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Grazie Teheran, grazie Iran


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Prima di ogni altra cosa, prima di ogni altra parola, grazie Teheran, grazie Iran.

Le notizie di questa mattina ci parlano ancora di una dura repressione. Il coraggio dei manifestanti non sembra fiaccato, ma quanto potranno resistere ancora? Che carte hanno in mano, se non una possibile sollevazione di massa di proporzioni ancora più grandi? E’ possibile uno scenario del genere? Sì, è possibile. E’ probabile? Non so, non credo. Il significato delle manifestazioni in Iran è sempre più quello di un grande movimento per i diritti civili, mentre quello che ci vorrebbe sarebbe una rivoluzione, come quella del 1979. Non credo che questa sia alle porte, anche se vorrei sbagliarmi.

Capisco quelli che, appoggiando le proteste, hanno costantemente richiamato l’attenzione sull’ambiguità del concetto di "riformismo" iraniano, del credere cio’ che una teocrazia possa diventare una democrazia autentica. Eppure io ho sempre creduto che il legame tra le piazze iraniane e pezzi dell’establishment fosse una buona cosa. Senza di esso, senza uno sbocco in settori delle istituzioni, tanto quelle secolari come quelle clericali, temo che l’energia delle piazze si esaurirebbe molto più rapidamente. La repressione sarebbe ancora più agevole.

E in fondo se è giusto giudicare Mir Hosein Mousavi per il suo passato, perchè non dovrebbe essere giudicato anche per il suo presente, o per il suo futuro? Perchè non credergli quando afferma che andrò fino in fondo, e che è disposto a morire per veder rispettata la volontà del popolo? Se fosse sincero, non meriterebbe rispetto per questo?

Ma comunque, grazie Teheran, grazie Iran.

Che straordinario effetto chiarificatore state avendo sul mio modo di vedere le cose.

Nessuno stupore se il governo italiano, criticando le repressioni in Iran, lo fa nel contesto di foto e immagini filmate dell’incontro ufficiale con Benyamin Netaniauh, il primo ministro d’Israele, la nazione più razzista del pianeta.

Nessuno stupore se i repubblicani USA, in un’apoteosi di cinismo, pretendono di apparire come i paladini della causa della libertòà iraniana (rendendo sempre più difficile a Obama la sua scelta di non interferenza), quando ancora un anno fa avrebbero visto volentieri bombardamenti sull’Iran per distruggerne l’infrastruttura civile e per contaminare radioattivamente ampie porzioni del territorio. No, non c’è nessuna novità qui.

Ma che sollievo poter separare ogni mia residua responsabilità dai cosiddetti "geopolitici" o gli "antimperialisti", quelli per cui non esiste regime sufficientemente oppressivo che non meriti simpatie e appoggio se appena adotta una retorica sufficientemente antioccidentale. Come si può difendere il clerico-fascismo iraniano e pretendere di parlare ancora in nome di principi di libertà e democrazia? Quando c’è la possibilità di scegliere centinaia di migliaia di iraniani che sono scesi nelle strade in nome della libertà?

Mussolini negli anni 30 era il campione della causa contro le demoplutocrazie, e contro di esse fece persino una guerra (che è molto più di quanto si possa dire di Ahamadinejad). Avete qualche dubbio con chi si sarebbero schierati negli anni 30 i "geopolitici" e gli "antimperialisti"? Non si sforzano neanche troppo di negare questa possibilità. Lo dicono tra le righe, in tutti i modi possibili.

La mia consolazione è che in realtà rappresentano un universo asfittico e claustrofobico.

Ma c’è ancora tanta gente con cui andare a parlare. Faccio voto di non occuparmi MAI PIU’ di quello che accade in questa palude della disinformazione. Se ci ricasco fatemelo notare, grazie.

Resta il compito di ridefinire (per me stesso, prima che per gli altri) parametri di giudizio, fonti di informazione, criteri di verifica delle notizie. Credo che nella vita della gente capiti di tanto in tanto di rimettere in discussione la propria visione della realtà. A darmi lo stimolo è quello che sta accadendo laggiù.

Perciò, grazie Teheran, grazie Iran.

Gianluca Bifolchi
Fonte: www.uruknet.org.uk
Link: http://www.uruknet.org.uk/?p=s10063&hd=&size=1&l=i
25.06.2009


Citazione
mazzi
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Post: 455
 

Si Bifolchi, sono un antimperialista, ma non sono un antimperialista perche' non mi va l'accento americano (che comunque come lo sento mi fa cadere le palle) ma lo sono per 3.000 ragioni che non voglio elencare tutte e che, per farla breve, vanno da Gladio al Cile di Allende, ai desaparecidos in Argentina, al Napalm, a Lumumba, ai droni che quasi ogni giorno fanno strage di civili in Afganistan (per sbaglio, of course, they are "very sorry") ecc. ecc. ecc. ---- sono antimperialista perche' di questi farabutti che non hanno rispetto per niente e per nessuno ne ho fin sopra le palle, ne ho fin sopra le palle e mi si torce lo stomaco a sentirli parlare di democrazia e liberta', non ne posso piu' di sentirli accusare gli altri di crimini che loro stessi commettono quotidianamente senza battere ciglio e senza che nessuno abbia il coraggio di sputtanarli e di dirgli che hanno una faccia come il culo. -------- Ed e' per questo, bifolchi, che rispetto chiunque abbia un minimo di palle per opporsi, per non piegarsi alle loro trame, e abbastanza dignita' per non vendersi. E se fra questi c'e' un piccolo presidente di un piccolo paese a cui non piacciono hamburghers e patatine fritte, non mi chiedo quanto mai potra' essere migliore di loro (senz'altro non potra' ssere peggiore) e gli offro tutta la mia simpatia e il mio rispetto. Tu fa pure come ti pare ma non venirmi a contare 'ste palle del paese islamico e retrogrado.


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tzeentch
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Post: 5
 

Gradirei segnalare al signor Bifolchi , che aldilà di tutte le ciance che in Iran si sono tenute delle elezioni . I dati pubblicati finora dimostrano che Mussavi ( campione di democrazia che non accetta l 'esito elettorale ) ha perso e con largo margine . Quindi l ' instaurazione di un governo di minoranza si chiama golpe . A dispetto di ogni anti ( imperialismo , sionismo , americanismo , ecc ..).


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reza
 reza
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Grazie Gianluca, grazie di cuore, la tua pisizione in questo momento in cui le forze dell'impero esercitano un doppio gioco sulla realtà iraniana e sul modo di illustrarla attraverso i media,è corraggiosa e apprezzabile, come lo è il gesto di mussavi,di Karrubi e di Rezai e di tutta la gente che in Iran protesta contro la dittatura di ahmadinejad.
Purtroppo i nostri compagni di lotta oggi nell'occidente hanno perso la busolla e non riescono ad avere una idea chiara sulla situazione iraniana e perciò, si perdono dietro alle teorie di complotto che ci sono comunque,ma che questa volta stanno riuscendo a nascondersi bene in modo di disorientare questi compagni nella loro quasi totalità.
Grazie ancora e anche a nome dei nostri morti per la libertà tra cui Neda su cui la morte e l'assassinio hanno gettato tanto fango.


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Anonymous
Illustrious Member
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Post: 30947
 

lo studio di un manufatto può dire molto sulla cultura umana che lo ha prodotto ed utilizzato.

lo studio di una cultura umana può dire molto sugli orizzonti tecnologici a sua disposizione.

Un semplice incrocio tra queste discipline ci assicura che l'uomo di Neanderthal non usava un computer, non comunicava tramite cellulare.

Un concetto, uno strumento tecnologico, come "imperialismo", usato nella cultura di destra, è paragonabile ad un uomo di Cro-Magnon impegnato a scrivere un SMS alla sua signora: il tentativo c'è, il risultato no.


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