I Beppe Grillo di s...
 
Notifiche
Cancella tutti

I Beppe Grillo di se stessi


mastermind
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 353
Topic starter  

Come prevedibile il post su Grillo [1], che era una mera riflessione, ha suscitato il solito vespaio di polemiche. Ri-premettendo che ho molta stima di Grillo e non mi associo certo al coretto di finti intellettuali che gli fanno le pulci perché "è populista" o peggio ancora perchè "è ricco", sono rimasta affascinata dalle argomentazioni che molti usano in sua difesa.

La principale delle quali è "Grillo mi ha aperto gli occhi", "senza Grillo sarei ancora a credere al TG". La domanda che subito mi sorge è allora questa: come mai, avendo a disposizione miliardi di pagine Internet perfettamente in grado di aprire gli occhi su qualsiasi argomento al mondo, tanta gente se li è fatti aprire solo dalle parole di Grillo?

Il primo motivo è che credo si sia più propensi a credere ad un personaggio famoso. Purtroppo è così: se un oscuro professore universitario canadese ci dice la verità sull'economia (o sull'ambiente, o sui veleni, o le guerre, o quel che volete), si tende ad ignorarlo. Chi sarà mai? Che autorità ha? Chi lo conosce? Se a dircelo è invece un personaggio televisivo, che conosciamo fin da piccini, tendiamo a non dubitare delle sue parole. Insomma, è sempre la televisione in un modo o nell'altro a conferire la patente di credibilità.

Un secondo motivo è un po' più complicato. Per elaborare un'immagine della realtà da mille fonti diverse occorre (oltre al tempo disponibile: ma quello lo abbiamo tutti, se aboliamo la TV) avere gli strumenti culturali ed intellettuali per riuscire a fare prima un'analisi e poi una sintesi. Non intendo che ci voglia chissà che laurea o chissà che quoziente di intelligenza: dico soltanto che bisogna essere capaci di imparare. Per esempio, a me gli occhi li hanno aperti le pagine Internet di un Premio Nobel messicano, un poliziotto californiano, un'associazione cattolica, un rivoluzionario del Chiapas e il suddetto professore canadese, oltre a decine di altre persone di cui talvolta ignoro persino il nome. Si tratta di un complicato puzzle che occorre mettere insieme, in cui si deve saper discernere le sciocchezze dalle verità, e dal quale ci si costruisce poi la descrizione del reale prescindendo dall'informazione televisiva e giornalistica. Insomma, un lavoro mica da niente.
Tornando a Grillo, è invece molto più facile per tante persone lasciar svolgere questo compito a lui: lui va a ravanare, lui (o chi per lui) legge, traduce, interpreta, fa 2+2, trae conclusioni e poi le fornisce belle e pronte. Un compito lodevole e di ottimi risultati... basta però ricordare sempre che ci si sta abbeverando ad un'unica fonte. Grillo dovrebbe invece essere preso come punto di partenza, per imparare poi a diventare i Beppe Grillo di se stessi.

E qui subentra il terzo motivo di tanta affezione: gli italiani non sanno l'inglese. La Rete italiana è generalmente orientata a parlare solo di Kakà e di Belen, quindi se ci si vuole informare seriamente bisogna leggere roba estera. E se non si sa farlo, ci vuole che qualcuno lo faccia per noi. Poi bisogna credergli e basta, sperando che non racconti fesserie...

Ultimo motivo che mi viene in mente: Grillo parla molto di politica italiana. Tanta gente resta stupita ed indignata nell'apprendere i retroscena del nostro mondo politico. Personalmente però credo che l'"aprire gli occhi" sulla realtà della politica italiana sia il gradino zero dell'apertura occhi. Da lì, bisogna però poi allargarsi al quadro generale, di cui la politica italiana rappresenta una pennellatina neanche troppo importante. Tutte le persone che conosco e che si informano (seriamente) in Rete, la politica italiana finiscono col non prenderla neppure più in considerazione. A confronto di quel che c'è veramente da sapere e da capire, quello che combinano Mastella o Frattini diventa poco più interessante dei giochi dei bambini nel cortile sotto casa.

Insomma, tutto ciò per dire che aprire gli occhi è bello, ma poi bisogna usarli per guardarsi bene attorno senza rimanere schiavi dell'imprinting. Ringraziamo Grillo se ci è stato utile, ma poi dispieghiamo le nostre ali ed impariamo a volare da soli. Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia...

Debora Billi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it
Link: http://crisis.blogosfere.it/2009/02/grillo-lapertura-occhi-e-il-resto-del-mondo.html

[1] http://crisis.blogosfere.it/2009/01/e-la-fine-di-beppe-grillo.html


Citazione
markoid
New Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1
 

La domanda iniziale che ti poni mi ha fatto ripensare al primo spettacolo di Grillo al quale hon assistitoi , credo fosse del 1987 .
All' epoca la diffusione di internet era solo un sogno.Alternative alla "versione" ufficiale : zero .Adesso compare tra i miei blog preferiti, ma ha parecchi rivali (anche Crisis),e credo cio' valga per molti suoi seguaci.
P.s.
un suo recente post titolava proprio : "tu sei Beppe Grillo ".


RispondiCitazione
Condividi: