Sorpresa! "Siamo caramelle di merda ricoperte di cioccolato" chiosava Gaber. Più un ovetto di merdalatte+cioccolato, aggiungo, non si spreca tempo a ricoprire nulla e il meglio lo si mette dove la merda te la devi mangiare per raggiungerlo. Merda in bella evidenza e in superficie !!!
Se poi sei un bambino lo fai pure con gioia perché si sa, ste schifezze ai bambini piacciono tanto e chi è così "cattivo" da negargliele ?
La pubblicità, meglio nota come propaganda, serve esattamente a questo: convincerti che in fondo, il Male è un bene a cui non puoi rinunciare. Leggendo qui su CDC l'articolo appena pubblicato "Il vero volto dell’ONU: dall’autodeterminazione dei popoli al controllo globale", proprio questo mi veniva in mente.
Siamo stati per sett'antanni letteralmente travolti da quest'ondata di zuccheroso (e colloso) schifo di mentalità ributtante, questo "Happy Days" continuo, incessante, martellante, come i bombardamenti di Gaza ed altri posti ridotti in miseria e per cosa ?
PER COSA ?
Per la democrazia e la libertà ? Per i diritti ? Quali diritti ? Cosa stiamo desiderando esattamente ?
Ultimamente (non per mia volontà) ho visto un cartone animato intitolato "The BFG" del 1986, da noi distribuito con il titolo "Il mio amico gigante". Un film così zuccheroso da far venire il diabete allo zucchero, prodotto in Inghilterra da Brian Cosgrove e Mark Hall, che hanno fondato lo studio di animazione Cosgrove Hall Films con target i minori e che ha prodotto questa pellicola ispirata al famoso raccondo di Roald Dahl. Non so molto su questi due autori e poco su Dahl, a parte che quest'ultimo è stato più volte tacciato di antisemitismo per aver detto e scritto diverse cose contro Israele e che però non dispiaceva agli stessi ebrei, di cui era grande amico e infatti il suo editore e la sua redattrice erano ebrei, lui lo sapeva e si stimavano reciprocamente. Quindi la sua presunta indole antisemita è al solito fuffa.
Non mi dilungo sugli aspetti storicamente determinanti che legano dinnastie ebree come i Rothschild e i loro interessi, l'Impero Britannico e la faccenda semita, rimando a sedi più adatte di questa per le questioni politiche più "tecniche". Mi limito a dire che l'ambiguità è una caratteristica fondativa di certe organizzazioni (in specie internazionali) e che un tipo come Sir Jimmy Savile (da notare l'onoreficenza dello Knight Bachelor che non ti viene di certo regalata a caso) entrava e usciva dagli orfanotrofi (usualmente gestiti da preti e suore comunque cristiani) prelevando i bambini che gli piacevano.
BFG in specie è una produzione britannica diretta ai bambini che mette un orfana seminuda nella camera da letto della Regina dove ci passa l'intera notte, mentre la stessa Regina è intenta a fare sogni agitati provocati dalla suddetta bambina e da un gigante "Gentile". Naturalmente ogni riferimento a Savile è pura speculazione, così come il fatto che la Regina sia ufficialmente a capo delle massonerie globali di Rito Scozzese e che "Gentile" sia il nomignolo riferito ai non iniziati... Perché tutto questo non significa nulla... Giusto ?
Un peccato che però più si allarga il quadro e legano i puntini tra loro, più lo stesso diventa inaccettabilmente (ed ossessivamente) riferito alle solite questioni di merda.
Qui vorrei più che altro approfondire il concetto di "demoniocrazia" catto~aschenazita. Uno dei pilastri cognitivi su cui si fonda che è proprio dell'ambiguità, della doppiezza semantica che deve dirti esplicitamente tutto, come al confessionale e pubblicamente senza remore; senza però svelare nulla di compromettente.
Questa esigenza, questo bisogno compulsivo di dire "la verità" però velandola d'altro, nasconde in coerenza una necessità obbligatoria, caratteristica fondativa della Magia Nera. Si tratta cioè di un bi-pensiero che procede esattamente da quell'origine ed è ben radicato nelle tradizioni terrene da sempre, indipendentemente dalla fonte etnica. Quindi non difficile da verificare.
Chiariamo che "Magia Nera" si può riassumere in "Illusione". Però guai a pensare anche solo per un istante che questo ne riduca gli effetti, la portata e la pericolosità. Tanto per iniziare siccome siamo identificati è come se "l'osservatore" gentile fosse frammentato in più entità, diciamo per comodità almeno due. Una più logica e l'altra più "emotiva". Alla logica si parla con la ragione (ad esempio norme, schemi e misure) e all'emozione con la metafora e il simbolo, per esempio un rituale. Qualsiasi frequentatore di qualsiasi religione può capire al volo di cosa si sta parlando: fede.
La parte logica è più "terrena" (nel senso che è centrata sulle questioni concrete) mentre quella emotiva è più "aulica" e ci eleva, ci "tira fuori" dalla condizione terrena, in quanto carica di valore l'esperienza individuale. Così non è importante l'essere figlio di personaggio famoso (ad esempio) ma quale esperienza emotiva ti restituisce quella specifica relazione e le conseguenze rispetto una "idea illusoria" che da tutto questo procede. Per esempio noi che guardiamo da fuori in quanto nati da gente qualunque, magari invidia perché la vita appare più facile e ricca. Mentre chi vive la condizione, più facilmente la frustrazione di non poter essere all'altezza del proprio genitore e di vivere quindi all'ombra del suo successo.
La Magia Nera deve parlare ad entrambe queste due unità in separata sede e dicendo loro cose opposte. In specie e in genere, alla logica dirà "che va tutto bene" mentre racconta simbolicamente all'emozione cose estremamente ributtanti e orride. Dietro l'emozione c'è il cuore e dietro il cuore (lo affermano tutte le scuole di sapienza) c'è la sorgente animica che rimane pura aprioristicamente. Cioè ingenua, quindi con un idea di purezza che non è esattamente quella più diffusa. "Vendere l'anima al diavolo" quindi avrebbe un accezione più sottile che fare banali contratti con Satana. Sottointende cioè capire il potere dell'ambiguità e usarlo per un proprio tornaconto. Cioè per un profitto che fornisce valore alla nostra superficie, la maschera identificante con cui ci presentiamo "come persone" al Mondo. Non tanto e non solo l'identità quindi, ma tutto quello che si lega alla dimensione sensibile del corpo e che pensiamo ci appartenga in qualche modo e misura. Ivi incluso ovviamente l'essere famosi.
Ora, le grandi organizzazioni come l'ONU o l'OMS sono dirette esattamente da quel bi-pensiero demoniocratico fondato sull'ambiguità. Facciamo un esempio, solo per capirci. Nel palazzo dell'ONU c'è una sala affittata da un ente privato dentro cui si può fare meditazione, presidiata da una gigantesca pietra nera fatta di magnetite che sprofonda nel sottosuolo. Puramente per vedere che effetto faceva, anni fa ne ho parlato qui su CDC. A parte che una roba del genere è evidentissimo che non la si può affittare a chiccessia, dal momento che se domani scade il contratto d'affitto quella installazione non te la pigli per riportatela a casa, è SOLARE che è messa lì per rimanerci e il resto è copertura, fuffa... Ma anche solo farne cenno, rende impossibile alla Mente che mente dare a quella presenza il dovuto peso e senso coerente. Come se non fosse importante che figure come il Papa ci hanno meditato dentro e che l'accesso è "libero" per chiunque voglia andarci a meditare. Al centro quindi del palazzo che dovrebbe essere la sede del governo globale, dove si ritrovano tutti i paesi del Mondo c'è una saletta per la meditazione dentro cui c'è una pietra magnetica nera come la notte che sprofonda nella terra. Non so, tutto normale ? La mente rigetta ogni senno e senso che dovrebbe essere coerente dare. Perché ?
I motivi addotti sono i più surreali e lunari. Uno ad esempio è sulla disquisizione circa la proprietà della saletta. Ma la stessa cosa la troviamo in prodotti come lo zuccheroso BFG. In superficie, alla parte logica, viene detto tutto quello che occorre per tranquillizzare e per rendere possibile dire all'altra metà tutto l'osceno possibile. Così in un certo senso, con le buone, vieni convinto che ciò che vedi, ciò che provi, ciò che "approvi" è normale.
La norma quindi (nel tuo profondo) diventa la merda e tu marcisci dentro. Forze di ben altra natura prendono il controllo e ti fanno dire e pensare cose che altrimenti non diresti ne penseresti. Cose brutte e che non ti appartengono, ma che nella misura in cui ti picchi di difendere, fanno parte della tua identificazione, della maschera. Perché lo hai scelto e perché hai "permesso" che ciò accadesse. Senza ovviamente averne però piena coscienza. Lo permetti ma senza che sia per te accettabile il contrario, dal momento che senti lo zucchero e pensi "non può essere merda".
Questa negazione è alla base del meccanismo della mutua esclusione. Il rifiuto pedissequo di riconoscere le proprie catene cognitivo~comportamentali. Da qui a farsi promotori inconsapevoli della dipendenza dalle stesse è un attimo...