Gli italiani alla ricerca di leaders e statisti...

Nonostante i media occidentali lo dipingano come un dittatore in pectore,nonostante non sia "cool" come il suo competitor americano e provenga da una nazione storicamente invisa dai media nostrani,Vladimir Putin pare riscuotere molti consensi presso buona parte degli italiani.
Consensi ottenuti in gran parte per mezzo di un'atteggiamento razionale, implacabile,glaciale,scevro da facili populismi,da gesti teatrali imbarazzanti,per mezzo di una condotta magari non sempre condivisa da tutti,ma sempre tesa a perseguire gli interessi della propria nazione e del proprio popolo.
Gli accadimenti ucraini hanno rafforzato l'immagine del leader russo come statista a livello globale,soprattutto quando l'ex KGB per avvalorare le proprie posizioni utilizza una logica stringente che non rifugge il diritto internazionale,ma lo rivendica,lo brandisce sotto gli occhi di chi vuole usare due pesi e due misure,di chi vuole imporre una democrazia senza legalità.
Un leader che piace perchè resiste alle provocazioni,alle minacce,non per pavidità,ma per il senso di responsabilità che ha verso i propri cittadini,nei confronti della storia,che senza isterismi,dichiarazioni ad effetto o effetti speciali,organizza strategie tese ad annullare l'offensiva di chi lo vuole fuori dai tavoli del potere internazionale.
Molti italiani da troppo tempo ormai avvertono l'assenza di statisti che possano definirsi tali,che possano rappresentarli,non solo in Italia,ma in tutto l'occidente, leaders che sappiano porre come priorità il bene comune a quello particolare,a quello delle lobby,a quello delle multinazionali.
Per questo e molti altri motivi oggi tanta gente preferisce giocare a scacchi e non più a monopoli.