Semplice perché i giapponesi sono geneticamente diversi dagli africani.
E poi dovrei anche rispondere a un mentecatto che scrive 'ste boiate che neanche Vichi di Casapau?
Comunque tutti qui a difendere l'italianità e bla bla bla quando le grandi aziende italiane Eni, Finmeccanica, Enel, fanno all'estero le stesse porcate che gli operai italiani subiscono da parte di grandi aziende estere. Anzi anche peggio fanno, perchè la classe imprenditoriale italiana non ha neppure quel briciolo di etica necessaria a salvare l'immagine.
E come dice Matt, la logica è la stessa all'interno stesso del paese, con aziende italianissime.
Il capitale non ha confini e non intende di nazioni, mettevelo in testa. E non dovrebbe averli neppure la classe lavoratrice, invece qui si blatera di operai contro altri operai come fosse una cosa normale, quando invece è la strategia per dividerci che ha sempre funzionato.
Scusa Rosanna, una domanda (anxi due): che differenza c'è per il lavoratore, essere sfruttato da un cinese piuttosto che da un italianissimo padrone?
Da questo punto di vista, non credi che tutta questa fregola per l'italianità delle "nostre" aziende sia un argomento futile?
un padrone straniero è molto più stacanovista di uno della tua stessa nazione...
marx non è dio (anche se il materialista ateo lo dipinge come tale) e ha detto una marea di stronzate fuorviantidurruti lavora sotto un cinese e poi vediamo se noti la differenza
Io non sono durruti ma ci lavoro sotto un cinese, ci vivo qui, e non trovo differenza con quello italiano, anzi, rispetto a quelli precedenti (in particolare quello di un inceneritore) si sta decisamente meglio e non ho problemi di sorta, bisognerebbe smetterla di generalizzare e dire certe cose se non si conoscono fino in fondo
durruti lavora sotto un cinese e poi vediamo se noti la differenza
Ma che cazzate che scrivete. Come se i cinesi fossero tutti uguali.
Secondo voi un miliardo e duecento milioni di persone ragionano tutte alla stessa maniera, poi vado al bar del centro e solo i due fratelli cinesi che lo gestiscono sono come il giorno e la notte, uno accetterei molto volentieri che fosse il mio datore di lavoro, l'altro manco per sogno. Ma di cosa stiamo parlando?
Condivido pienamente
@ iVi
La storia dell'Olivetti puzza terribilmente di accordi segreti conseguenti alla sconfitta nell'ultima guerra, a mio parere.
Comunque tutti qui a difendere l'italianità e bla bla bla quando le grandi aziende italiane Eni, Finmeccanica, Enel, fanno all'estero le stesse porcate che gli operai italiani subiscono da parte di grandi aziende estere. Anzi anche peggio fanno, perchè la classe imprenditoriale italiana non ha neppure quel briciolo di etica necessaria a salvare l'immagine.
E come dice Matt, la logica è la stessa all'interno stesso del paese, con aziende italianissime.
Il capitale non ha confini e non intende di nazioni, mettevelo in testa. E non dovrebbe averli neppure la classe lavoratrice, invece qui si blatera di operai contro altri operai come fosse una cosa normale, quando invece è la strategia per dividerci che ha sempre funzionato.
stai parlando di aziende che con l'Italia hanno ben poco a che fare (a parte l'essere un costo per la collettività mentre i ricavi sono PRIVATI) e qui nessuno ha difeso il loro operato...
il modello cinese lo stanno importando qui e l'evidenza dei fatti parla da sola...
è davvero semplice sentir parlare di condizioni lavorative ieri a dir poco impensabili...
e continuo a preferire un padrone della mia terra piuttosto che uno straniero...
domanda
perché il riccastro italiano assume la colf georgiana, filippina ecc ecc?
perché si sente superiore...
lo stesso dicasi quando uno straniero assume un italiano...
anche lui si sentirà "più grande"
altra domanda
in quali Nazioni i lavoratori tendono a suicidarsi di più?
e continuo a preferire un padrone della mia terra piuttosto che uno straniero...
perché il riccastro italiano assume la colf georgiana, filippina ecc ecc?
perché si sente superiore...
lo stesso dicasi quando uno straniero assume un italiano...
anche lui si sentirà "più grande"
Tutte generalizzazioni a sfondo razzista tanto stupide da ricordare Vichi di Casapau
La storia dell'Olivetti puzza terribilmente di accordi segreti conseguenti alla sconfitta nell'ultima guerra, a mio parere.
Olivetti con i finanziamenti pubblici, quando l' Italia nn era una plutocrazia compiuta, brevetto i componenti per la miniaturizzazione delle parti elettroniche con cui si sono poi sviluppati i moderni pc "compatti". Poi lo zio sam ordino ai suoi servi democristiani la svendita di quei brevetti (1.000.000 di dollari se nn sbaglio) ad una multinazionale americagna.
Quei brevetti erano frutto dell ingegno italiano che contrariamente a quanto vuoi far intendere é sempre stato depredato, nei contenuti, dai nuovi capi dell occidente.
a leggere iVi sembra di sentire il mascellone quando si scagliava contro la "perfida Albione" e magnificava il "genio italico". La stessa retorica pomposa, le stesse parole vuote ("plutocrazia"), la stessa ricerca del nemico esterno che sempre e comunque trama contro la Patria, lo stesso cieco razzismo di fondo che permise di sterminare migliaia di etiopi senza alcun rimorso. Ma forse più che all'originale iVi assomiglia a Gaetano Maria Barbagli, il fascista su Marte dipinto da Guzzanti.
Smettiamola di mitizzare il buon Olivetti, o fare dietrologia grottesca contro il solito kattivone amerikano.
Olivetti era una persona in anticipo sui tempi ed eticamente corretta. Per questo la sua rovina è arrivata prima di tutto dalla classe imprenditoriale e politica italiana, che non lo capiva e lo odiava.
Non ci fu nessun furto di brevetti, questi furono ceduti volontariamente perchè Olivetti rimase isolato nel suo proprio paese, e insinuare che furono gli amerikani a tramare il tutto è piuttosto patetico. Gli USA non se ne facevano molto di quei brevetti, dato che le stesse ricerche sull'elettronica si stavano conducendo negli USA ma anche in tante altre parti del mondo, addirittura nella povera e franchista Spagna.
Comunque tutti qui a difendere l'italianità e bla bla bla quando le grandi aziende italiane Eni, Finmeccanica, Enel, fanno all'estero le stesse porcate che gli operai italiani subiscono da parte di grandi aziende estere. Anzi anche peggio fanno, perchè la classe imprenditoriale italiana non ha neppure quel briciolo di etica necessaria a salvare l'immagine.
E come dice Matt, la logica è la stessa all'interno stesso del paese, con aziende italianissime.
Il capitale non ha confini e non intende di nazioni, mettevelo in testa. E non dovrebbe averli neppure la classe lavoratrice, invece qui si blatera di operai contro altri operai come fosse una cosa normale, quando invece è la strategia per dividerci che ha sempre funzionato.
stai parlando di aziende che con l'Italia hanno ben poco a che fare (a parte l'essere un costo per la collettività mentre i ricavi sono PRIVATI) e qui nessuno ha difeso il loro operato...
il modello cinese lo stanno importando qui e l'evidenza dei fatti parla da sola...
è davvero semplice sentir parlare di condizioni lavorative ieri a dir poco impensabili...
e continuo a preferire un padrone della mia terra piuttosto che uno straniero...
domanda
perché il riccastro italiano assume la colf georgiana, filippina ecc ecc?
perché si sente superiore...
lo stesso dicasi quando uno straniero assume un italiano...
anche lui si sentirà "più grande"
altra domanda
in quali Nazioni i lavoratori tendono a suicidarsi di più?
Quale sarebbe questo modello cinese???? Quello che si vede nelle fabbriche in nero in Italia? Quello è il modello di riferimento??? ahahah Ma se lo sanno anche i sassi che sono in mano alle Triadi, il 97% dei cinesi che vivono in Italia provengono tutti da Wenzhou...sarà un caso...ma lì la concentrazione delle Triadi è più elevata che in altre città. Il pane del padrone ha sette croste, questo mi ha sempre detto mia mamma che ha lavorato una vita in fabbrica. Il padrone è sempre padrone in qualsiasi parte del mondo, dipende dalla persona e non dal sesso, razza o altre cazzate del genere.
Un'ultima cosa, io ho visto come lavorano la maggior parte delle fabbriche qui in Cina, e non sono diverse dalle nostre. Anche qui ci sono posti buoni e altri meno, ma non c'è nessuno schiavismo, una volta per tutte finiamola di dire kazzate grazie
a leggere iVi sembra di sentire il mascellone quando si scagliava contro la "perfida Albione" e magnificava il "genio italico". La stessa retorica pomposa, le stesse parole vuote ("plutocrazia"), la stessa ricerca del nemico esterno che sempre e comunque trama contro la Patria, lo stesso cieco razzismo di fondo che permise di sterminare migliaia di etiopi senza alcun rimorso. Ma forse più che all'originale iVi assomiglia a Gaetano Maria Barbagli, il fascista su Marte dipinto da Guzzanti.
Invece di attaccare ivi perché non entri nel merito. Dai una occhiata al tuo computer, c'è qualche pezzo fabbricato in Italia? Sul mio no.
Con una buona gestione dei brevetti già ottenuti da Olivetti, si poteva conquistare qualche nicchia di mercato e assicurarsi così introiti miliardari per l'azienda, tasse per lo Stato e lavoro sicuro per i lavoratori.
Ma già, poi alla Olivetti arrivò il finanziere (con il famoso taglietto) al quale non fregava assolutamente niente dell'azienda, era solo interessato ai soldi.
E della grande torta dei computer, componenti, portatili, tablet, smartphone a noi è rimasto il mercato delle custodie...magari firmate.
Smettiamola di mitizzare il buon Olivetti, o fare dietrologia grottesca contro il solito kattivone amerikano.
Olivetti era una persona in anticipo sui tempi ed eticamente corretta. Per questo la sua rovina è arrivata prima di tutto dalla classe imprenditoriale e politica italiana, che non lo capiva e lo odiava.
Non ci fu nessun furto di brevetti, questi furono ceduti volontariamente perchè Olivetti rimase isolato nel suo proprio paese, e insinuare che furono gli amerikani a tramare il tutto è piuttosto patetico. Gli USA non se ne facevano molto di quei brevetti, dato che le stesse ricerche sull'elettronica si stavano conducendo negli USA ma anche in tante altre parti del mondo, addirittura nella povera e franchista Spagna.
E chi t’ammazza a te?
e continuo a preferire un padrone della mia terra piuttosto che uno straniero...
perché il riccastro italiano assume la colf georgiana, filippina ecc ecc?
perché si sente superiore...
lo stesso dicasi quando uno straniero assume un italiano...
anche lui si sentirà "più grande"
Tutte generalizzazioni a sfondo razzista tanto stupide da ricordare Vichi di Casapau
sei esilarante durruti
soprattutto quando inserisci la parola razzismo in maniera confusa e inutile da gran piddino quale sei
Comunque tutti qui a difendere l'italianità e bla bla bla quando le grandi aziende italiane Eni, Finmeccanica, Enel, fanno all'estero le stesse porcate che gli operai italiani subiscono da parte di grandi aziende estere. Anzi anche peggio fanno, perchè la classe imprenditoriale italiana non ha neppure quel briciolo di etica necessaria a salvare l'immagine.
E come dice Matt, la logica è la stessa all'interno stesso del paese, con aziende italianissime.
Il capitale non ha confini e non intende di nazioni, mettevelo in testa. E non dovrebbe averli neppure la classe lavoratrice, invece qui si blatera di operai contro altri operai come fosse una cosa normale, quando invece è la strategia per dividerci che ha sempre funzionato.
stai parlando di aziende che con l'Italia hanno ben poco a che fare (a parte l'essere un costo per la collettività mentre i ricavi sono PRIVATI) e qui nessuno ha difeso il loro operato...
il modello cinese lo stanno importando qui e l'evidenza dei fatti parla da sola...
è davvero semplice sentir parlare di condizioni lavorative ieri a dir poco impensabili...
e continuo a preferire un padrone della mia terra piuttosto che uno straniero...
domanda
perché il riccastro italiano assume la colf georgiana, filippina ecc ecc?
perché si sente superiore...
lo stesso dicasi quando uno straniero assume un italiano...
anche lui si sentirà "più grande"
altra domanda
in quali Nazioni i lavoratori tendono a suicidarsi di più?
Quale sarebbe questo modello cinese???? Quello che si vede nelle fabbriche in nero in Italia? Quello è il modello di riferimento??? ahahah Ma se lo sanno anche i sassi che sono in mano alle Triadi, il 97% dei cinesi che vivono in Italia provengono tutti da Wenzhou...sarà un caso...ma lì la concentrazione delle Triadi è più elevata che in altre città. Il pane del padrone ha sette croste, questo mi ha sempre detto mia mamma che ha lavorato una vita in fabbrica. Il padrone è sempre padrone in qualsiasi parte del mondo, dipende dalla persona e non dal sesso, razza o altre cazzate del genere.
Un'ultima cosa, io ho visto come lavorano la maggior parte delle fabbriche qui in Cina, e non sono diverse dalle nostre. Anche qui ci sono posti buoni e altri meno, ma non c'è nessuno schiavismo, una volta per tutte finiamola di dire kazzate grazie
i padroni sono sempre padroni, è verissimo
ho la repulsione verso il 99% di loro e nella mia vita i peggiori che abbia mai incontrato erano di un'altra nazione mentre quelli che si sono dimostrati leggermente migliori sono della mia terra o addirittura della mia zona
io parlo per esperienza personale
se poi mi trovi un buon posto li da te sarò felice di rivedere la mia posizione
Se ti piace la Cina, volentieri, perché no, amo aiutare le persone di buona volontà!