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Google, i robot, la destra e la sinistra


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Post: 33516
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Larry Page, il cofondatore di Google, ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista al supplemento del “Financial Times” per spiegare tra l’altro quelli che, secondo lui, saranno alcuni effetti della rivoluzione tecnologica sull’economia e sulle persone.

Il primo, di cui qui già un po’ si è parlato, è un aumento strutturale e non più contingente della disoccupazione, dovuto agli enormi progressi della robotica e soprattutto dell’intelligenza artificiale, che porteranno all’automazione di molte professioni di concetto.

L’obiezione a questa previsione è nota: siccome in passato è sempre accaduto che la diminuzione dei lavori determinata dai cambiamenti tecnologici non ha complessivamente ridotto l’occupazione, siamo tutti certi che anche questa volta avverrà come sempre, cioè che il sistema produttivo si autoregolerà creando nuove professioni utili a qualcuno (cioè che qualcuno remunererà), sistemando le cose.

Ma è una sorta di affidamento provvidenziale a una mano invisibile. La possibilità che le cose vadano diversamente invece c’è, anzi i trend in corso fanno pensare che, fideismo a parte, sia un po’ più di una possibilità. E delle conseguenze di una economia cronicamente carente di lavoro si parla sempre di più.

La soluzione, ha ragione Page, non può essere quella di aggrapparsi ciascuno al proprio vecchio posto, spesso peraltro “schiavistico” (lo dice lui, non io, nel caso). Dopodiché, probabilmente, il boss di Google e il sottoscritto abbiamo visioni radicalmente diverse sulle risposte possibili in termini di redistribuzione del lavoro residuo e soprattutto delle ricchezze create proprio dall’automazione, quindi di continuità-garanzia di reddito delle persone; e dei servizi di base a disposizione di tutti, a partire da salute e istruzione.

La seconda previsione del cofondatore di Google riguarda una lunga fase (anche qui, strutturale, non contingente) di deflazione, per via del calo dei prezzi dei prodotti determinato (ancora) dall’evoluzione tecnologica. Lui sembra quasi contento, nel parlarne: forse poco interessato al rischio di catastrofe che porta con se la deflazione e alla sua correlazione macroeconomica proprio con la disoccupazione.

Comunque c’è un punto dell’intervista di Page particolarmente urticante, ed è quel “you can’t wish it away” ripetuto, da freddo tecnologo, un paio di volte. Queste sono le cose che succedono, non è che se non ci piacciono non accadono.

Temo che un po’ abbia ragione, al netto forse di un eccesso deterministico.

Personalmente aggiungo però che, schematizzando, possiamo dare a queste dinamiche risposte “di sinistra” o “di destra”.

Possiamo cioè prima di tutto rendercene consapevoli, studiarle, capirle, quindi provare a governarle politicamente attraverso gli strumenti che abbiamo (la politica, la democrazia) puntando alla più equa distribuzione possibile delle ricchezze, del lavoro e del tempo libero delle persone, nonché dei servizi universali.

Oppure possiamo non fare nulla e rinunciare a gestirle, limitandoci a subirle passivamente con un sorriso ebete, anzi talvolta sfruttandole per diminuire l’uguaglianza: un po’ com’è accaduto negli ultimi trent’anni (e continua ad accadere).

Quest’ultima – indovinate un po’ – è la risposta di destra.

Alessandro Giglioli
Fonte: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it
Link: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/11/05/google-i-robot-la-destra-e-la-sinistra/
5.11.2014


Citazione
DaniB
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

quindi la sinistra è intelligente, mentre la destra fa sorrisi ebeti... e sono pure convinti di avere le chiavi in mano..

quanta ingenuità...


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DaniB
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

cioè quindi gli ultimi 30anni ha governato la destra... per fortuna che adesso c'è renzi al governo, vero giglioli?

finalmente potremmo "governare questo fenomeni con la politica"...

ma perchè tao posti questa roba?


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Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

Non è che il sistema produttivo si autoregola e crea professioni nuove, sono i capitalisti che elaborano tecniche per differire l'effetto letale che l'automazione ha sull'accumulazione capitalista, basata sull'estrazione del plusvalore (solo il lavoro umano crea nuovo valore, cioè plusvalore, le macchine possono soltanto trasferire parte del loro valore nelle merci prodotte). Una di queste tecniche è stata il colonialismo, poi c'è stata la globalizzazione, che ha portato alla creazione di enormi "fabbriche del sudore" nell'ex terzo mondo. Un'altra di queste tecniche è la finanziarizzazione. Ma, com'è noto, sono espedienti che non risolvono la contraddizione.
Siamo portati a pensare che la figura dell'operaio come qualcosa di residuale nella nostra società basata sui servizi che abbisognano di molta meno manodopera, eppure i capitalisti la pensano diversamente: non ci sono mi stati tanti operai al mondo come oggi. Proprio come nel XIII Secolo, quando la schiavitù fu formalmente abolita in Europa ma poi, a partire da '400, ebbe una vigorosa diffusione negli imperi coloniali. Peraltro è interessante rilevare come i primi schiavi impiegati nelle colonie fossero gli "indebitati", condizione che somiglia a quella dei moderni migranti della globalizzazione, spinti all'emigrazione per ripagare i debiti contratti con le banche (gli effetti del famoso "credito al consumo" in gran voga nell'ex terzo mondo).
Il rapporto fra capitale, lavoro e macchine è considerato da Karl Marx nella celebre formula che rivela la tendenziale caduta del saggio di profitto, una delle parti più fraintese della teoria marxiana del valore. Esso non indica che i singoli capitalisti tendenzialmente guadagneranno meno - è senz'altro possibile, ma non è il punto - ma che la sostituzione della forza lavoro umana con le macchine renderà obsoleti non "l'uomo", cioè i proletari che sono la stragrande maggioranza dell'umanità, ma proprio i capitalisti. Un sistema in cui la totalità delle merci è prodotta da macchine, non è più un sistema capitalista. Per mantenere il comando sulla società i Capitalisti sabotano la formula di Marx con le suddette tecniche, mescolate sempre con la violenza. Considerare cose "importanti" come la globalizzazione, la finanziarizzazione e la guerra come dei "trucchetti di bassa lega" che usa il Capitale per puntellare la baracca può sembrare semplicistico, ma se ci pensate bene, spiega parecchie cose.

Riguardo poi all'aumento strutturale e non più contingente della disoccupazione, non è un concetto particolarmente nuovo né così legato ai progressi nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Sono parecchi anni ormai che le teorie neoliberiste ci hanno spiegato che un certo tasso di disoccupazione nella società è un "fenomeno naturale". Ora ci spiegano che la "natura" richiede che il "fenomeno" divenga ancor più fenomenale.

La permanenza al comando della società di quel gruppetto di poche migliaia di capitalisti renderà il mondo sempre più complicato, le crisi economiche sempre più difficili da domare, la vita della maggioranza delle persone sempre più infelice. Tutto questo, grazie anche allo sviluppo della tecnologia, succederà molto in fretta e se non ci sbrighiamo a prendere contromisure serie, il mondo intero rischia davvero di andare a puttane.

Concluderi, a questo proposito, con la sinistra ma pertinente previsione di Marx e Engels:

"In breve, oppressore e oppresso si sono sempre reciprocamente contrapposti, hanno combattuto una battaglia ininterrotta, aperta o nascosta, una battaglia che si è ogni volta conclusa con una trasformazione rivoluzionaria dell'intera società o con la comune rovina delle classi in lotta ."


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

cioè quindi gli ultimi 30anni ha governato la destra... per fortuna che adesso c'è renzi al governo, vero giglioli?

finalmente potremmo "governare questo fenomeni con la politica"...

ma perchè tao posti questa roba?

quoto in pieno


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