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Gianfranco La Grassa – Basta ! (detto infine veramente)


Tao
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Un primo basta – l’unico però detto benevolmente e con simpatia – va diretto proprio ai “forconi”. Penso sia negativo continuare a infastidire con blocchi e altro proprio i loro consimili, che lavorano e vengono a trovarsi in difficoltà. Incredibile, ad es., che i siculi e i veneti si siano dissociati, per paura di violenze, dalla manifestazione a Roma, e poi continuino a creare forti intralci ai caselli autostradali, ecc. Si chiedano infine 10 euro (o più per chi può ed è disposto) a centinaia di migliaia (forse anche milioni) di cittadini simpatizzanti (ma che magari cominciano a brontolare appunto per certi fastidi); si invitino pure Forza Italia, Confindustria (e perfino magari anche la Chiesa) – che vorrebbero mettere il cappello sopra al movimento – a versare un bel contributo. Così, immagino, si raccoglierebbero i soldi per una invasione, del tutto pacifica, di Roma e per un assedio, altrettanto pacifico e silenzioso ma con tanti bei cartelli significativi, di quattro palazzi: Quirinale, Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama.

Si invitino gli occupanti di tali palazzi – ormai poco popolari, direi perfino invisi alla maggioranza di coloro che non siano il “ceto medio semicolto”, una massa certo ancora cospicua di stronzi, tuttavia ormai “galleggianti” su acque fetide per la crescente leggerezza dovuta al rinsecchirsi dei loro cervelli – a sloggiare e a ritirarsi possibilmente all’estero, ché qui hanno già provocato grande disgusto a vederli ininterrottamente in TV. E’ urgente cacciare a pedate tutti i politicanti inetti e i finti “esperti” (del nulla) perché è difficile che questo paese resista anche per il 2014 alla loro nefasta azione distruttrice. Per il momento, si guardi soprattutto alle cose di casa nostra e si lascino perdere le ire nei confronti di personaggi esteri. Altrimenti si dovrebbe avere il coraggio, e la consapevolezza, di insultare per primo l’arrogante che occupa la Casa Bianca, uno convinto di infliggere chissà quale punizione alla Russia non presenziando alle Olimpiadi, colà fra poco in svolgimento (febbraio del prossimo anno), e inviando invece quali rappresentanti statunitensi due donne gay. Inutile prendersela con la Merkel o anche Barroso. O si va al personaggio centrale del nostro disastro o, appunto, ci si concentri sui servi italiani di costui.

E’ però rischioso chiedere semplicemente nuove elezioni; perché si ripresenteranno il Pd (sia pure a direzione Renzi, un “uomo per tutte le stagioni”), di nuovo Berlusconi (o un suo “alter ego”) dato che Forza Italia continua ad essere lui e basta; e infine Grillo, senz’altro il meno peggiore e che tuttavia ha riempito pure lui il Parlamento di fasulli, capaci di tradire o di approfittare delle “prelibatezze” che toccano agli “eletti”, ecc. I “forconi” devono avere infine il coraggio di scovare loro rappresentanti, magari più ingenui e nemmeno tanto preparati, ma che in ogni caso – si può esserne certi – provocheranno meno guasti dei mascalzoni, di cui pullulano oggi le “istituzioni”; i quali sono disonesti e pure inetti, oltre ad essere integralmente servi di forze esterne (in testa gli Usa di Obama).

Tuttavia, in mancanza di un’organizzazione adeguata – che i “forconi” devono pur cominciare a costruire, ma che comunque non s’improvvisa – è intanto necessario l’emergere di un personaggio di una certa qualità. Non ci si spaventi delle accuse di “populismo”. Che le merde, oggi dette “antifascisti” (i più puri traditori del paese, quelli che dovrebbero essere processati, condannati e fucilati alla schiena con benda nera sugli occhi), si vestano pure a lutto; naturalmente con abiti “firmati” com’è nel costume di questi fetenti “radical chic”. Si sputi loro addosso, almeno saliva se non piombo. E si proceda alla formazione di un movimento effettivamente di massa, dotato di uno o pochissimi suoi rappresentanti, abbastanza popolari e dotati del migliore buon senso del “cittadino comune”. Poi, lo ripeto, in tempi più lunghi si proceda ad una oculata selezione dei migliori e solidi, che sappiano durare (e non farsi corrompere in “due balletti”).

Ci riusciranno i “forconi” attuali? Ammetto di avere parecchi dubbi in proposito. In ogni caso, questo paese non è in grado di sopportare un 2014 simile agli anni precedenti (dal 2011). Sarebbe indispensabile cominciare con il mandare a casa, a suon di calcioni, i miserabili che occupano la sfera detta politica (dove tutto si fa meno che politica). Si metta al loro posto gente sia pure qualunque, ma di buon senso; per qualche mese, e credo anche un anno, ce la faranno e non procureranno al paese i danni di questi “infiltrati” dappertutto alla guisa di topi di chiavica. Poi, si deve chiamare il popolo al lavoro per scegliere nuovi rappresentanti; togliendo ogni diritto di parola e intervento al ceto medio semicolto (a cui bisogna assai velocemente togliere ogni controllo di scuola e Università; al limite, chiudendole per un annetto se necessario).

Ho cominciato con un “basta” benevolo nei confronti dei “forconi”. Devo concludere con un “basta” più che malevolo e di profonda inimicizia rivolto ai politicanti, al ceto intellettuale (da buttare al macero almeno al 90%) e ai confindustriali, una massa di “cotonieri” sempre traditori e venduti allo straniero almeno dalla formazione dell’IRI in poi. Hanno preso completamente in mano l’“antifascismo” dalla fondazione de “La Repubblica” (1976) in poi; sono semplicemente dei traditori di questo povero paese, dei malversatori, dei prepotenti e incapaci di fare altro che i propri più limitati interessi di brevissimo periodo. O i “forconi” si creano la possibilità di essere cacciati nel ventre di costoro o altrimenti saremo tutti finiti in breve tempo; questi non perdonano, sono come Maramaldo, vigliacchi senza remora alcuna. Non si deve avere nemmeno un grammo di pietà nei loro confronti; le budella di gran parte di loro servano ad impiccare i rimanenti. Questo il mio augurio di “Buon Anno” per il nostro “pauvre pays”.

Gianfranco La Grassa
Fonte: http://www.conflittiestrategie.it/
19.12.2013


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