Gli integratori alimentari: inutili, se non pericolosi

GLI INTEGRATORI ALIMENTARI: INUTILI, SE NON PERICOLOSI

FONTE: Alter.info

Due nuovi studi confermando che gli integratori alimentari sono benefici, per le finanze di chi li produce. E per la salute degli utilizzatori? Questa è un’altra storia...

Le donne…

Le vitamine e altri integratori alimentari (multi-vitamine, vitamina B6, acido folico B9, ferro, magnesio, zinco, e rame; sono stati studiati quindici componenti) dovrebbero essere considerati alla stessa stregua dei medicinali. Non dovrebbero essere raccomandati alle persone in buona salute che godono di un'alimentazione sana. È questa in sostanza la conclusione di uno studio internazionale pubblicato da Archives of Internal Medecine, condotto in media su 38.700 donne dall’età di 61 anni per un periodo di venti anni.

In tre fasi, i ricercatori hanno interrogato le donne. Nel 1986, era il 62,7% a prendere almeno un integratore. La proporzione è poi aumentata, passando al 75% nel ‘97 e all’85% nel 2004. I ricercatori hanno poi analizzato i dati dei registri dei decessi. Risultato: dopo varie valutazione, le donne che utilizzavano gli integratori alimentari multi-vitaminizzati presentavano, in media, un rischio di mortalità accresciuto del 2,4%, il 4.1% in più che chi assumeva la vitamine B6, +5,9% per l’acido folico, il 3,.6% per il magnesio, il 3 per lo zinco, il 18 per il rame, il 3.9 per il ferro. Solo il calcio è stato associato a un rischio minore: -3.8%.

Due degli autori - Goran Bjelakovic, dell'università di Nis in Serbia, e Christian Gluud dell'ospedale universitario di Copenaghen - hanno affermato: "I risultati vanno ad aggiungersi alle prove sempre più numerose secondo cui alcuni integratori antiossidanti, come la vitamine E, A e il beta -carotene, possono essere pericolosi."

Gli uomini…

Un secondo studio pubblicato recentemente, realizzato su 35.000 uomini nel corso di dieci anni in Canada, negli Stati Uniti e a Porto Rico, ha dimostrato che i vitamina E e il selenio aumentavano in "modo significativo" il rischio di tumore alla prostata negli uomini in buona salute. E non di poco: "Questo aumento del 17% del rischio di tumore alla prostata dimostra potenzialmente il carattere nefasto di vitamine apparentemente innocue", afferma il dottor Eric Klein, autore dello studio.

"Se si torna indietro di quindici o venti anni, tutti pensavano che gli antiossidanti fossero efficaci", ma finalmente, si rende conto che “non ci sono davvero prove convincenti che l’assunzione di questi integratori alimentari – in aggiunta a un apporto nutritivo normale – sia utile in una qualche misura e [questo studio] fornisce una prova che possano essere nocivi”, ha concluso.

E i bambini…

La metà della tribù indiana degli Zuni ingurgita quotidianamente integratori alimentari. Compresi i bambini a cui si somministrano, in un caso su cinque, prodotti in origine destinati agli adulti. Negli Stati Uniti, il volume d’affari del settore arriva a 23 miliardi di dollari. Ma è un dettaglio...
Sorprendente? Questi studi vengono a confermare semplicemente i precedenti (qui, qui o qui). Beta-carotene, vitamina A, B, E, antiossidanti… i risultati sono ogni volta quasi identici: i rimedi miracolosi non sono proprio benefici, possono rivelarsi anche pericolosi... in un gran numero di caso.

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Fonte: Les compléments alimentaires : au mieux inutiles, au pire dangereux

18.10.2011