Fini - Ecco perché Berlusconi non può salire al Quirinale

In un’intervista a El Pais Umberto Bossi ha affermato che "Berlusconi vuole il Quirinale". Del resto è da tempo che il Cavaliere ha queste mire e la sua stessa opzione per il presidenzialismo con elezione diretta del Capo dello Stato va in questo senso, perché gli permetterebbe di prolungare la sua vita politica, e forse anche fisica, per anni e anni, mentre, come ammette lo stesso Bossi, «sa bene che attraverso il Parlamento non ci riuscirà mai».
Ora, Silvio Berlusconi può fare tutto nella vita - e molto ha fatto - tranne che il Presidente della Repubblica italiana. Il Capo dello Stato deve rappresentare l’unità della Nazione e della sua popolazione. Ebbene se c’è un uomo che ha spaccato il Paese in due è Berlusconi, dividendo gli italiani fra quelli che stanno dalla sua parte e tutti gli altri bollati come "comunisti", postcomunisti, ex comunisti, criptocomunisti.

Il Presidente della Repubblica deve essere un moderato non solo politicamente ma anche nei toni e nel linguaggio. Berlusconi, è un aggressivo («Siamo circondati da troppi farabutti nella politica, nella stampa e nella televisione»; «Votare di Pietro è un atto immorale»; «I magistrati sono antropologicamente dei pazzi»; «La magistratura è il cancro della democrazia italiana», eccetera).

Il Presidente della Repubblica, in virtù dei suoi doveri di imparzialità, deve saper tenere la bocca chiusa. Berlusconi non ce la fa, è più forte di lui. Interviene di continuo anche su argomenti che esulano completamente dalla sua carica, dal caso drammatico di Eluana alle sciocchezze come l’attacco a Zoff che nella finale Francia-Italia «ha sbagliato nella marcatura di Zidane».
Il Presidente della Repubblica deve essere aperto al dialogo con tutti. Berlusconi non lo accetta nemmeno all’interno del suo partito (è uno dei motivi della rottura con Fini).

Il Presidente della Repubblica deve avere un’alta sensibilità istituzionale. Berlusconi ha delegittimato, di volta in volta, tutte le Istituzioni dello Stato: il Presidente della Repubblica (addirittura tre, Scalfaro, Ciampi, Napolitano), la magistratura, la Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione, la Corte dei Conti, il Tar, la presidenza del Consiglio (quando non c’era lui), il Parlamento («il Parlamento è inutile») e persino la Costituzione bollata come "filosovietica".
Berlusconi è screditato, a torto o a ragione, da buona parte della stampa internazionale, anche liberale. Infine, Berlusconi è formalmente un incensurato, ma grazie a una serie di leggi "ad personam" e di prescrizioni.

Può un uomo del genere, pur con tutti i meriti del mondo, rappresentare la nazione e l’interno popolo italiano? Io dico di no.

Massimo Fini
Fonte: www.massimofini.it

Uscito su "Il gazzettino" il 23/04/2010