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Good Team


Primadellesabbie
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Per qualche tempo non ho seguito il calcio, del quale sono appassionato, ultimamente ho visto qualche partita di Champion e ho potuto notare un miglioramento delle modalità delle riprese tv che tendono finalmente a far vedere una bella porzione del campo di gioco anziché concentrarsi insistentemente sul ghigno dei giocatori, cosa che consente finalmente di seguire le fasi del gioco.

Purtroppo ho constatato un generalizzato abbassamento dell'abilità calcistica dei singoli, fino alle ingenuità divenute consuete dei portieri che ne combinano di ogni colore.

La novità degli stadi vuoti ha indotto i giocatori a un uso un poco più limitato del consueto repertorio da cascatori urlanti, e hanno fatto mancare lo spesso velo di rumorose e pittoresche esagerazioni che nascondeva, in parte, la vista del letamaio che matura nell'ambiente calcistico:

https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/ldquo-good-team-cazzo-coglione-che-non-sei-altro-somaro-tua-sorella-264377.htm


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Hospiton
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Ormai anch'io lo seguo in modo incostante, ultimamente ho dato un'occhiata al match Atalanta-Real e sono stato puntualmente castigato: gli spagnoli si presentavano con una formazione rimaneggiata (mancavano Benzema e soprattutto Ramos, insostituibile al centro della difesa) e dopo 20 minuti l'arbitro ha cacciato un difensore bergamasco - a parer mio a parti invertite ci sarebbe stata solo un'ammonizione - consentendo ai madrileni di gestire con tranquillità una partita in cui in parità numerica avrebbero rischiato non poco.

A proposito della generale qualità degli interpreti ne discutevo proprio ieri durante Milan-M. United (20 minuti mi sono bastati)...i vivai sfornano elementi sempre più performanti dal punto di vista atletico ma i lampi di genio, il dribbling secco, un po' di sana improvvisazione sono stati banditi. Non vedo più non dico un Maradona, un Baggio o un Platini ma neppure uno Zigoni, insomma il fantasista è out in nome dell'organizzazione, della massima efficienza (i principali talenti attuali come Messi e Ronaldo hanno grandi doti ma non quella dell'imprevedibilità), il singolo che rompe gli schemi non è gradito. In tutto questo noto molte similitudini con quanto sta avvenendo in ogni ambito sociale, le parole d'ordine sono standardizzazione, omologazione.


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Simsim
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@hospiton Messi è stato forse l'ultimo ad avere i guizzi. Quello di oggi è sempre un campionissimo, ma ha perso con l'età l'esplosività fisica. Con il covid hanno definitvamente ucciso il gioco. Compressa mezza stagione scorsa in 2 mesi e mezzo estivi, sono ripartiti con la nuova un mese dopo, in mezzo a focolai covid nelle squadre, giocando quasi costantemente una partita ogni 3 giorni. La Roma è a 36 giorni dall'ultimo allenamento che non sia stato uno scarico post partita o la rifinitura prima del match successivo. Quasi tutte le squadre migliori combattono con un numero incredibili di infortuni, di giocatori che rientrano e di altri che si rompono perché sovrautilizzati. In tutto questo la tattica ha creato anche squadre belle da vedersi come complessivi, ma completamente piatte dal punto di vista degli acuti individuali. Da noi Cristiano Ronaldo, quasi 36 e Ibrahimovic 40 ancora danno in testa a gran parte della serie A.


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Primadellesabbie
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@simsim

Messi è stato un talento naturale, Ronaldo é costruito, un prodotto della volontà, molto monotono nei movimenti, Ibrahimovic é un colosso estremamente falloso (osservalo bene nel contatto fisico, braccia e piedi, prima di ogni conclusione) con una straordinaria capacità di coordinamento.

Strepitoso arbitraggio in Borussia Dortmund - Sevilla, l'arbitro va a vedere il filmato dopo un gol al Sevilla, annulla il gol e assegna un rigore al BD che viene parato. Riprende il gioco che arriva nell'area del BD, interrompe e fa ripetere il rigore contro il Sevilla, forse per un movimento del portiere, che questa volta viene segnato.

Immagina se ci fosse stato il pubblico. 


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GioCo
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Non tutto viene per nuocere persino in sto Grande Stress. Il calcio mercato, come lo sport olimpico in generale era ormai arrivato a mostruosità indecenti, come il dopaggio obbligatorio per ottenere prestazioni "disumane", che ha rovinato così tante vite (ricordiamo tra i tanti l'oscura storia di Pantani) lontanissimo dai bellissimi spettacoli in epoche remote senza speculazioni sui corpi fatti a merce, come quelle dei nostri nonni, in cui poteva capitare di vedere in campo una squadra intera fatta da contadini che si improvvisavano atleti giusto per onorare la propria nazione ai mondiali.

Non amo come voi il calcio. Non sono un appassionato, eppure anche a me non piace l'omologazione forzata, lo standard industriale, soprattutto nello sport.

Tante cose cambieranno per amore o con la forza e la fantasia è una vittima sacrificata sull'altare di Moloch insieme all'infanzia dell'Uomo. Non sarà piacevole, non d'appertutto le cose funzioneranno e allo stesso modo. Ad esempio da noi, proprio per ignavia e pavidità dei vessati tanto quanto dei vessatori, rischiamo il peggio come in Israele. Come sempre il prezzo più alto lo pagheranno le categorie più fragili e solo il tempo ci dirà fino a che punto. Siamo all'inizio della fase peggiore, i segnali ci sono tutti.

Sono stato il primo a usare il termine "ecatombe" per descrivere quello che stava per arrivare con le campagne di vaccinazione (ma non solo). Come faccio a dire del resto? Se trovassi orecchie, chi sopporterebbe? Meglio di no, posso solo deprimere inutilmente. Eppoi c'è sempre la speranza di sbagliare.

Eppure qualcosa va fatto. Il Male che spinge per questo cambiamento, è come la bestia che sente l'odore del sangue: impazzisce davanti alla preda inerme e finché non ha finito di sbranare non si ferma. Dove la gente si farà più vittima e passiva, sbranerà. Per ciò se gli stadi sono vuoti, il calcio è già finito. Dove ci sarà una reazione violenta, risponderà con ancora più repressione eccitata dalla brutalità, ma per fortuna non è il caso del calcio. Almeno quello. Dove la gente se ne fotterà, smettendo di seguire il delirio suicida imposto con la legge, pagherà lo spazio del diritto a vivere dignitosamente con la denigrazione, l'ostracismo e la costante minaccia di un invasione domestica con l'uso della forza pubblica o militare. Comunque la campagna intimidatoria rimarrà a costruire uno shock dietro l'altro senza sosta. Arriveremo persino ad abituarci e sarà come vivere dentro una società "di vetro" tutta con la sidrome di stoccolma.

Oramai non si può più tornare indietro. Non per noi, noi vittime possiamo anche subito e ci converrebbe, non possono quelli di sto Grande Stress. Se smettono sanno perfettamente che tutto il castello di carte che hanno messo in piedi rischia di cadergli addosso e i loro servi li appoggiano per non perdere i vantaggi acquisiti. Sono abituati a giocare d'azzardo bleffando, manipolando il prossimo e sono convinti di farcela sostenuti da eserciti di viscidi, perché li abbiamo convinti che possono facendoci deboli (mentalmente).

Alla fine i danni saranno incalcolabili. Otterranno quello che vogliono, come già fu con la Thatcher tra gli inglesi, solo per rendersi conto che (al solito) esagerare (come con le Georgia Guidestones) cioé l'unica cosa che riescono a fare bene, diventa poi controproducente persino per i loro stessi piani sconclusionati.

Il calcio potrà quindi rinascere e con esso ci sarà l'occasione di fare sport un po' più umano ancora una volta.

Come sempre, spero di sbagliarmi. Sono tra i pochi che gioirebbero se trovassero almeno una volta smentita la loro visione del futuro. Ancora non è accaduto, tuttavia, chi può dire che invece adesso...


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Hospiton
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@simsim Messi è indiscutibilmente un fuoriclasse, innegabile, con il discorso sulla mancanza di imprevedibilità intendevo che il giocatore del Barcellona può in fondo ritenersi prevedibile (nel senso che nel 90% dei casi sai dove si sposterà e con che piede tirerà) ma fa tutto ad una velocità tale che anche conoscendo il suo gioco arginarlo è quasi impossibile. Anche il suo talento è stato però irreggimentato all'interno di una macchina perfetta come quella di Guardiola (e in misura minore quella di L. Enrique) mentre nel contesto della nazionale argentina, per vari motivi meno efficace, il suo estro ha brillato molto meno. Certo, qui entra in gioco anche la componente caratteriale, tuttavia ritengo che anche una sorta di disabitudine all'improvvisazione lo abbia ostacolato nel suo altalenante percorso con l'Albiceleste.

Comunque queste su Messi sono solo mie opinioni ed in ogni caso parliamo di un giocatore eccezionale, non ci sono dubbi, diverso però dagli anarchici fantasisti vecchio stampo.


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Primadellesabbie
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@hospiton

Capisco cosa intendi, ti dico come la vedo io.

Il Barca di Guardiola teneva impegnata la squadra avversaria con il continuo movimento dei suoi giocatori (se vuoi guardati una partita dei bei tempi, tenendo presente questa osservazione e confronta il continuo movimento di ogni giocatore, durante ogni azione, con quello di qualsiasi altra squadra del tempo o attuale, anche se quasi tutte hanno cercato di copiare migliorando, in questo modo, le prestazioni) e questo dava spazio a tutti e a Messi, che sa usarlo, in particolare, oltre che stordire, col passare del tempo, gli avversari che crollavano inesorabilmente, i più bravi, negli ultimi 20 minuti.

Questo gioco era possibile grazie allo straordinario controllo di palla e alla enorme fiducia reciproca in questa capacità, in questo modo la squadra non era costretta a giocare in funzione di uno speciale campione (che anzi giocava per gli altri, i commentatori inglesi usavano dire, quando Messi riceveva la palla che la squadra metteva così "la palla in banca", infatti raramente la perdeva) cosa obbligata per Ronaldo (e altri), che infatti si infuria quando ciò non avviene.

 


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Hospiton
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@gioco "Sono stato il primo a usare il termine "ecatombe" per descrivere quello che stava per arrivare con le campagne di vaccinazione (ma non solo). Come faccio a dire del resto? Se trovassi orecchie, chi sopporterebbe? Meglio di no, posso solo deprimere inutilmente. Eppoi c'è sempre la speranza di sbagliare."

Al punto in cui siamo credo che anche opinioni apparentemente "deprimenti" possano servire in maniera inaspettata, inoltre credo che qui su CDC abbiano più o meno tutti spalle larghe, abituati a guardare in faccia la realtà costi quel che costi. Personalmente sono interessato al tuo parere, poi valuta tu...


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Hospiton
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@primadellesabbie si, una lettura che mi trova pienamente d'accordo, in merito ricordo un'intervista in cui Nesta parlava del team di Guardiola ed esprimeva sostanzialmente lo stesso parere (movimento continuo con e senza il possesso della palla, nel secondo caso i blaugrana operavano un pressing altissimo che rendeva problematica l'impostazione agli avversari e spesso recuperavano rapidamente il controllo della sfera, in tale complessivo contesto Messi si esaltava e il difensore del Milan sottolineava come un attaccante di buon livello puntasse il marcatore magari 5 volte a partita, l'argentino arrivava a 15-20, sfiancando qualsiasi difesa). Come dicevi, impossibile o quasi reggere per 90 minuti l'urto di quella squadra, tra le poche eccezioni il Chelsea dell'acuto Hiddink - nel 2005 con un modesto PSV mise in enorme difficoltà il Milan - e l'Inter di Mourinho, entrambe compagini imbottite di giocatori atleticamente straripanti.

Ora l'unica squadra che sembra poter replicare quel gioco pare il Bayern, i tedeschi schierano ottimi elementi ma tecnicamente non al livello dell'eccelso centrocampo del Barcellona 2008-2012 (una coppia come Xavi e Iniesta non appare di frequente su un campo di calcio), formazione che inoltre si basava sulla fiducia reciproca di cui parlavi, frutto di anni passati insieme già dalle giovanili - la famosa cantera - ad affinare schemi, meccanismi e fondamentali.


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GioCo
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Al punto in cui siamo credo che anche opinioni apparentemente "deprimenti" possano servire in maniera inaspettata, inoltre credo che qui su CDC abbiano più o meno tutti spalle larghe, abituati a guardare in faccia la realtà costi quel che costi. Personalmente sono interessato al tuo parere, poi valuta tu...

@hospiton,

credo che questa non sia la discussione corretta per risponderti. La mia era più che altro un aggiunta che voleva partecipare al presagio che nemmeno lo sport (ma dovremmo dire più coerentemente "soprattutto lo sport" in quanto attività sacrificabile quando appartenente allo spettacolo) ha un senso brutalmente preciso. Non è casuale. Niente di quello che sta accadendo è casuale a parte le risposte scomposte e disortinate emotive dei servi, delle vittime e dei carnefici. Uno di questi è deprimere. Se sostituisci "campagna" con "deprimere" nelle notizie quotidiane avrai un quadro che inizia a chiarire qualcosa circa le intenzioni dei padroni del discorso.

Ma il mio demone mi comanda di accontentarti e la mia prudenza di stare accorto, magari qui rimane anche meno visibile e questo può essere un bene. Per quanto sia una riserva indiana e per quanto qui sicuramente come dici c'è gente dalle spalle larghe, certe "visioni" non si possono proprio diffondere con leggerezza. Calibrare quello che va condiviso è sempre un compito difficile e ingrato. Il pensiero è potere e pochissimi capiscono anche solo vagamente cosa questo vuol dire. Certo, non mi ritengo ne una cima, ne speciale, solo un miserabile come chiunque altro che fatica a guardarsi allo specchio, però ho avuto qualche assaggio e ti assicuro basta e avanza.

Per ciò vi lascio giusto un paio osservazioni a margine, prendete quanto dico come sempre per piacere come "fantasie". Aggiungeteci anche un sempre comodo "facciamo finta che..." così stiamo tutti più tranquilli. Tanto non ho certezze da dare e non ho prove da fornire.

Prima osservazione di fantasia: chi assume la cura genica sperimenale (in qualsiasi forma, non solo il siero) avrà conseguenze. Non si tratta di capire se si rientra nella parte fortunata degli scampati, ma di "quando", come la roulette russa. Siccome le conseguenze interessano in particolare il sistema nervoso e circolatorio (ma non solo) saranno comunque invalidanti. Chi rientra nella minoranza che muore a stretto giro può considerarsi fortunato. Quali saranno considerate conseguenze gravi o meno o anche che siano fatte risalire alla cura come causa o meno, questo ce lo dirà solo il tempo. Siccome lo sforzo sta proprio nel tenere distinte le due cose ognuno ne tragga le sue conclusioni (rispetto i numeri in @GioCo).

Seconda osservazione di fantasia: tutti difronte alla cura sono uguali ma ci sono persone più uguali di altre. Se lo fai per promozione in TV e conti abbastanza da rimanere illeso è evidente che non riceverai lo stesso tipo di cura. Ritengo possibile che in mezzo ai prodotti "sporchi" vengano anche mescolati in percentuale controllata quelli "puliti" nella misura in cui è necessario tenere a bada le "fakenews". La conseguenza è abbastanza chiara: tutto questo è fatto apposta e gestito fin nei minimi dettagli. Come si potrà rendere consapevoli gli ignari che in perfetta buona fede credono nello Stato di Diritto e nelle sacrosante leggi naturali da cui deriva come se tutti su sto planetoide le avessero fatte proprie con sincera volontà? Ogni tentativo sarà un fallimento, perché altrimenti il signficato conseguente obbliga a considerazioni che spaziano dall'orrore assoluto all'inaccettabile. In questa condizione per quel che posso vedere c'è solo un tipo di reazione che può reggere abbastanza a lungo per chi cerca di opporsi, anche se non so per quanto rimarrà valida. La resistenza passiva. Aderire per quanto possibile alle norme del regime a cui stiamo cedendo credito e fede in massa, cercando di ridurre al contempo il danno. La parola d'ordine dovrebbe rimanere "minimizzare il conflitto", ma sarà sempre più difficile perché di pari passo aumenteranno le provocazioni.

Ecco, prova solo a mettere insieme queste considerazioni. Poi immagina per un attimo che quello che significano è ancora rose e fiori e che "rimanere profondamente positivi" nonostante tutto, farà la differenza a prescindere da come andranno le cose. Perché vedi @hospiton, non ha imporanza se si muore o se si vive. Non ha importanza cosa succede. Ciò che importa è come riesci ad affrontare la situazione. Per ciò, prima di sapere quel che accadrà, giustamente e doverosamente per essere "preparati" è fondamentale coltivare in ogni modo e con ogni mezzo "energia positiva" evitanto al contempo di mettere il nostro prossimo nelle condizioni depressive.

Anche se sta per andare a farsi curare.


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Simsim
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Postato da: @gioco

Non tutto viene per nuocere persino in sto Grande Stress. Il calcio mercato, come lo sport olimpico in generale era ormai arrivato a mostruosità indecenti, come il dopaggio obbligatorio per ottenere prestazioni "disumane", che ha rovinato così tante vite (ricordiamo tra i tanti l'oscura storia di Pantani) lontanissimo dai bellissimi spettacoli in epoche remote senza speculazioni sui corpi fatti a merce, come quelle dei nostri nonni, in cui poteva capitare di vedere in campo una squadra intera fatta da contadini che si improvvisavano atleti giusto per onorare la propria nazione ai mondiali.

Non amo come voi il calcio. Non sono un appassionato, eppure anche a me non piace l'omologazione forzata, lo standard industriale, soprattutto nello sport.

Tante cose cambieranno per amore o con la forza e la fantasia è una vittima sacrificata sull'altare di Moloch insieme all'infanzia dell'Uomo. Non sarà piacevole, non d'appertutto le cose funzioneranno e allo stesso modo. Ad esempio da noi, proprio per ignavia e pavidità dei vessati tanto quanto dei vessatori, rischiamo il peggio come in Israele. Come sempre il prezzo più alto lo pagheranno le categorie più fragili e solo il tempo ci dirà fino a che punto. Siamo all'inizio della fase peggiore, i segnali ci sono tutti.

Sono stato il primo a usare il termine "ecatombe" per descrivere quello che stava per arrivare con le campagne di vaccinazione (ma non solo). Come faccio a dire del resto? Se trovassi orecchie, chi sopporterebbe? Meglio di no, posso solo deprimere inutilmente. Eppoi c'è sempre la speranza di sbagliare.

Eppure qualcosa va fatto. Il Male che spinge per questo cambiamento, è come la bestia che sente l'odore del sangue: impazzisce davanti alla preda inerme e finché non ha finito di sbranare non si ferma. Dove la gente si farà più vittima e passiva, sbranerà. Per ciò se gli stadi sono vuoti, il calcio è già finito. Dove ci sarà una reazione violenta, risponderà con ancora più repressione eccitata dalla brutalità, ma per fortuna non è il caso del calcio. Almeno quello. Dove la gente se ne fotterà, smettendo di seguire il delirio suicida imposto con la legge, pagherà lo spazio del diritto a vivere dignitosamente con la denigrazione, l'ostracismo e la costante minaccia di un invasione domestica con l'uso della forza pubblica o militare. Comunque la campagna intimidatoria rimarrà a costruire uno shock dietro l'altro senza sosta. Arriveremo persino ad abituarci e sarà come vivere dentro una società "di vetro" tutta con la sidrome di stoccolma.

Oramai non si può più tornare indietro. Non per noi, noi vittime possiamo anche subito e ci converrebbe, non possono quelli di sto Grande Stress. Se smettono sanno perfettamente che tutto il castello di carte che hanno messo in piedi rischia di cadergli addosso e i loro servi li appoggiano per non perdere i vantaggi acquisiti. Sono abituati a giocare d'azzardo bleffando, manipolando il prossimo e sono convinti di farcela sostenuti da eserciti di viscidi, perché li abbiamo convinti che possono facendoci deboli (mentalmente).

Alla fine i danni saranno incalcolabili. Otterranno quello che vogliono, come già fu con la Thatcher tra gli inglesi, solo per rendersi conto che (al solito) esagerare (come con le Georgia Guidestones) cioé l'unica cosa che riescono a fare bene, diventa poi controproducente persino per i loro stessi piani sconclusionati.

Il calcio potrà quindi rinascere e con esso ci sarà l'occasione di fare sport un po' più umano ancora una volta.

Come sempre, spero di sbagliarmi. Sono tra i pochi che gioirebbero se trovassero almeno una volta smentita la loro visione del futuro. Ancora non è accaduto, tuttavia, chi può dire che invece adesso...

È stata messa molta carne al fuoco con le varie risposte, ma voglio fare un distinguo sottile di quelli che in genere mi riesce bene, e restando nella sfera sportiva. Il calcio in realtà è evoluto esattamente nella direzione in cui doveva andare. Potrei approfondire all'infinito, essendo stato un tifoso enorme in gioventù, ma avendo maturato la passione in qualcosa di molto più razionale e maturo col tempo, ma mi limiterò per ora alla superficie per brevità.

Il calcio di una volta era primordiale, il difensore faceva il difensore, e così via per tutti gli altro ruoli. Oggi siamo al punto che in fase di impostazione i portieri sono quasi giocatori di movimento in alcune fasi, e non di rado siano proprio loro (i più bravi naturalmente) a percepire lo sbilanciamento difensivo avversario e a rilanciare l'azione offensiva, se non proprio a fare l'assist.

II problema non è cosa sia diventato lo sport, che evolve come ogni sport, ma quanto spesso giochino le squadre e quanto questo diventi usurante. Le carriere si sono allungate di pari passo con il professionismo, ma siamo ad un punto di saturazione di ogni spazio, tanto che determinati giocatori devono vanamente sperare che la loro nazionale non faccia strada in una competizione internazionale per poter avere diverse settimane di stacco con le famiglie.

Poi ci sta di discutere se l'evoluzione sportiva in senso stretto ci piaccia o meno. Potrei fare altri esempi, dalla formula 1 alla vela, passando per il basket e chissà cos'altro. Chiaramente io non so dire quale e quanto sia l'influsso del doping su questo, ma di fatto c'è un grado di evoluzione naturale dettato dal tentativo di tutti di competere a livello sempre più alto, e che sarebbe successo a prescindere dalla chimica. Forse in misura diversa, ma si sarebbe comunque andati verso una maggiore complessità.


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