Si, Platone ed Aristotele.
Ma anche Onassis...ed i registri navali nel folto della boscaglia tropicale...
@B.Durruti
Un'altra possibilità che avrebbe la Grecia (ma da mie simulazioni non sono così ottimista) è questa o simili.
http://www.syloslabini.info/online/wp-content/uploads/2014/11/Appello-Inglese-rivisto_9-03-2015.pdf
Siamo cioè nel campo dell'ingegneria finanziaria o finanziaria-fiscale.
Altri PIANI B non vedo......salvo propaganda per il popolo.
Se non c'è qualche soluzione di questo tipo finirà con una discreta probabilità che di fatto Tspiras accetterà condizioni forse anche più dure di quelle inizialmente previste e la "trattativa" perciò sarà più che altro rivolta a come "vestirle" per salvarsi il c..lo con l'elettorato.
Per cui può darsi che le spacceranno come una "Grande vittoria di Syriza".
Magari con qualche cosa marginale di effetto tipo "il latte gratis ai bambini" che funziona sempre e fa bei titoloni, e così i Greci oltre che bastonati appariranno pure felici.
Per sapere se sarà andata così basterà leggere CdC dove ci saranno sicuramente in quel caso articoli trionfali.
Nel frattempo, Tsipras fa la voce grossa. Forse cerca di far passare le briciole che otterrà dall'UE per montagne.
Fonte : http://www.repubblica.it/economia/2015/05/20/news/grecia_riga-114808785/?ref=HREC1-7
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Atene: "Il 5 giugno non rimborseremo il Fmi"
Un portavoce di Syriza mette in guardia i creditori proprio mentre il premier, Alexis Tsipras cerca un'intesa con i creditori sulla rinegoziazione del debito: il governo vorrebbe un accordo complessivo "perché gli esborsi parziali strozzano la ripresa". Moody's: probabili controlli sui capitali.
MILANO - Niente accordo con i creditori, niente soldi al Fondo monetaria internazionale. Tradotto: la Grecia si prepara al default. Atene, infatti, non rimborserà la tranche di 300 milioni al Fmi in scadenza il prossimo 5 giugno. "Non ci sono fondi" ha un portavoce del gruppo parlamentare di Syriza, all'emittente privata ANT1. Una presa di posizione che arriva come una bomba, proprio mentre il premier di Syriza, Alexis Tsipras sta cercando di ottenere un unico accordo globale con i creditori internazionali per porre fine all'austerità e aprire la strada alla crescita del Paese.
Secondo la stampa ateniese Tsipras vuole un accordo finale, non un esborso parziale dei fondi. Il premier greco punta, quindi, ad un accordo che ponga fine all'austerità e ripristini l'economia greca e non intende negoziarlo in due o tre fasi al fine di soddisfare gli obblighi a breve termine. Il premier ritiene che gli accordi a breve termine creino una sorta di asfissia dell'economia greca e incertezza sui mercati danneggiando così maggiormente l'economia stessa. Di conseguenza un accordo parziale porterebbe più austerità. Il premier greco incontrerà la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande a margine del vertice Ue di domani a Riga.
La sensazione sui mercati è comunque che le cose andranno per il verso giusto, tanto che non si registrano particolari scossoni. Anzi, dicono alcune fonti Ue citate da Radiocor, "le cose si stanno muovendo" nel negoziato e la delegazione ellenica ha messo sul tavolo delle proposte che la commissione giudica "molto concrete".
A tenere alto il livello di allerta sono gli analisti di Moody's, per i quali l'outlook sul sistema bancario greco resta negativo a causa principalmente del grave deterioramento della liquidità e della capacità di finanziamento degli istituti. Secondo il report dell'agenzia di rating, è improbabile che queste pressioni si attenuino nel corso dei prossimi 12-18 mesi e vi
è un'alta probabilità che si giunga all'imposizione di controlli sui capitali e a un congelamento dei depositi. Da dicembre ad oggi, i deflussi di capitali dalle banche greche hanno raggiunto i 30 miliardi e per Moody's la dipendenza dalla Bce è ormai troppo forte.
-A me risultano 60mld, non 30. E sono probabilmente di più perchè i dati non sono ancora aggiornati e non credo proprio che ne abbiano riportato dentro 30 nel frattempo.
-Il deterioramento c'è già stato, se ne è accorto ora Syriza, dopo 4 mesi? Hanno perso centinaia di migliaia di posti di lavoro nel frattempo....
-La Banca Centrale Greca ha chiesto un innalzamento dell'ELA alla BCE proprio oggi, giusto prima che questo Tizio parlasse.
-A Giugno hanno 1300mln circa da pagare, il 5 scadono questi 300.
-L'unica arma vera che forse hanno è politica.
Se no Alba Dorata prenderà un mare di consensi, nonostante i processi farsa, e quello non lo vuole nessuno dei due.
Nessun commento al link di mincuo per bdurruti?
Mi aspettavo qualcosa del genere, e se ne parlassimo? Anzi se ne parlasse qualcuno che ci abbia già fatto dei pensieri e conoscesse i meccanismi?
Chi ha sempre sulle labbra il mercato dovrebbe spalancare gli occhi ad una tale possibilità, o sbaglio?
Probabilmente ci sono altri "strumenti" oltre ai Tax Credit Certificates e ai Tax-Backed Bonds (A proposito come potrebbero essere "allocati"? A partire da chi vanta crediti?) che si potrebbero prestare, con sufficienti garanzie, a rivitalizzare gli scambi.
Non per la Grecia, 'che da quel che par di capire, chi ha messo lì Tsipras sa dove vuole arrivare.
Nessun commento al link di mincuo per bdurruti?
Mi aspettavo qualcosa del genere, e se ne parlassimo? Anzi se ne parlasse qualcuno che ci abbia già fatto dei pensieri e conoscesse i meccanismi?
Chi ha sempre sulle labbra il mercato dovrebbe spalancare gli occhi ad una tale possibilità, o sbaglio?
Probabilmente ci sono altri "strumenti" oltre ai Tax Credit Certificates e ai Tax-Backed Bonds (A proposito come potrebbero essere "allocati"? A partire da chi vanta crediti?) che si potrebbero prestare, con sufficienti garanzie, a rivitalizzare gli scambi.
Non per la Grecia, 'che da quel che par di capire, chi ha messo lì Tsipras sa dove vuole arrivare.
Sono proposte tecniche che chi non mastica molto di teorie economiche come me, difficilmente può giudicare nella loro efficacia.
I Tax Credit Certificates, se ho ben capito sono praticamente soldi (cash) che vengono distribuiti, non so poi con quale criterio, e che servono a stimolare la crescita, visto che siamo ormai in fase deflattiva. Un paio di domande :
-Ma il QE di Draghi non doveva ovviare alla mancanza di liquidità costringendo le banche a investire in espansione economica? Perché funziona, se funziona, così al rallentatore e con così poco effetto?
-Non sarebbe la stessa cosa una riduzione fiscale generalizzata di un qualche percento?
-E i problemi strutturali delle economie dei Paesi mediterranei, mancanza di competitività, spesa pubblica eccessiva, burocrazia costosa e inefficiente? Li lasciamo da parte?
@Primadellesabbie
Era scontato.
Se facevo un bel pippone sui ricchi, i poveri, la lotta di classe, la casta, i banksters...allora prendevo 20 commenti....
Ne ho messe anche 2 di cose, diverse....
Ad impossibilia nemo tenetur.
Basta così per me. 🙂
@Primadellesabbie
Era scontato.
Se facevo un bel pippone sui ricchi, i poveri, la lotta di classe, la casta, i banksters...allora prendevo 20 commenti....
Ne ho messe anche 2 di cose, diverse....
Ad impossibilia nemo tenetur.
Basta così per me. 🙂
in tutta onestà non comprendo i tuoi post...
e NON VOGLIO COMPRENDERLI in quanto rendi la comprensione dell'economia e della finanza una cosa complicatissima quando in realtà non lo è...
il ragionamento è semplicissimo, ci stanno fottendo e alla grande proprio perché si rende complicato ciò che non lo è
se è possibile stampare miliardi dal nulla e questi vanno nelle pance delle banche che provvedono a giocarci in giro per il mondo mentre noi andiamo sempre più nel cesso pagandone il conto delle loro scommesse significa che ci stanno fottendo, altrimenti ci sarebbero dure leggi o pene capitali per chi osa speculare sulla pelle della collettività.
cordiali saluti o dio del forum
Se "il ragionamento è semplicissimo" penso che siamo a cavallo.
Così metterai tutta contenta una smart-icon così: 🙁 o così: 🙂 o cliccherai "mi piace" o "non mi piace".
Quello che sei stata appositamente istruita a capire e fare.
E questo è tutto.
Saluti.
@PietroGE
I meccanismi giuridici per il trattamento della Grecia (nel caso di exit) come un fallimento tipo quello di Cipro (o Detroit) sono stati già messi a punto da tempo.
I trattati Europei già sanciscono inequivocabilmente che l'adesione all'euro è irreversibile a meno che uno Stato non esca non solo dalla moneta unica, ma da tutta l'UE.
Questo è per di più quello che l'UE voleva inculcare ai propri cittadini (e anche agli investitori).Se la Grecia fa default, l'EU dichiarerà irrevocabilmente che l'euro rimane la sua unica moneta a corso legale.
Anche se poi il Governo Greco deciderà di pagare stipendi e pensioni stampando "nuove dracme," la Corte di Giustizia Europea dichiarerà che tutti i debiti nazionali e i depositi bancari devono essere rimborsati in euro. Che poi significa far fallire i Greci, perché il governo non sarà in grado di onorare il valore in euro dei depositi.
Quindi non vedo molto questa soluzione intermedia...cioè la cosa è più complicata.Se la gente pensa che questi dell'EU, dell'FMI ecc... siano dei poveri sprovveduti è un po' fuori strada....
L'Italia (come credo anche la Grecia) dispone della "Lex Monetae" (art 1276; 1277; 1281 Codice Civile).
Di seguito una parte di un post del "solone" Bagnai. Perché se piove e un solone dice che piove, il solone ha ragione; e dunque non è un solone.
"Ai rapporti di debito/credito regolati dal diritto nazionale, lo Stato che uscirà applicherà il principio della Lex Monetae, in base al quale uno Stato sovrano sceglie liberamente quale valuta usare. Ne consegue che i contratti regolati dal diritto nazionale possono essere semplicemente riconvertiti nella nuova unità di conto, senza che alcuna delle parti contraenti possa eccepire questa conversione come motivo di recesso dalle obbligazioni contrattuali (né avrebbe particolare interesse a farlo, con buona pace degli strampalati blogger che temono il complotto delle banche cattive). E questo vale per i depositi bancari, e per i mutui, ecc.
Le conseguenze pratiche di questo principio sono disciplinate dagli art. 1277 e seguenti del Codice Civile (Torny santo subito dopo il concerto di Ligabue):
Art. 1277 Debito di somma di danaro
I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale.
Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima.
Art. 1278 Debito di somma di monete non aventi corso legale
Se la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.
Art. 1281 Leggi speciali
Le norme che precedono si osservano in quanto non siano in contrasto con i princìpi derivanti da leggi speciali.
Sono salve le disposizioni particolari concernenti pagamenti da farsi fuori del territorio dello Stato.
L’art. 1277 si applicherebbe laddove l’Eurozona esplodesse. In quel caso l’euro non ci sarebbe più, non avrebbe più corso legale da nessuna parte al tempo del pagamento, e i pagamenti andrebbero fatti in moneta legale (nuova lira) ragguagliata per valore all’euro, e il rapporto di cambio sarebbe quello del changeover, cioè uno a uno (mi riferisco al changeover "in uscita", non a quello "in entrata". Solo qualche sprovveduto può pensare che si torni al 1936,27, ma lasciamo stare: non è un blog di psichiatria).
L’art. 1278 si applicherebbe laddove l’Eurozona non esplodesse, per cui l’euro continuerebbe ad avere corso legale, ma non nello Stato italiano. In questo caso il debitore potrebbe pagare in euro, ma ha facoltà di pagare in moneta legale (nuova lira) al cambio corrente alla scadenza. “Ecco!” Interviene il luogocomunista terrorista “Vedi! Il povero consumatore sarà schiacciato dalle rate del mutuo, perché dovrà pagarle in euro, o. ciò che è lo stesso, in nuove lire svalutate”. Calma. Leggiamo tutto. Questa disposizioni si applicano a meno che non intervengano leggi speciali, previste dall’art. 1281, e lo Stato ovviamente dovrà, nel decreto di uscita, prevedere una deroga all’art. 1278 stabilendo che i rapporti di debito e di credito in euro disciplinati dal Codice Civile saranno regolati in nuove lire al cambio previsto alla data del changeover (cioè uno a uno), e non a quella della scadenza del pagamento (che incorporerebbe la svalutazione).
Perché dico ovviamente? Perché se non lo facesse condannerebbe all’insolvenza una quantità abnorme di famiglie e di imprese. Nessun governo prenderebbe una decisione simile, se non altro perché significherebbe mettere una pietra tombale su qualsiasi aspirazione politica dei suoi componenti. Del resto, non è questo quello che si aspettano i mercati e non è questo quello che gli studiosi esteri (Sapir, Bootle, ecc.) prefigurano. Dobbiamo pensare che esiste una minima razionalità: una volta presa la decisione, il buon senso dovrà necessariamente prevalere."
http://goofynomics.blogspot.it/2012/09/a-rata-der-mutuo.html
Sbaglia. Non conosce Maastricht, Lisbona e l'FSB.
Non è un caso che non conosca. E' la norma.
E sbaglia le premesse. Perchè è un ignorante. Indottrinato. O un utile idiota, del tipo B.
Sic et simpliciter.
Se "il ragionamento è semplicissimo" penso che siamo a cavallo.
Così metterai tutta contenta una smart-icon così: 🙁 o così: 🙂 o cliccherai "mi piace" o "non mi piace".
Quello che sei stata appositamente istruita a capire e fare.
E questo è tutto.
Saluti.
no mincuo
se si stampano soldi ogni giorno e noi diventiamo sempre più poveri, paghiamo più tasse e ci tolgono sempre più diritti significa che la finanza ci fotte
PUNTO
non c'è altro da capire o da studiare
non è un ragionamento semplicistico ma solo pragmatico perché alla fine tu parli e parli e le soluzioni dove sono?
stringi stringi anche tu arrivi a misure draconiane o manovre antisociali per cui la tua cultura non ti porta ad essere diverso da un qualsiasi tizio del pd o cose simili
no mincuo
se si stampano soldi ogni giorno e noi diventiamo sempre più poveri, paghiamo più tasse e ci tolgono sempre più diritti significa che la finanza ci fotte
PUNTO
non c'è altro da capire o da studiare
No, c'è altro da capire e da studiare. Esempio :
-Si dice sempre usciamo dall'euro, svalutiamo la nuova lira, facciamo una politica monetaria espansiva e l'economia riparte. Bene, negli ultimi mesi c'è stata un svalutazione dell'euro rispetto al dollaro del 30% (e forse più), una politica espansiva della BCE come non mai, eppure l'economia italiana non riparte e quella degli altri europei arranca. Come mai?
- Qualcuno crede davvero che se passiamo alla liretta non dovremo fare riforme tipo diminuzione della spesa pubblica, razionalizzazione della PA, riforme istituzionali per ridurre i centri di spesa, ammodernamento dell'apparato produttivo, lotta alla criminalità organizzata ecc. ecc.?
-Anche se usciamo dall'euro avremmo sempre bisogno di un sistema tipo serpente monetario per almeno cercare di smorzare le ondate speculative che userebbero la nuova moneta come una palla da gioco.
non è un ragionamento semplicistico ma solo pragmatico perché alla fine tu parli e parli e le soluzioni dove sono?
stringi stringi anche tu arrivi a misure draconiane o manovre antisociali per cui la tua cultura non ti porta ad essere diverso da un qualsiasi tizio del pd o cose simili
Quali sono "le misure draconiane" e "antisociali" di Mincuo?
Guarda che non si possono fare affermazioni a casaccio sulle persone, attribuendogli cose mai dette.
Intanto te lo dico così, educatamente. Intanto.
P.S.
L'unica ricetta "antisociale" che io ho proposto è quella dell'ossobuco alla Milanese.
non è un ragionamento semplicistico ma solo pragmatico perché alla fine tu parli e parli e le soluzioni dove sono?
stringi stringi anche tu arrivi a misure draconiane o manovre antisociali per cui la tua cultura non ti porta ad essere diverso da un qualsiasi tizio del pd o cose simili
Mi permetto di dissentire, andando a cercare i tanti post scritti da mincuo negli anni, e volendo, si trovano soluzioni ma soprattutto spunti per capire!