In alcune circostanze ho auspicato che in soccorso di popolazioni minacciate e colpite si ricorresse a una forza di polizia internazionale, o ai suoi più o meno passabili surrogati. Per una di queste circostanze ho il dubbio di aver sbagliato: l’intervento in Libia richiesto alla vigilia di una temuta strage a Bengasi. Sento rinfacciare spesso quell’intervento, con una certa sicumera, e non raramente con un esplicito rimpianto per Gheddafi. Qui già Daniele Raineri, se non m’inganno, ricordò che a quel punto Gheddafi aveva già perduto il controllo della situazione, e dalla guerra civile (e tribale) non ci sarebbe stato ritorno. Trovo una convinzione analoga in un articolo recente di Bernardo Valli, miglior conoscitore di me, e meno di me tentato da ansie umanitarie, dunque tanto più affidabile: “La Libia è una terra dove le antiche rivalità tribali prendono facilmente svolte violente e pretesti religiosi. Gheddafi teneva a bada il paese: è dunque stato un errore favorire la sua fine? Il colonnello libico stava già perdendo il controllo quando gli occidentali sono intervenuti in favore dei ribelli. E le prime elezioni hanno dato risultati sensati. L’errore è consistito nel non aiutare la transizione”.
Adriano Sofri
Fonte: www.ilfoglio.it
8.08.2015
Gheddafi stava per riprendersi la Cirenaica quando sono intervenuti gli occidentali , intervento avvenuto proprio per impedirgli di vincere
Gheddafi stava per riprendersi la Cirenaica quando sono intervenuti gli occidentali , intervento avvenuto proprio per impedirgli di vincere
Verissimo, L'esercito regolare era già alle porte di Bengasi e commandos erano già sbarcati in città via mare. La "rivolta" stava ormai per essere sconfitta e l'intervento degli aerei occidentali cambiò repentinamente la situazione, bombardando le truppe a terra e costringendole al ritiro (altro che "No fly zone"...). Chiunque abbia una memoria media e cerchi di essere obiettivo e in buona fede (cosa che il guerrafondaio Sofri NON E') non può essersene dimenticato, dato che è avvenuto solo pochi anni fa. Sofri è il solito mistificatore intellettuale di regime ( alla Henry Levy) che tenta di giustificare moralmente (!) e politicamente i crimini dell'occidente e della NATO.
Sofri che vergogna , e su Assad anche lui dispotico tiranno?cameriere dell'imperialismo dipinto di rosa
Gheddafi, o meglio il governo libico, aveva il completo controllo della cirenaica e ricordo che le prime manifestazioni contro gheddafi erano composte da poche centinaia di persone armate spacciate per pacifici dai media occidetantali.
Il governo Libico lasciò momentaneamente a questa bande di creare caos per vedere se c'era una possibilità di dialogo e per evitare morti tra la popolazione civile.
Il giorno prima della risoluzione ONU sulla Libia bengazi era completamente circondata dall'esercito libico e i ribelli nn avevano che qualche mitra e qualche fucile.
Ah, se Gheddafi avesse mantenuto un esercito degno di questo nome magari avrebbe resistito un po' di più, ma dopo la guerra nel Ciad penso bene di smobilitare tutto e di affidarsi principalmente ai corpi d'èlite e di mettere ai piani alti incompetenti a lui leali come suo figlio Khamis (coraggioso, per carità, ma non è che fosse Rommel).
Il risultato è che gli ufficiali, molto più che la popolazione civile, al tempo della primavera araba, nutrivano già un certo risentimento, che li ha spinti a ribellarsi magari con una manina invisibile dall'occidente.
La superiorita aerea da sola non basta a far vincere una guerra, si guardi la guerra in Siria...se son bastate due bombe francesi a far scappare un esercito intero vuol dire che c'erano anche problemi di morale e di tattica dietro
A parte le cazzate scritte da Sofri su Gheddafi, ampiamente spiegate dagli altri utenti, vorrei sottolineare chi è questa persona
https://it.wikipedia.org/wiki/Adriano_Sofri
quindi, per me, attendibilità = Topo Gigio