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Gli emo(filiaci)


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Lo stupro e il tentato suicidio delle due ragazzine vicentine “emo” ha fatto commentare allo psicologo Nicola Michieletto, intervistato oggi dal Giornale di Vicenza, che la loro subcultura giovanile è caratterizzata dal «tentativo di azzerare le diversità» a cominciare dal look: «quando li vediamo spesso fatichiamo a capire se si tratta di un maschio o di una femmina». L’osservazione centra la caratteristica principale dell’ultima arrivata fra le mode dei giovani (nel caso degli emo, giovanissimi, già a vent’anni fortunatamente dismettono i panni del tormentato asociale e androgino): l’indistinzione, sessuale e psicologica, e la conseguente chiusura nell’io individuale. Piccoli narcisi, basta vedere come si agghindano, fra ciuffi curatissimi e vestitini studiati al dettaglio, usando e abusando maniacalmente delle vetrine personali sui social network.

Fino ad appena dieci o vent’anni fa, le tribù dei giovani erano un’altra cosa. Un rocker mezzo teppista coltivava certe regole mutuate dalla delinquenza di strada e aveva una sua idea dell’onore, dell’amicizia, doveva saper difendersi, in casa aveva i dischi di gente, Chuck Berry, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, che sapeva suonare, non come certe checche anoressiche di oggi che suonano robetta insignificante (l’emo, appunto, nipote degenere del punk che invece sputava dal palco una sana carica rabbiosa).

I teddy boys e i bikers, i mods e i capelloni nella Swinging London, gli hippie, i punk, i metallari, gli hardcore, i dark, fino ai neri newyorkesi del rap e dell’hip hop, hanno formulato tutti bene o male un proprio codice di vita. Discutibile e innocuo finchè si vuole, ma ce l’avevano. Oggi cosa c’è, invece, con gli emo? Non c’è ribellione di gruppo, vitale per quanto nichilistica, anti-sociale per quanto effimera. C’è solo l’a-socialità, rimirarsi allo specchio, conciarsi tutti uguali, drogarsi tanto per provare. Con le future donne che si comportano esattamente come i maschi, prive di quel falso, splendido pudore che le metteva al riparo dagli eccessi più pericolosi riservati ai ragazzi. Emofiliaci dell’istinto, senza palle i maschietti, senza femminilità le femmine (e con genitori peggiori di loro). La punta dell’iceberg del vuoto esistenziale di massa.

Alessio Mannino
Fonte: http://alessiomannino.blogspot.com/
17.11.2011


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Fammi capire, Mannino: se una subcultura non ha i tratti del maschilismo più becero non è da prendere in considerazione?
E poi che memoria corta che hai. Ti sei scordato l'androginia del glam anni 70 o del goth anni 80? Ma fammi il piacere va..


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14335
 

Fammi capire, Mannino: se una subcultura non ha i tratti del maschilismo più becero non è da prendere in considerazione?
E poi che memoria corta che hai. Ti sei scordato l'androginia del glam anni 70 o del goth anni 80? Ma fammi il piacere va..

son d'accordo con Ricbo.
Stavolta Mannino per me ha toppato, il codice del paninaro o quelli mutuati dalla strada sarebbero valori "ribelli"?
Piuttosto allora come oggi gli adolescenti in cerca di una propria identità si "camuffano" nei gruppi che reputano più affini tra i contemporanei.
Di per sé proprio gli adolescenti sono una "categoria a parte", di ogni "epoca".

Gli emo per quel poco che li ho visti (inverviste tv) sarebbero particolari perché sensibili, se così fosse non mi sembrano disprezzabili.


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cloroalclero
Reputable Member
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Post: 443
 

O negli anni '70, quando si ascoltavano i Pink Floyd o Lou Reed. Magari si stava piu' dalla parte dei Led Zeppelin o si era piu' leggeri con "Les Freaks c'est chic" Con le connotazioni modaiole di ciascun gruppo di riferimento. L'eroina però non aveva frontiere musicali nè di abbigliamento.

...a me quelli che superano i 25 anni e cominciano con la solfa "i giovani di oggi...senza palle...noi invece...che fighi eravamo..."
mi stanno cosi sulle palle... A' NVIDIOSI


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14335
 

forte clero 🙂

ecco per i nostalgici....
Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentale

http://neovitruvian.wordpress.com/2011/11/17/illuminati-labyrinth-un-modello-per-il-controllo-mentale/

in realtà siamo in grado di capire ora che la musica cinema etc è stato un gran veicolo di propaganda di Advertising America e una macchina per soldi con risvolti di plagio spaventosi....


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marzian
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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Sottoscrivo i commenti precedenti: Mannino può risparmiarci le tirate paternaliste e lasciare i ragazzi / giovani adulti che si riconoscono in qualche sotto-cultura a vivere in pace la propria vita.


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