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Globalizzazione, innovazione, automazione, stagnazione

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Giovina
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Tranquillo Jor-El, ci pensano loro a botte di sussidi.

http://www.repubblica.it/economia/2015/10/05/news/padoan_disoccupazione_ue-124398653/

Incredibile, da una parte spuntano il cuneo e dall'altra se lo riprendono passando la patata bollente delle pensioni agli industriali. Pero' c'e' da dire che l'industria ha plaudito sempre dall'inizio le riforme, ma ora si ritrova vecchi nelle aziende e dovrebbe pagarli per farli andare via! Talento imprenditoriale si', d'accordo, ma certamente non politico. Diciamo che i lavoratori si trovano in buona compagnia, che per pensionarsi pure loro devono fare un mutuo con se' stessi.

Possiamo immaginare come faranno a trovare le coperture e le fonti per il sussidio......

Deborah....... hai capito o no finalmente? 😆


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Matt-e-Tatty
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Post: 2484
 

Una famosa marca di trattori ha messo in produzione un modello a controllo remoto GPS. In pratica l'agrario potrà da casa con il PC, dire al trattore di arare, seminare,trebbiare etc. Instancabile il trattore, lavora giorno e notte. In Cina leggevo, una fabbrica totalmente automatica, solo tecnici dell'automazione i dipendenti umani. Forse le élite creeranno molta occupazione militare, ci sarà bisogno di molti soldati nel futuro? O poliziotti.

In Cina dove? hai il link?

Prova a cercare, usa parole come fabbrica totalmente automatizzata Cina etc. Non è pigrizia, ma sto usando un telefono che non è nemmeno il mio e non so come copiare incollare indirizzi linck. È un problema anche scrivere, la lentezza, poi ti cambia le parole.


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sankara
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@Sankara. Io un'idea me la sono fatta già parecchi anni fa.

Non dubito che ti sia fatto un'idea su quello "che è" e "che sarà"...per caso te la sei fatta pure su quello "che dovrebbe essere"? Per spiegarmi meglio: anni fa, rispondendo ad una domanda su come vada affrontato il problema della moneta, rispondesti enunciando alcuni princìpi, che cioè questa dovesse venir creata esclusivamente dagli Stati "debt free" e non dai privati, e che dovesse esserci separazione netta tra le due funzioni di creazione di moneta e di concessione di credito. Sulla questione invece se e come sia possibile "lavorare meno e lavorare tutti" o garantire un reddito senza il lavoro, e quindi come eventualmente ripensare la società, ti sei pure fatto un'idea? Potresti in caso lasciarci qualche "traccia"?


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mincuo
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@Sankara


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[Utente Cancellato]
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Una famosa marca di trattori ha messo in produzione un modello a controllo remoto GPS. In pratica l'agrario potrà da casa con il PC, dire al trattore di arare, seminare,trebbiare etc. Instancabile il trattore, lavora giorno e notte. In Cina leggevo, una fabbrica totalmente automatica, solo tecnici dell'automazione i dipendenti umani. Forse le élite creeranno molta occupazione militare, ci sarà bisogno di molti soldati nel futuro? O poliziotti.

In Cina dove? hai il link?

Prova a cercare, usa parole come fabbrica totalmente automatizzata Cina etc. Non è pigrizia, ma sto usando un telefono che non è nemmeno il mio e non so come copiare incollare indirizzi linck. È un problema anche scrivere, la lentezza, poi ti cambia le parole.

trovato!
http://www.hookii.it/robot-conquisteranno-il-mondo-ma-per-ora-saccontentano-dun-posto-fabbrica/

http://www.casaeclima.com/ar_8706__ESTERO-Europa-cina-fotovoltaico-Perch-la-Cina-domina-il-mercato-solare.html

A dire la verità anche negli States c'è questa realtà


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Jor-el
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Post: 990
 

Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su queste dichiarazione della Lagarde, che cita dati e statistiche (veramente non le cita lei, ma Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale):

http://www.repubblica.it/economia/2015/10/08/news/lima_fmi_poveri_sotto_il_minimo_storico_del_10_-124651690/?ref=HREC1-7

LIMA – I poveri scendono al minimo storico, per la prima volta sotto il 10%. E i migranti aiutano a rafforzare la crescita e ad uscire definitivamente dalla crisi. Sono le due notizie-chiave che emergono dall’assemblea Fmi di Lima, due facce della stessa medaglia.

Christine Lagarde, numero uno del Fmi, non ha dubbi: “Le crescenti pressioni migratorie, legate a cambiamenti demografici e a conflitti geopolitici, stanno creando costi sociali e di bilancio ma offrono anche un'opportunità che deve essere colta". E Jim Yong Kim, presidente della Banca mondiale, dichiara che i flussi “sono una necessità, in un mondo che invecchia”. E subito sfodera uno studio da cui risulta che, quelli in corso, quelli che tanto preoccupano i governi, fanno aumentare la popolazione attiva in età da lavoro dell’1%. Questo fenomeno si traduce, a livello globale, in un aumento del Pil pro-capite tra l’1,1 e il 2%. Se l’Europa riuscisse ben bene ad integrare questi migranti e se i flussi si mantenessero ai livelli attuali, di qui al 2020 la forza lavoro aumenterà dell’1,2%. Ma secondo lo studio bisogna farli studiare, vanno migliorate e ben utilizzate le loro competenze, ci vuole la massima flessibilità del mercato del lavoro. "Se i paesi alle prese con l'invecchiamento della popolazione possono creare una strada per i migranti e i rifugiati per partecipare all'economia, ci sono benefici per tutti. Le prove mostrano che i migranti lavoreranno duro e contribuiranno più in tasse rispetto a quanto consumano per i servizi sociali".

L’altra faccia della medaglia consiste appunto nel fatto che le migrazioni riducono la povertà globale. Kim annuncia che quest’anno, per la prima volta, la percentuale di persone che vive in povertà estrema nel mondo scenderà probabilmente sotto il 10%, a quota 9,6%. L'obiettivo dell'istituto di Washington è "porre fine alla povertà estrema entro il 2030 e alimentare la prosperità per il 40% della popolazione dei paesi emergenti che tuttora vive al fondo della scala sociale”. "

Sinceramente io non riesco ad afferrare la logica di tutto ciò. Fino a sei mesi fa l'emergenza numero 1 nei paesi dell'Eurozona non era la disoccupazione? E allora che senso ha importare manodopera? Come può un fenomeno creare contemporaneamente "costi sociali e di bilancio" e " un aumento del PIL pro capite"?
Poi, naturalmente, c'è il consueto incitamento per " la massima flessibilità del mercato del lavoro" (cosa vogliono di più, che la gente paghi per lavorare?).

Qui stiamo discutendo di automazione e di riduzione del tempo di lavoro, e questi, improvvisamente, dichiarano che i paesi hanno bisogno assoluto di un AUMENTO della forza-lavoro!
Stiamo sbagliando tutto? Non abbiamo mai capito un cavolo?


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Deheb
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Post: 309
 

Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su queste dichiarazione della Lagarde, che cita dati e statistiche (veramente non le cita lei, ma Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale)

Io la vedo così....

"Prima di porre a dimora le sementi del prato è bene preparare il terreno, in modo che le giovani piantine possano svilupparsi al meglio e crescere rapidamente. E’ fondamentale che il terreno sia soffice, ricco e ben permeabile; prima di lavorarlo estirpiamo eventuali erbacce o il prato precedente, con l’aiuto di una zappa o di un rastrello. Quindi spargiamo sul terreno del concime organico, che oltre ad arricchire il terreno ne migliora l’impasto; se il terreno è molto compatto ed argilloso addizioniamolo anche di sabbia e torba mescolate assieme. Quindi procediamo lavorando a fondo il terreno e rivoltandolo, con l’aiuto di una vanga o di un motocoltivatore; in questo modo uno strato di almeno 35-40 cm sarà soffice e ricco, adatto ad accogliere i semi."

Detta alla contadina ma la metafora mi sembra appropriata.


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mincuo
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@Jor-el
A goy insisted that a Talmudist explain to him what the Talmud was. The sage finally consented and asked the goy the following question:
"Two men climb down a chimney. When they come to the bottom, one has his face covered with soot, the other is spotless. Which of the two will wash himself?"
"The one who is dirty," answered the goy.
"No, for the one who's dirty sees the others' clean face and believes he is clean too. The one who's clean sees a dirty face and believes his is dirty too."
"I understand!" the goy exclaimed. "I'm beginning to understand what the Talmud is."
"No, you have understood nothing at all," the rabbi interrupted, "for how could two men have come down the same chimney, one dirty and the other clean?"

[Schnook] 🙂


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GiovanniMayer
Honorable Member
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Post: 582
 

Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su queste dichiarazione della Lagarde, che cita dati e statistiche (veramente non le cita lei, ma Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale):

http://www.repubblica.it/economia/2015/10/08/news/lima_fmi_poveri_sotto_il_minimo_storico_del_10_-124651690/?ref=HREC1-7

LIMA – I poveri scendono al minimo storico, per la prima volta sotto il 10%. E i migranti aiutano a rafforzare la crescita e ad uscire definitivamente dalla crisi. Sono le due notizie-chiave che emergono dall’assemblea Fmi di Lima, due facce della stessa medaglia.

Christine Lagarde, numero uno del Fmi, non ha dubbi: “Le crescenti pressioni migratorie, legate a cambiamenti demografici e a conflitti geopolitici, stanno creando costi sociali e di bilancio ma offrono anche un'opportunità che deve essere colta". E Jim Yong Kim, presidente della Banca mondiale, dichiara che i flussi “sono una necessità, in un mondo che invecchia”. E subito sfodera uno studio da cui risulta che, quelli in corso, quelli che tanto preoccupano i governi, fanno aumentare la popolazione attiva in età da lavoro dell’1%. Questo fenomeno si traduce, a livello globale, in un aumento del Pil pro-capite tra l’1,1 e il 2%. Se l’Europa riuscisse ben bene ad integrare questi migranti e se i flussi si mantenessero ai livelli attuali, di qui al 2020 la forza lavoro aumenterà dell’1,2%. Ma secondo lo studio bisogna farli studiare, vanno migliorate e ben utilizzate le loro competenze, ci vuole la massima flessibilità del mercato del lavoro. "Se i paesi alle prese con l'invecchiamento della popolazione possono creare una strada per i migranti e i rifugiati per partecipare all'economia, ci sono benefici per tutti. Le prove mostrano che i migranti lavoreranno duro e contribuiranno più in tasse rispetto a quanto consumano per i servizi sociali".

L’altra faccia della medaglia consiste appunto nel fatto che le migrazioni riducono la povertà globale. Kim annuncia che quest’anno, per la prima volta, la percentuale di persone che vive in povertà estrema nel mondo scenderà probabilmente sotto il 10%, a quota 9,6%. L'obiettivo dell'istituto di Washington è "porre fine alla povertà estrema entro il 2030 e alimentare la prosperità per il 40% della popolazione dei paesi emergenti che tuttora vive al fondo della scala sociale”. "

Sinceramente io non riesco ad afferrare la logica di tutto ciò. Fino a sei mesi fa l'emergenza numero 1 nei paesi dell'Eurozona non era la disoccupazione? E allora che senso ha importare manodopera? Come può un fenomeno creare contemporaneamente "costi sociali e di bilancio" e " un aumento del PIL pro capite"?
Poi, naturalmente, c'è il consueto incitamento per " la massima flessibilità del mercato del lavoro" (cosa vogliono di più, che la gente paghi per lavorare?).

Qui stiamo discutendo di automazione e di riduzione del tempo di lavoro, e questi, improvvisamente, dichiarano che i paesi hanno bisogno assoluto di un AUMENTO della forza-lavoro!
Stiamo sbagliando tutto? Non abbiamo mai capito un cavolo?

A me sembra di leggere un comunicato del Ministero della Verità.


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Rasna
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Già in altre discussioni su questi argomenti sono emersi timori fondati sugli sviluppi futuri. Considerato che proposte all'apparenza innovative, come il Reddito di Cittadinanza (nella versione M5S e "PD avanzato", cioè reddito minimo garantito condizionato) nascondono implicazioni negative sui diritti, considerato che la tendenza nel settore dell'istruzione pubblica è abbassare il livello della formazione di base (vista la scomparsa delle mansioni a cui tale formazione era destinata), l'automazione sembrerebbe condurci verso una società ben lontana dalle utopie che in passato hanno accompagnano l'idea della scomparsa del lavoro. Contrastare questa tendenza partendo dall'istruzione e dagli investimenti pubblici sarebbe compito dei sindacati, ma questi hanno ormai da tempo abbandonato la loro funzione. E considerato le teste che hanno i sindacalisti, forse è anche meglio!

Questa tua frase mi ha fatto pensare parecchio. Non so, dovrei elaborare meglio il pensiero ma ora non ho tempo e preferisco buttarla lì: e se il "reddito di cittadinanza" potesse diventare l'unico reddito? Mi spiego: aumentando la disoccupazione, aggravata dalla minore cultura o capacità del popolo di eseguire un lavoro qualificato, lo stato si troverebbe a dover riconoscere ai disoccupati un reddito minimo, supponiamo 600 euro a mese. Col passare del tempo le persone potrebbero decidere di smettere di cercare un lavoro più qualificato e meglio pagato (perché introvabile) ed accettare di campare con quei 600 euro. Lo stato potrebbe obbligare col tempo i cittadini a svolgere delle mansioni di bassa difficoltà ma necessarie al funzionamento (seppur basilare) dell'apparato per poter accedere a quel reddito di cittadinanza e col tempo potrebbe anche decidere di "cedere" ai privati quella parte di manodopera che i disoccupati a bassa capacità potrebbero fornire.
Ed ecco che si passerebbe ad avere la base di schiavi pagati 600 euro che svolgono tutte quelle mansioni basilari ma necessarie non affidabili alle macchine.
Scusate la confusione ma per ora è solo un'esposizione di un pensiero che non volevo perdere.


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Ossimoro
Estimable Member
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Una famosa marca di trattori ha messo in produzione un modello a controllo remoto GPS. In pratica l'agrario potrà da casa con il PC, dire al trattore di arare, seminare,trebbiare etc. Instancabile il trattore, lavora giorno e notte. In Cina leggevo, una fabbrica totalmente automatica, solo tecnici dell'automazione i dipendenti umani. Forse le élite creeranno molta occupazione militare, ci sarà bisogno di molti soldati nel futuro? O poliziotti.

o droni?


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