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Il conflitto reale tra piccola borghesia e Unione Europea


marcopa
Illustrious Member
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Metto in modo indipendente un commento che ho inviato all' articolo su Di Stefano in Home page. Scritto di getto e senza poterlo correggere perchè devo staccare, lo metto ugualmente perchè convinto che ci sia del vero in quanto ho scritto...

...sono convinto anche che potrebbe essere poco chiaro, che sicuramente non è scritto bene, che qualche giudizio può essere sbagliato..

...che tutti i giudizi sono comunque più o meno discutibili.

Credo però che qualche spunto sia DAVVERO da approfondire e su qualcosa sarebbe utile aprire una discussione più ampia,

anche se scritta meglio, più meditata, con strumenti culturali migliori dei miei,

Marcopa

Fascismo del nuovo millennio,ma conflitto vero tra piccola borghesia e capitale (Voto: 1)

di marcopa il Mercoledì, 18 dicembre @ 1009 CET
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Alcune impressioni che sto maturando da giorni, le scrivo di getto ma credo che questi temi nelle prossime settimane e mesi saranno sviluppati anche da altri.........................................Sicuramente Di Stefano è un "capo" di Casapound, è stato candidato in una elezione romana, non ricordo se comunale o regionale, manifesti con il suo volto erano su tutti i muri di Roma.E sicuramente Casapound si definisce un' aggregazione di "fascisti del nuovo millenio"........................................................L' estrema destra è presente per il momento nella mobilitazione nata il 9 dicembre, lo dichiara apertamente. Non sono soli, sul manifesto di oggi c'e' un' intervista a Perino dei NoTav Il titolo tra virgolette è "Uniamoci a quella piazza ma i leader sono inadeguati". Questo movimento dei "Forconi" ad oggi, mercoledì alle 9,30, non eccezionale nei numeri , a parte Torino e in modo relativo in qualche isola sparsa, è variegato e la sua forza è nel fatto che è stato appoggiato dai NoTav, qualche centro sociale, Forza Italia, Lega e soggetti sociali in crisi vera, cioè soggetti molti diversi tra loro,.............................................La questione vera secondo me è...........

1)La politica dell' Unione Europea, il neo liberismo obbligatorio, colpisce anche il ceto medio, la piccola borghesia, c'e' un CONFLITTO DI INTERESSI DIVERGENTI TRA PICCOLA BORGHESIA E GRANDE FINANZA CHE GUIDA L' UNIONE EUROPEA.........................

2)L' apparato politico del centro sinistra, della socialdemocrazia europea è invece alleato con la grande finanza, i CETI che rappresenta SONO COLPITI, ma il CETO POLITICO SOCIALDEMOCRAZIA NO, ANZI FACENDO POLITICA PUO' FARE UN LAVORO INTELLETTUALE (che i colleghi di studio non possono fare se non fanno politica) BEN REMUNERATO............................

3)In Italia il centrosinistra ha distrutto una presenza visibile della sinistra "più autentica e tradizionale" in nome dell' antiberlusconismo..........

4) ora il SUO nemico sono i FORCONI, IL POPULISMO...............

5)CHE FARE ? costruire COSTRUIRE UNA SINISTRA AUTONOMA SEMPRE E OVUNQUE DAL CENTROSINISTRA, CON UN CETO POLITICO NON PROFESSIONALE E NON PRIVILEGIATO ECONOMICAMENTE E SOCIALMENTE.........

6)La politica dell' UNione europea potrebbe avere le difficoltà più grosse proprio in Italia che è il paese più grande e più ricco tra i Pigs....................Vedremo nel prossimo futuro, settimane e mesi, SE C'E' DEL VERO IN QUESTI PUNTI........


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oriundo2006
Famed Member
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Che nessuno l'abbia a male, ma quando leggo di 'piccola borghesia', 'proletariato', 'ricomposizione' ecc. mi chiedo se sto leggendo qualcosa poniamo del 1913 o giù di lì...Queste categorie sono morte e sepolte, essendone venute meno le basi ideologiche, le abitudini mentali, le pratiche lavorative, le inclinazioni sessuo-familiari, i comportamenti quotidiani e quant'altro. La sola 'base materiale' ( quale, poi ? ) da sola non serve a nulla, non spiega nulla. Coerentemente, la sinistra ripudia questi 'movimenti' proprio perchè sulla base delle passate categorie non li 'capisce' o li disprezza perchè alla ricerca del 'puro' proletario ( anche qui, quale ? quello che in occidente...non mette al mondo prole ? ). Fatemi il piacere...


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marcopa
Illustrious Member
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Le definizioni sono delle convenzioni, invece di piccola borghesia è molto più appropriato usare ceto medio, magari con altre distinzioni :"ceto medio intellettuale o ceto medio nel commercio".

Quello che vedo sicuro è

che il figlio del ceto medio intellettuale non trova più lavoro come ceto medio intellettuale,

il ceto medio nel commercio subisce la concorrenza della grande distribuzione,

e si potrebbe analizzare la società italiana in modo più serio e usando strumenti culturali più adeguati, però anche con un pò di buon senso si vede che la strada economica dell' Unione Europea

è entrata in conflitto con strati sociali che finora avevano dato consenso alle società europee capitaliste o borghesi.


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