Gesù Cristo, Matrix...
 
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Gesù Cristo, Matrix e il cucchiaio


Aiace
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Originale

Lo gnosticismo rappresenta probabilmente la riscoperta di un antichissimo sapere religioso andato perduto con lo scorrere dei secoli.
Un sapere che racchiudeva il segreto della nostra realtà e che permetteva all'uomo di liberarsi dai vincoli che lo legano al mondo terreno non tanto vivendo questa vita come un peso ma solo come la prima e serena tappa del più vasto viaggio della coscienza e consapevolezza divina.
In sostanza, gnosticamente parlando, possiamo dire che il mondo terreno e la percezione che ne abbiamo siano del tutto paragonabili al funzionamento di un videogioco da computer.
Per la precisione la realtà materiale non esiste affatto ma è invece il risultato della nostra interpretazione come osservatori di essa e qui viene in aiuto il paragone con il computer.
Noi sappiamo che i programmi informatici sono costituiti da una sequenza di numeri binari 0-1. Per esempio, in un videogioco, una sequenza 0-1-1-1-0-0-0-1-1-1 etc, rappresenta un precipizio in cui il personaggio del videogiocatore potrebbe cadere e uccidersi. Ma quel precipizio non esiste nel computer è solo il modo in cui il pc stesso interpreta la successuine dei numeri binari rendendola al giocatore con un immagine sullo schermo.
Analogamente la realtà non esiste. Essa è solo una successione di atomi e particelle subatomiche (protone-neutrone-elettrone) praticamente prive di massa. In pratica poco più che il nulla.
Siamo noi come persone che interpretiamo la successione degli atomi come elementi fisici dotati di massa e particolarità varie e quindi siamo noi i creatori di questa realtà.
Creatori in un senso negativo poiché riduciamo a una dimensione molto semplice un universo che potrebbe essere letto e proiettato in ben altri modi.
Questo detto quale beneficio dovrebbe portare una simile consapevolezza?
Tornando all'esempio dei videogioco noi sappiamo che un giocatore particolarmente capace, consapevole che il precipizio non esiste ma che esso è solo l'interpretazione di una data sequenza di numeri binari, può elaborare un "trucco" e agire direttamente sui numeri modificandone la sequenza e permettendo al suo personaggio di volare su quel precipizio anziché di caderci dentro.
Questi utenti esperti nel computer possono essere visti come dei maghi e i loro trucchi sono ricercatissimi su Internet e riviste da giocatori meno bravi che necessitano di aiuto. Eppure essi non sono affatto dei maghi, la loro abilità deriva solo dalla consapevolezza che l'immagine e gli ambienti di un videogioco non esistono (nemmeno nella stessa finzione ludica) ma sono solo sequenze di "atomi" manipolabili.
Una sintesi di queste capacità la ritroviamo anche nel sempreverde film The Matrix quando il protagonista Neo è atteso dall'Oracolo e con lui sono alcuni bambini in attesa di essere valutati come "l'Eletto". Uno di questi ha l'abilità di piegare un cucchiaio con la forza della mente e suggerisce a Neo di fare altrettanto. Con un suggerimento particolare: "Non cercare di piegare il cucchiaio: è impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità... che il cucchiaio non esiste".
Ma di nuovo, a parte gli esempi videoludici e cinematografici, a cosa porterebbe in concreto questa consapevolezza che tutto ciò che chiamiamo realtà altro non sarebbe che un'illusione? E perché ne siamo vittime?
La conoscenza è la chiave di una liberazione spirituale. Se il mondo in cui viviamo è un'illusione e questo mondo è colmo di mali e limitazioni, allora anche questi ultimi sono illusioni e possono essere sconfitti.
Il cucchiaio non esiste.
Noi siamo prigionieri di questa illusione perché l'uomo è decaduto. Fin dal tempo della sua civilizzazione ha preso le distanze dalla volontà divina originaria e si è concentrato esclusivamente su questo mondo come fosse esclusivo anziché come una delle innumerevoli possibilità che Dio aveva offerto creando l'umanità dalla propria stessa materia (Spirito Santo, panteismo...).
E l'umanità ha infine creduto che la proiezione della realtà fosse la realtà stessa.
Ma il cucchiaio non esiste.
E qualcuno periodicamente se ne è ricordato, uno più di tutti.
Gesù Cristo ha manifestato più di ogni altro uomo la presa di consapevolezza della verità, per questo egli può universalmente essere riconosciuto come Figlio di Dio. Gesù ha condotto la maggior parte della propria esistenza terrena come comune mortale, a dimostrazione della sua umanità, e solo in seguito ha acquisito la coscienza che lo ha elevato, dimostrando in questo caso che essa è a portata di tutti. Certo, dando credito alla versione evangelica e credendo che egli sia stato concepito direttamente dalla forza divina che tutto permea, la realtà vera in somma, Spirito Santo e così via, beh, ovviamente lui ha avuto una posizione di vantaggio nel completare la propria elevazione rispetto ad altri esseri umani.
Gesù Cristo poteva, per esempio, camminare sulle acque. Eppure camminare sulle acque è impossibile proprio come è impossibile piegare un cucchiaio.
Ma il cucchiaio non esiste.
E come non esiste il cucchiaio così non esistono le acque, ecco perché Gesù poteva camminarvi sopra.
Gesù è fisicamente morto e dopo tre giorni risorto. Non per qualche magia, ma perché egli era consapevole che il corpo non esiste ed esso è anzi solo la nostra limitazione fisica nella proiezione che ci facciamo della realtà. Facendosi crocefiggere e poi risorgendo ha mostrato all'umanità quanto sia poca cosa quella che noi chiamiamo "vita" rispetto allla dimensione superiore che aveva scoperto e sperimentato e qui, secondo me, sta la redenzione dai peccati di cui Gesù si è fatto carico. Per questo capisco anche il motivo per cui i più alti livelli della Chiesa insistano sul "mistero" della fede e non si prodighino tanto per rivelare alla gente un simile potere.
Con il suo gesto Gesù ha dimostrato all'umanità le sue capacità assopite indirizzandola all'inizio della via, quando l'uomo era memore della propria somiglianza con Dio.

Questa grandiosa consapevolezza può portare ogni uomo che se ne faccia convincere prima a un miglioramento in questo piano dell'esistenza e poi a uno stadio più elevato.
La cosa richiede studio e anni di perseveranza e soprattutto ricordarsi di non cercare mai di piegare il cucchiaio.
Nelle meditazioni e nelle preghiere non dobbiamo mai cercare di guarire da una malattia o sconfiggere la povertà. Dobbiamo invece aprire nuovi occhi all'evidenza che la malattia o la povertà non esistono.
Esiste invece la sequenza dei numeri binari, degli atomi, protone-elettrone-neutrone (Padre, Figlio e Spirito Santo...) visibile e manipolabile a nostro piacimento nel momento della fusione con esso come coscienza infinita connessa a tutte le altre coscienze.


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claricola
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U capì un cass...


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