orientamento ideologico.


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mincuo
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Bah. É vomitevole leggere come molti lettori qui stuprino la storia sottilmente finendo per abbracciare le tesi alla Violante, quelle che riabilitano i "ragazzi di Salò", che, poverini, scelsero di stare dalla parte sbagliata loro malgrado. Come è vomitevole questo mettere tutto sullo stesso piano con la famosa solfa che "entrambe le parti commisero crimini" (dimenticandosi che esistevano vittime - il popolo italiano- e aggressori - il regime fascista -). Col cazzo. Bisogna dire chiaro e forte come fa Rosanna che la scelta GIUSTA la fecero quelli come suo padre e punto.
Poi, i partigiani furono strumentalizzati e manipolati dai comunisti stalinisti e dagli alleati? Certamente, ma questo nulla toglie alla nobiltá della loro scelta.

Quindi la "storia" sarebbe quella che dici tu se ho capito bene. O la Rosanna.
La quale si riduce poi a dire chi sono i buoni e i cattivi. Fine.
E in base a che testi poi? Quelli appunto che cancellano per 70 anni dai libri pure i Capi della Resistenza, perchè questo è innegabile.
Ma cancellano o stravolgono mica solo quelli. Però è ottima lo stesso.
Andiamo bene.
Tanto è inutile.
Perchè se dici che hai una storiografia volutamente fasulla e con gli Archivi di Stato sequestrati con una legge apposita del '45 significa che "allora sei Fascista". Infatti che sia fasulla non frega un caxxo, questo è il succo.
Per cui bene così.


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