I profughi e gli ap...
 
Notifiche
Cancella tutti

I profughi e gli applausi

Pagina 1 / 4

Stodler
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
Topic starter  

Allora, ricapitoliamo.

I profughi arrivano in massa e festanti tedeschi ed austriaci li accolgono a braccia aperte?

Vedremo tra un annetto, quando arriveranno tutti gli 800.000 e anche di più, quanto saranno festanti e che fuochi d'artificio.

Non è per essere cattivo, ma conoscendo l'austriaco medio non mi faccio pie illusioni e i tedeschi sono anche peggio (vedi come trattano i tedeschi dell'Est).

Non facciamoci fuorviare dalla propaganda, anche se ci sono persone, sicuramente in buona fede che accolgono e danno il loro contributo, per ognuno di questi ce ne saranno almeno 10 che non la pensano come loro.

E sotto sotto, penso che dalla banda del kebab a quelli che bruciano ostelli per rifugiati e roba simile (a centinaia e il governo non ne sa niente?), il tedesco medio approva.

Comunque dicevo, quando ci sarà da dare un posto di lavoro e una vita dignitosa a 800.000 arrivati in pochi mesi, beh quella volta voglio proprio vedere...

La solidarietà.


Citazione
SanPap
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 475
 

Allora, ricapitoliamo.

I profughi arrivano in massa e festanti tedeschi ed austriaci li accolgono a braccia aperte?

Vedremo tra un annetto, quando arriveranno tutti gli 800.000 e anche di più, quanto saranno festanti e che fuochi d'artificio.

Non è per essere cattivo, ma conoscendo l'austriaco medio non mi faccio pie illusioni e i tedeschi sono anche peggio (vedi come trattano i tedeschi dell'Est).

Non facciamoci fuorviare dalla propaganda, anche se ci sono persone, sicuramente in buona fede che accolgono e danno il loro contributo, per ognuno di questi ce ne saranno almeno 10 che non la pensano come loro.

E sotto sotto, penso che dalla banda del kebab a quelli che bruciano ostelli per rifugiati e roba simile (a centinai e il governo non ne sa ninente?), il tedesco medio approva.

Comunque dicevo, quando ci sarà da dare un posto di lavoro e una vita dignitosa a 800.000 arrivati in pochi mesi, beh quella volta voglio proprio vedere...

La solidarietà.

Hai ragione. Li attende una vita di pesci in faccia quotidiani, quando va bene.


RispondiCitazione
Whistleblower
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1427
 

Giusto.
Però l'alternativa, che è il respingimento, non funziona perché arriveranno comunque dato che alzare dei muri significherebbe portare a livelli ancora più alti i conflitti militari e il disagio sociale ed economico di quei paesi.

Curiosamente si preferisce litigare su quelle due alternative perfettamente inutili invece di immaginare una strada diversa.


RispondiCitazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4104
 

Il problema è proprio la volatilità dell'opinione pubblica, sapientemente sfruttata da tutti quelli che hanno un interesse a farlo. Sul sito del Fatto quotidiano c'è infatti un articolo di Leonardo Coen che spiega da dove viene l'improvvisa conversione del popolo tedesco a favore dei migranti.
Una conversione un po' relativa visto che anche ieri, in mezzo ai festeggiamenti per i migranti sono andati a fuoco (doloso) altri due rifugi per migranti in Thüringen e in Baden-Wurttemberg e ci sono stati feriti.

E Renzi che accusava Salvini di sciacallaggio per l'uccisione dei due coniugi in Sicilia ha fatto la stessa cosa con il bambino siriano per aprire la campagna elettorale.

Quanto poi alla storia che l'immigrazione è inarrestabile, queste sono solo stupidaggini usate per nascondere il fatto che chi le dice è favorevole all'immigrazione selvaggia e alla scomparsa della etnia europea. Il vero crimine contro l'umanità di questi primi decenni del secolo.
Sarei capace di fermare l'immigrazione in una settimana.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Giusto.
Però l'alternativa, che è il respingimento, non funziona perché arriveranno comunque dato che alzare dei muri significherebbe portare a livelli ancora più alti i conflitti militari e il disagio sociale ed economico di quei paesi.

Curiosamente si preferisce litigare su quelle due alternative perfettamente inutili invece di immaginare una strada diversa.

Una balla. Primo: i profughi da guerre sono sempre stati e sono una netta minoranza intanto.
Secondo: cosa c'entrano le cause dei conflitti militari coi profughi?
Terzo: le guerre (e anche più grandi come quella in Iraq) c'erano anche prima.

Ma soprattutto è una balla colossale che non si possa fermare l'immigrazione. Non solo: se uno Stato vuole rimanda pure indietro quelli già arrivati. Anche tutti se vuole. Li rimpatria.
Perciò è quello che si vuole, NON QUELLO CHE SI PUO' O NON SI PUO' e questo è UN ALTRO DISCORSO.
Ognuno pensa COME GLI PARE cioè che sia giusto accoglierne pochi o tanti o tantissimi, basta che non racconti menzogne "sull'inevitabile".

Un altro aspetto sono i ricongiungimenti. Che valgono come e più dell'immgrazione, cioè è una seconda immigrazione VOLUTA.

Il fatto è che hanno sospeso i diritti dei cittadini e la loro volontà.
Perchè non fanno votare la gente nei vari Paesi?
Perchè non si fanno referendum?


RispondiCitazione
spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

in questi giorni le psyops sono più potenti del solito

principalmente l'obiettivo è uno solo : mettere all'angolo CHIUNQUE abbia un'opinione differente da quella comunemente accettata

l'elite può imporre un cambiamento tramite i loro burattini o i pifferai magici di turno

l'elite può modificare il pensiero delle masse con i media, le psyops quindi


RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3190
 

Si, sono stato colpito anche io dall'improvvisa voglia di solidarietà che ha preso austriaci e tedeschi ( si, proprio loro, i cattivi...), forse talmente oberati dai sensi di colpa da volersene liberare attribuendosi una identità diversa dai soliti clichè. Esiste un'altra possibilità, che si aggiunge a questa spiegazione, ovvero quella che si tratti di una montatura pianificata a tavolino, già dalla partenza 'sollecitata' dai campi profughi turchi ( ipoteticamente un 'vi aiutiamo noi ad andare in Germania, lì starete bene...' da parte dei giovanottoni ben palestrati che abbiamo visto in Tv schiamazzanti e a muso duro con la polizia ungherese ) e poi continuata con la mobilitazione di qualche centinaia di automobili ai valichi per continuare la messa in scena. E' una ipotesi su cui non ho prove ma è possibile che salteranno fuori tra un po', con interviste VERE ai profughi VERI. Ad ogni modo occorre prendere atto ( a mio avviso ) che abbiamo anche noi in Europa, come già nel Medio Oriente, ad esempio in Egitto o Siria, una massa-manovra parastatale a libro-paga semiufficiale che crea situazioni di tensione per poi risolverle a modo suo, oltre e anche contro la forza pubblica ufficiale ed il principio di legalità dei governi. E' una 'Eurogendfor 'mascherata' a carattere paramilitare ? E' chiaro che in tale ottica l'interesse a risolvere con mezzi LEGALI e procedure LEGALI l'immigrazione non esiste proprio, in quanto questa 'invasione' serve invece a destabilizzare i governi e le opinioni pubbliche sgradite perchè 'nazionaliste', pilotando gli avvenimenti in via mediatica a proprio favore. Mettendo i cittadini contro il 'muro' di un loro asserito 'egoismo' 'omicida' si da il via libera a QUALSIASI operazione politica o sociale. Temo che il futuro diventi sempre più plumbeo...


RispondiCitazione
spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

@oriundo

come mai questi "benefattori" non hanno mosso un dito nei confronti della povera Grecia?

apparizioni Mariane ad orologeria?

😉


RispondiCitazione
istwine
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 824
 

Whistle,
Qual è la strada diversa?


RispondiCitazione
Whistleblower
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1427
 

Whistle,
Qual è la strada diversa?

600 volte l'ho scritto Istwine, 600.
E ho scritto 800 volte che non è una soluzione né una prescrizione.
Ho scritto perché dico che non si può respingere e mi rispondono che l'URSS respingeva.
Ho scritto che non si può accogliere e mi dicono che posso tranquillamente proporre di accogliere.
Puoi non essere d'accordo ma rispondi prima

1) perché dici che bisogna dire alla gente di leggere se sai che non servirà perché che non leggeranno?

2) se sei favorevole a un ricambio delle élites che tipo di rapporto si deve stabilire fra gruppi sociali e potere, dato che non potrà più essere trasmesso di padre in figlio nell'ambito di una famiglia e di una classe sociale?

3) quali devono essere i rapporti fra stati se si vuole che i paesi ricchi la finiscano con il colonialismo assistenzialista? Quindi come lo cambieresti il WTO dato che ne hai parlato ma non hai risposto alla domanda?


RispondiCitazione
istwine
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 824
 

Whistle,
Qual è la strada diversa?

600 volte l'ho scritto Istwine, 600.
E ho scritto 800 volte che non è una soluzione né una prescrizione.
Ho scritto perché dico che non si può respingere e mi rispondono che l'URSS respingeva.
Ho scritto che non si può accogliere e mi dicono che posso tranquillamente proporre di accogliere.
Puoi non essere d'accordo ma rispondi prima

1) perché dici che bisogna dire alla gente di leggere se sai che non servirà perché che non leggeranno?

2) se sei favorevole a un ricambio delle élites che tipo di rapporto si deve stabilire fra gruppi sociali e potere, dato che non potrà più essere trasmesso di padre in figlio nell'ambito di una famiglia e di una classe sociale?

3) quali devono essere i rapporti fra stati se si vuole che i paesi ricchi la finiscano con il colonialismo assistenzialista? Quindi come lo cambieresti il WTO dato che ne hai parlato ma non hai risposto alla domanda?

1) Perché le alternative sono identiche, non ascolteranno, se ne sbattono le palle.

2) Non vedo cosa c'entri adesso sinceramente.

3) Bè ti aveva risposto Nat con diversi link, lì c'erano le critiche al WTO, i problemi son sempre gli stessi: limiti a tariffe, sussidi, barriere non tariffarie, quote ecc. Ma la domanda è un po' così, perché ogni paese ha la sua storia e le sue peculiarità, non è che ci sono regole buone per tutti, dipende sempre dal contesto. Non è che sto girando attorno, è che è proprio così. Dai un'occhiata a questo se vuoi:

https://www0.gsb.columbia.edu/cfusion/faculty/jstiglitz/download/papers/2008_Future_Industrial_Policies.pdf

Per avere un'idea, ma poi ogni paese (elite politica, imprenditoriale, sindacale) valuta o dovrebbe in funzione del proprio interesse nazionale. Cioè, prima che tu mi chieda "cosa faresti per paese X?", non ti so rispondere, il discorso è storico perlopiù.


RispondiCitazione
Whistleblower
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1427
 

1) Perché le alternative sono identiche, non ascolteranno, se ne sbattono le palle.

No Istwine, da te non accetto questa ostinazione nel non capire.
Il fatto che se ne sbattono è il presupposto ma questo implica che pretendere che leggano è senza senso quindi è una non soluzione.
La mia domanda, ovviamente, è: perché proponi una soluzione che tu stesso definisci di impossibile applicazione?
Per potersi lamentare con fare blasé? 😉

A mio avviso questo ha molte implicazioni e ogni volta che cerco, in buonissima fede te lo assicuro, di arrivare a farle venire fuori il discorso si arena. Anzi succede che ci siano delle reazioni curiosamente piccate.

2) Non vedo cosa c'entri adesso sinceramente.

No, è la chiave per esplicitare quelle implicazioni di cui parlo e di cui a mio avviso si trova una traccia significativa in quel celebre post sull'ancien régime del vecio.
In sostanza voi avete un approccio e avanzate degli abbozzi di proposte che contengono in sé stesse il bug che le renderà inapplicabili.
La prova, sempre secondo me, è che se faccio una domanda specifica tu rispondi regolarmente che non sai come realizzarle o come la 3 ci giri attorno.

3) Ma la domanda è un po' così, perché ogni paese ha la sua storia e le sue peculiarità, non è che ci sono regole buone per tutti, dipende sempre dal contesto. Non è che sto girando attorno....

Ci stai effettivamente girando attorno perché quello che conta è dire chiaramente come si deve porre un paese ricco nei confronti di un paese povero di cui ha il massimo interesse a sfruttare le risorse, ha il massimo interesse a non renderlo concorrente minandone le possibilità di sviluppo, la coesione sociale, l'evoluzione culturale e portandolo spesso intenzionalmente a situazioni di conflitto per poi poterlo dominare perpetuando lo sfruttamento.
Deve aiutarlo a diventare autonomo facendone un concorrente? Questo comporta che le aziende e i lavoratori occidentali dovranno ridurre il loro profitto e il loro tenore di vita.
Lo vogliamo dire o no? O stai dicendo qualcosa di diverso? Non è una "soluzione" è un punto di partenza ancora sul piano concettuale ma senza di questo continueremmo a giocare a ping pong.
Nell'altro post alle mie osservazioni sullo sviluppo di una capacità concorrenziale dei paesi del terzo mondo come inevitabile portato del loro sviluppo mi avevi risposto "Assolutamente" e che fino adesso il meglio che si può verificare è un colonialismo assistenzialista, quindi mi pare che su questo punto la pensi in maniera non troppo diversa da me.
Ma allora come dovranno essere i rapporti fra un paese ricco e uno povero se non vogliamo che siano di puro sfruttamento e dominio?
Le tue proposte sul WTO spiegano cosa si deve fare e non come ci si arriva, cosa che necessariamente viene dopo un cambio di mentalità.

Se mi dici che non lo sai vedi che si ripete lo schema delle proposte che però, ahimè, sono irrealizzabili e dal mio punto di vista riescono fuori le implicazioni molto correlate col post dell'ancien régime.


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

Questo comporta che le aziende e i lavoratori occidentali dovranno ridurre il loro profitto e il loro tenore di vita.
Lo vogliamo dire o no? O stai dicendo qualcosa di diverso? Non è una "soluzione" è un punto di partenza ancora sul piano concettuale ma senza di questo continueremmo a giocare a ping pong.

Il commercio internazionale non è un gioco a somma zero. La concorrenza fra Paesi non è come la concorrenza tra imprese. Il commercio estero rappresenta una piccola quota del PIL di un Paese. Il tenore di vita della popolazione di un paese è determinato in larga parte dal modo in cui funziona l’economia al suo interno (risparmio, investimenti, infrastrutture, efficienza della spesa pubblica, istruzione, accesso e costo del capitale, spesa in R&S, distribuzione della ricchezza, grado di concentrazione dei mercati, quote di immigrazione, ecc). Il livello dei salari e stipendi non dipende principalmente dalla produttività del lavoro. Se così fosse, una discreta fetta di lavoratori cinesi o indiani godrebbe di paghe svedesi!
Se vuoi sentire "delle proposte" devi leggere. Qui non è possibile scrivere un saggio e comunque senza background non capiresti né le premesse né le eventuali proposte. Non c’è niente da fare Whistle, o ti documenti “un po’” o appena il livello di approfondimento supera quello del Corriere non ci capiamo più. Io credo che tu (ed altri) non ti renda conto della complessità degli argomenti che talvolta trattiamo. Con questo non intendo dire che io sono sufficientemente titolato a trattarli mentre tu no ma insomma, almeno provo a tenere il passo. Capisci che intendo? Discuteresti di Whisky con uno che non ha mai assaggiato nemmeno un Lagavulin 16? 😉


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

Bè ti aveva risposto Nat con diversi link

Esagerato! Io leggerei volentieri un tuo saggio in proposito!


RispondiCitazione
Capablanca
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 130
 

Questo comporta che le aziende e i lavoratori occidentali dovranno ridurre il loro profitto e il loro tenore di vita.
Lo vogliamo dire o no? O stai dicendo qualcosa di diverso? Non è una "soluzione" è un punto di partenza ancora sul piano concettuale ma senza di questo continueremmo a giocare a ping pong.

Il commercio internazionale non è un gioco a somma zero. La concorrenza fra Paesi non è come la concorrenza tra imprese. Il commercio estero rappresenta una piccola quota del PIL di un Paese. Il tenore di vita della popolazione di un paese è determinato in larga parte dal modo in cui funziona l’economia al suo interno (risparmio, investimenti, infrastrutture, efficienza della spesa pubblica, istruzione, accesso e costo del capitale, spesa in R&S, distribuzione della ricchezza, grado di concentrazione dei mercati, quote di immigrazione, ecc). Il livello dei salari e stipendi non dipende principalmente dalla produttività del lavoro. Se così fosse, una discreta fetta di lavoratori cinesi o indiani godrebbe di paghe svedesi!
Se vuoi sentire "delle proposte" devi leggere. Qui non è possibile scrivere un saggio e comunque senza background non capiresti né le premesse né le eventuali proposte. Non c’è niente da fare Whistle, o ti documenti “un po’” o appena il livello di approfondimento supera quello del Corriere non ci capiamo più. Io credo che tu (ed altri) non ti renda conto della complessità degli argomenti che talvolta trattiamo. Con questo non intendo dire che io sono sufficientemente titolato a trattarli mentre tu no ma insomma, almeno provo a tenere il passo. Capisci che intendo? Discuteresti di Whisky con uno che non ha mai assaggiato nemmeno un Lagavulin 16? 😉

Ciao Nat. Potresti consigliare delle letture su questi argomenti (anche tecniche se necessario, come presumo, e certamente tutte in inglese immagino).
Grazie


RispondiCitazione
Pagina 1 / 4
Condividi: